
Piccole riflessioni Personali
Era da tempo che meditavo questo grandioso e complesso anello Moiazza-Civetta , un percorso non sicuramente facile , con salite impervie e dure , ma con scenari unici ed incredibili , sia ben chiaro non e un percorso per tutti, ma per chi vuole misurare se stesso con la montagna , qui potrà trovare pane per i suoi denti , un percorso tortuoso ti porterà da un rifugio all’altro , con continui cambi di panorama e visioni mozzafiato sotto le rocce della Moiazza e del Civetta , e di un maestoso Pelmo che sorveglia in lontananza , una catena indescrivibile di emozioni che porterete a casa , stanchi ma con qualcosa in più dentro il vostro cuore. Luciano
Come raggiungere
Dopo aver salito da Longarone , verso Forno di Zoldo , sì prosegue sulla SS 347 fino a raggiungere Passo Duran quota 1601 m , si lascia l’auto in uno degli ampi posteggi e si prosegue a piedi.
Si può anche salire da Agordo fino a raggiungere il Passo Duran attraverso la valle Agordina.
Ho diviso questo itinerario in 2 giorni vista la difficoltà di percorrenza e la pendenza da superare, resta chiaro che bisogna prima di partire prenotare il rifugio Coldai il pernotto e la cena , qui a seguito descriverò i percorsi con due colori diversi . Buon cammino.
1° Giorno colore ROSSO
Passo Duran – Rifugio Coldai
Tempo di percorrenza: 7h30
Dislivello totale: 1706 m
Quota massima raggiunta: 2380 m
Distanza: 12.8 km
Sentieri usati: 578 Sentiero Angelini – 557 Sentiero del Tivan
Punti di appoggio: Rifugio San Sebastiano – Bivacco Grisetti – Rifugio Coldai Sonino
Si inizia la salita attraverso il 578 Sentiero Angelini entrando in un boschetto adiacente al Rifugio San Sebastiano , per un primo tratto boschivo , che poi esce tra le mughe e ghiaione salendo abbastanza ripido e impegnativo su un ambiente severo fatto di continui cambi di pendenza con panorami mozzafiato verso il grandioso Pelmo , si continua a salire con pendenze importanti fino a raggiungere i tratto prativo di Vant della Moiazza quota 1985 m , raggiungendo poi il Bivacco Grisetti , da li si sale ancora, il sentiero e poco segnalato ma si procede verso la forcella inferiore 2300 m attraverso un buon aumento di pendenza su roccia , fino a raggiungere il Col del Vant 2300 m , per poi scendere attraverso un ghiaione e raggiungere il sentiero Tivan 557 che dopo aver superato il raccordo con la Ferrata degli Alleghesi , ed il Schinal del Bech porterà direttamente al Rifugio Coldai 2132 m , percorso non facile e caratterizzato da numerosi cambi di pendenza molto difficili . Raggiunto il Rifugio Coldai ed ammirato il grandioso spettacolo verso Zoldo Alto e Pecol si pernotterà per poi partire l’indomani dopo colazione per la seconda parte del percorso . Un consiglio che posso dare non siate pigri e salite verso il tramonto sulla forcella Coldai 2192 m per poter ammirare il cielo , lo spettacolo sarà ineguagliabile.
Variante tratteggiata Rosa
Questa variante che propongo presenta un abbassamento di quota interessante , ma elimina la parte più difficoltosa posizionata tra il Bivacco Grisetti e l’imbocco del Sentiero Tivan , abbassandosi fino a 1627 della Casèra della Grava per poi rientrare di nuovo nel 557 del Tivan all’altezza della funicolare che trasporta i materiali e viveri sul Rifugio Maria Vittoria Torriani posizionato a quota 3050 m poco lontano dalla Cima del Civetta 3220 m.

2° Giorno colore ARANCIO
Rifugio Coldai – Passo Duran
Tempo di percorrenza: 8h30
Dislivello totale: 2000 m
Quota massima raggiunta: 2200 m
Distanza: 20 km
Sentieri usati: 560 – 555 – 554 – 549
Punti di appoggio: Rifugio Coldai Sonino – Rifugio Tissi – Rifugio Vazzoler – Rifugio Bruto Carestiato
Si parte per il secondo giorno di viaggio , dopo aver lasciato il Rifugio Coldai ed avere imboccato il sentiero 560, si sale fino alla forcella a 2192 m per poi ammirare il bellissimo lago dove si rispecchiano le cime circostanti , seguendo il sentiero raggiunto il crinale si potrà vedere il lago di Alleghe in fondo la valle, per poi raggiungere un piccolo forcellino , da cui si potrà ammirare il rifugio Tissi sulla destra , mentre a sinistra si vede in lontananza il sentiero , prima di raggiungere la Forcella Col Rèan 2107 m si incontra una piccola pozza d’acqua che attraverso il terreno scompare per poi tornare in superficie circa 100 metri più in basso , si prosegue fino a raggiungere così il sentiero che sale al Rifugio Tissi 2250 m , si prosegue il percorso scendendo di quota fino a raggiungere la zona quasi paludosa della Caserà Col Rèan , si ricomincia a salire attraverso pascoli e un piccolo torrente che scende , superata la Sella della Pelsa 1954 m , mantenendo la sinistra si prosegue superando le Casara Favretti imboccando così la strada fino a raggiungere il Rifugio Vazzoler 1714 m , proseguendo poi sulla strada carrabile con segnavia 555 per qualche kilometro si incontra il bivio con il 558 , ma noi proseguiamo ancora per circa 1km raggiungendo così il bivio con il 554 che porta alla Forcella del Camp 1933 m , con tratti di un certo impegno fisico ma molto belli e panoramici , raggiunta la Forcella si inizia dapprima a scendere per poi attraverso un traverso si raggiungerà il Rifugio Bruto Carestiato 1834 m , in una posizione molto panoramica , da li proseguendo sulla strada sterrata attraverso il 549 si ritorna al Passo Duran .
Questa parte del sentiero sebbene possa sembrare più facile non e esente da diverse salite con pendenze di una certa importanza, che sommate alla tappa di ieri potrebbero presentare il conto in questa parte del percorso .
