
Tempo di percorrenza della via : 3h30 (8-9 h il giro completo)
Dislivello totale : 1100 m Classe : EEA Attrezzato
Quota massima raggiunta : 3220 m
RICORDO CHE QUESTA FERRATA E MOLTO DURA SOTTO IL PROFILO FISICO , LA SALITA RICHIEDE CIRCA 4 ORE ( PER I MENO PREPARATI ) , E RICORDO CHE IL PROBLEMA PIU’ GROSSO E DATO DAI TEMPI DI AVVICINAMENTO E RITORNO PER UN TOTALE DI CIRCA 8-9 ORE , MEGLIO SE SI RIESCE A DORMIRE AL RIFUGIO COLDAI
AVVICINAMENTO
Dopo aver raggiunto il Palafavera ed aver lasciato l’auto si prosegue a piedi sulla carrabile sentiero 564 verso malga Pioda si imbocca sulla sinistra il 556 fino al rifugio Coldai Sonino 2132 m tempo di percorrenza circa 2h ,per poi proseguire verso il sentiero del Tivan per circa 1h30 , passando per i torrioni delle Zoliere quota 2184 m , fino a raggiungere Porta del Masarè 2420 m nei torrioni del Schenal del bech , da li sulla destra parte il sentiero che sale sull’attacco della ferrata .
LA FERRATA
La via ferrata e molto bella con difficoltà tecnicamente non difficili , ma molto impegnativa per la sua lunghezza , sommati a quelli della via di rientro . Fin dall’attacco ripido con molte staffe presenti , in ambiente severo di alta quota , salendo si incontrano canalini molto facili da superare grazie ai numerosi gradini di roccia , lo scenario e mozzafiato che si vede e unico già a questa quota. Si superano alcuni tratti verticali ma con numerosi appigli naturali incontrando poi altri canalini attrezzati ed alcuni no , alcuni canalini verticali ben attrezzati da staffe si superano facilmente per poi raggiungere tratti piani che portano a pezzi attrezzati con pendenza di 45-50 gradi , riprendendo poi tratti più verticali e scalette , incontrando dei piccoli terrazzamenti dove e possibile sostare gustando un panorama incredibile , la via inizia nuovamente a salire su un canalino verticale con molte staffe e appigli , incontrando un altro terrazzino con una visuale unica sul Pelmo e Pecol e la val di Zoldo , si ricomincia a salire in verticale con molti appigli naturali , raggiungendo altri terrazzi di sosta , si riprende una salita verticale per poi affrontare un traverso in cui bisogna prestare attenzione che porta nel forcellino tra i due versanti , situato sopra il rifugio Tissi e una visuale unica sulla Marmolada , la salita riprende verticale e prosegue un traverso orizzontale e poi riprende verticale con poca pendenza raggiungendo un punto in quota in cui sono visibili il lago di Alleghe e il laghetto di Coldai , si riprende a salire sulla cresta raggiungendo finalmente la vetta del Civetta 3220 metri con un scenario a 360 gradi che riesce ad emozionare anche i cuore duro dei montanari più veri . si scende poi fino al rifugio Maria Vittoria Torrani quota 2984 m.
Telefono: 0437 789150 – 338 6411763
E-mail : vdebona@libero.it
Periodo di apertura : 01/07 – 30/09
Posti letto; 18
RITORNO
Il ritorno viene fatto per la via normale che scende attraverso le guglie scendendo a sinistra del rifugio Torrani , con alcuni pezzi attrezzati fino a raggiungere il sentiero Tivan 557 in circa 2h , per poi rientrare al rifugio Coldai e scendere al Palafavera
Un ulteriore sentiero per il ritorno sarebbe attraverso la ferrata Tissi , che allunga notevolmente il percorso rendendolo cosi ancora più difficile fisicamente , ricordo inoltre che la ferrata Tissi in discesa risulta molto complessa e pericolosa sopratutto per la stanchezza fisica , resta quindi una via per ESPERTI ALPINISTI
VOGLIO RICORDARE CHE LA FERRATA E IMPEGNATIVA SU AMBIENTE DI ALTA QUOTA , PRIVA DI ACQUA E CHE PER COMPIERE L’ANELLO COMPLETO CI VOGLIONO 8H DAL RIFUGIO COLDAI
Ciao Luciano….semplicemente ….FANTASTICA!!
Foto spettacolari, il contrasto del blu del cielo con la dolomia,il panorama all’orizzonte, il laghetto Coldai, il panorama dalla croce, e il Pelmo, che da lì non sembra così maestoso , come invece mi è parso dal Rifugio San Marco…e questo mi insegna che è sempre questione di prospettiva….uno spettacolo!
Grazie di cuore perché attraverso le tue foto ci fai vivere bellissime emozioni…e chissà magari un giorno salirò anche io ..CIAOOOOO
Ciao Barbara è così , la stessa montagna sembra diversa se si cambia vista e prospettiva , come diceva Walter Bonatti : chi più in alto sale , più lontano vede. Ciao buon cammino.