Obice Škoda 380 mm La Barbara

Obice Škoda 380 mm La Barbara

Peso 81,3 tonn

Lunghezza canna 6,50 metri

Calibro 380 mm

Peso proiettile 741 kg

Gittata max 15 km

Lo sviluppo dell’obice ebbe inizio nell’aprile del 1915 ad opera della Škoda ,per fornire agli austroungarici un’arma che conciliasse una potenza paragonabile a quella dell’Obice Škoda 420 mm e la mobilità e la cadenza di tiro del mortaio pesante Škoda 305 mm. Il primo test a fuoco fu effettuato nel gennaio del 1916, cui seguì, nel maggio dello stesso anno, il battesimo del fuoco sul fronte italiano: i primi due esemplari, battezzati “Gudrun” e “Barbara” supportarono l’offensiva austroungarica di maggio. L’obice “Barbara” fu posizionato presso l’avamposto Viaz vicino alForte Campo Luserna per combattere i forti italiani Corbin , Campolongo , e Casa Ratti. L’obice “Gudrun” si trovò invece in Vallagarina a nord di Rovereto presso Volano e colpì la zona del Pasubio, della Vallarsa e la dorsale del Coni Zugna. Soddisfatto delle prestazioni dei due obici, l’Alto Comando austriaco ordinò ulteriori 14 pezzi. Alla fine della Grande guerra ne erano stati consegnati in totale 10 pezzi, utilizzati su tutti i fronti.

Con la resa dell’Austria-ungheria , e l’armistizio di Villa Giusti,imponeva, tra le altre clausole, la consegna di grandi quantità di materiale d’artiglieria. Al Regio Esercito furono quindi consegnati 5 Obici da 380/15, classificati come artiglieria d’Armata.

Attualmente sopravvivono due esemplari: il 6º è conservato nel Museo Heeresgeschichtliches di Vienna, mentre “Gudrun”, il 2º esemplare, si trova nel Museo Nazionale Militare di Bucarest.