Tempo di percorrenza del sentiero : 5h30
Dislivello totale : 1350 m
Quota massima raggiunta : 1964 m
Come raggiungere
Dopo aver raggiunto il centro di Zoldo , si lascia l’auto e si prosegue verso la sinistra della valle , prendendo il 531 dalla Località Baron . Se non si trova posto in centro a poche centinaia di metri c’è il Palazzetto con un ampio posteggio. Oppure lasciare l’auto presso il Campeggio Le Bocolè situato prima della galleria che porta poi a Forno di Zoldo , vicino al locale L’Insonnia .
Descrizione
Percorso non tanto tecnico , ma che richiede un impegno fisico che non è certo uno scherzo , alcuni tratti sono molto ripidi ed altri esposti , ma ciò che si porta a casa da questo itinerario che fa parte dell’anello Zoldano è veramente qualcosa di incredibile ed unico , come del resto sono le emozioni che regala la val Zoldana , il sentiero 531 porta fino al rifugio Sommariva Prampèret 1857 m , ma noi devieremo imboccando poi il 532 , si sale dapprima in un boschetto molto bello mentre a nord si osserva la fantastica Val Zoldana e il torrente Maè , mentre superando una piccola cascatina la salita si fà più severa e ripida , in pochi minuti si salgono 100 metri di dislivello raggiungendo un primo bivio Ru della Doà 910 m , e la variante che arriva dalla Località Baron , raggiungendo una panchina in una parte abbastanza esposta e sotto la visione del Caregon ovvero del Monte Pelmo , lo scenario e mozzafiato si supererà una passerella in legno e si rientra poi in un tratto boschivo fino alla Casera Col Marsanch 1290 m, si prosegue a salire circa altri 20 minuti fino a raggiungere il bivio con il 532 , che una volta raggiunto avremo più chiara la notevole distanza che ci vuole per raggiungere sia una che l’altra meta , sul 531 ci vogliono 4h30 per arrivare al Rifugio Sommariva Pramperèt 1857 m, e ancora ben 3h30 per il Rifugio Angelini attraverso il 532 , imbocchiamo il nostro sentiero , sale un pò tranquillo per qualche tratto , ma appena usciti dal boschetto ci farà vedere la forcella che dovremmo raggiungere su uno stretto vallone che porterà a breve a quota 1870 circa , per poi affrontare un tratto pianeggiante tra i mughi e portarci in una posizione in cui la vista dei ghiaioni che scendono al fondovalle è quasi impressionante (completato il giro potremmo vedere dal fondo dove siamo passati ) ,passeremo sotto la Forcella di Col Pelos , fino a raggiungere la quota 1900 , dove incroceremo il bivio per la via 533 che attraversa lo Spiz di mezzo , lo Spiz Nord , lo Spiz Nord Ovest e lo Spiz Nord Est , rientrando poi nel 532 , ma il nostro percorso ricomincia a salire tutto sassoso e passa per il belvedere di Mezzodì a quota 1964 m , ancora pochi metri un parte attrezzati anche se non difficoltosi , ma in ogni caso evitabili passando per un altra variante del Belvedere che porterà sempre Sora l’sass de Mezzodì , mentre il tratto attrezzato passerà prima sul Giaron dantre Spiz 1800 m , scenderemo poi in circa 20 minuti raggiungendo così il Fantastico Rifugio Sora l’Sass a 1588 m , un luogo fiabesco ed incredibile .
Ritorno
Il ritorno può essere fatto sia dal sentiero 534 che scende direttamente a Forni di Zoldo in località Baron , oppure per chi ha più tempo e le gambe lo permettono sempre dal 534 però imboccando il sentiero che sale verso il tratto attrezzato che porterà al Pian De La Fopa a 1100 m e discenderemo poi nella valle Prampèrt fino a Forno di Zoldo.