Per questo itinerario si parte da Campogrosso , raggiungibile con l’auto solo da Recoaro Terme in quanto la strada delle sette Fontane in provincia di Rovereto e risulta chiusa al traffico , arrivati a Campogrosso si parte imboccando il 157 Boale fondi (bocchetta fondi ) , saliti a quata 2040 della bocchetta mantenendo la destra si prende un sentiero sulle roccette , raggirabile su quello più basso che porta sempre a bocchetta mosca , zona di arrivo del famosissimo Vajo dei colori , da li salendo a zig zag oppure imboccando la via diretta si sale sul rifugio Mario Fraccaroli a quota 2200 si prende il 108 che porta a capanna Sinel (ricordo che anche la capanna sinel ha un suo spazio per il bivacco anche se di piccole dimensioni ) superata la capanna si tiene la destra e si prosegue per il 115 cima Levante , al bivio successivo prendetevi la briga di salire a cima Levante2020 metri ciò richiedera circa 20 minuti di variazione di percorso , ritornate poi al bivio e proseguite per il 115 fino a al prossimo bivio imboccando il 146 che porta a passo jocole attraverso i trinceramenti sommitali in cresta molto belli , per poi deviare sul passo a destra e scendere ad Ometto , qui la discesa e tecnica e non proprio facile , ricordo inoltre che esiste una variante sul 145 Trochental che accorcia leggermente il percorso scendendo da Val grande di Ometto , poi si sale attraverso la vecchia strada mai completata che arriva a Campogrosso che passa per il ponte e per la galleria , ci vogliono altre 2 ora di viaggio per il ritorno anche se le stesse sono molto belle e interessanti , visualizzando la zona sotto un altro aspetto , passando su questa mulattiera si incrociano varia percorsi , il vallon dei Cavai , il Pissavacca , il Vajo dei colori . Il primo tratto e sterrato per poi entrare nella strada asfaltata (ricordo che e divieto di sosta ) . Questo anello composto da diversi sentieri e molto bello ma che richiede una preparazione buona per la sua lunghezza e per la sua interminabile discesa per scendere a Ometto e per la sua risalita fino a Campogrosso , ma fa conoscere una parte quasi anonima del gruppo del Carega che altrimenti verrebbe dimenticata e che per noi Valdagnesi risulta in parte sconosciuta.
Le foto documentano pochi tratti del percorso , altrimenti venivano troppe , la scoperta di questi luoghi sta a voi avventurieri .
Ti ringrazio Luciano perché stavo pensando ad un itinerario da fare questa settimana e mi sono imbattuto quasi per caso in questo percorso che hai pubblicato ormai anni fa.
Complice una splendida giornata, mercoledì quindi ho ricalcato il tuo percorso aggiungendoci le cime e cimette del Carega che ho trovato lungo il mio viaggio. Ne è venuto fuori un giro fotonico con gemme e angoli nascosti del Carega: il praticello del Sinel, il tavolo inaspettato dove oziare a Cima Levante, le trincee perfettamente tenute del M.Jocole, l’ameno paesetto di Ometto con una vista insolita sulla Vallarsa, gli Speccheri ed il Carega. Il tutto distante dal brusio della montagna battuta, accompagnato solo dai fischi dei camosci e dai volteggi dei corvi.
Ciao , sono molto contento ti sia piaciuto è un itinerario di un certo impegno ma con paesaggi e panorami mai visti e prospettive molto diverse. Buon cammino