La Conca D’oro Recoaro Mille
Sono salito oggi come faccio diverse volte all’anno su questo luogo da me molto conosciuto sia per l’inverni passati con gli sci , sia per l’estati con il colore verde della speranza che ha sempre riempito i miei occhi in cerca di continue emozioni , ho visto la prima seggiovia , oddio ci sono salito in quella che c’era prima , era li a segnare il tempo costruita nel 1967 anno che io non ricordo , se non perche sono nato, mio fratello e sceso da quella pista che era ancora bambino con i scarponi modificati da mio padre , per vedere poi alla rimozione di quella vecchia seggiovia che tanti viaggi mi ha fatto fare , per metterne una di nuova ricordo i camion di calcestruzzo arrivare sul posteggio del rifugio Valdagno , per caricare sulla benna dell’elicottero il cemento per fare lo zoccolo a quei plinti dove sarebbero alloggiati i bulloni che avrebbero fissato i piloni per i carrelli delle funi , ricordo quando il gigantesco elicottero degli svizzeri posizionava sui plinti i piloni con una precisione unica senza sbagliare un centimetro , lo stesso dicasi per i gruppo ruote di quella che sarebbe dovuta essere l’evoluzione di Recoaro Mille , invece non è stato così , un pò complice il cambiamento climatico con la poca neve dell’inverni sempre meno nevosi , un pò aggiungiamoci la mano dell’uomo che crede nei ricavi senza metterci di suo , siamo arrivati a tutto questo , e vero non siamo i soli voglio ricordare la seggiovia ” Le Fratte ” altro mostro ancora rimasto tale e quale con i seggiolini ancora su ma senza i motori per poterli rimuovere . Non e questo che importa vogliamo parlare in quella cabinovia che sale da Recoaro Terme fino a Recoaro mille , erano uguali le due , poi una e diventata Cabinovia e l’altra Seggiovia ma più confortevole e veloce , almeno così si dice . Ma non e questo il punto non siamo ancora arrivati sul punto del non ritorno sulla Conca D’oro , anche se siamo molto vicini credo . Una sola cosa posso aggiungere io che come tanti su queste piste abbiamo imparato a sciare , forse sciare non sarà più possibile ma rimane sempre quell’amaro in bocca di aver perso qualcosa di molto bello anche solamente per il periodo estivo , ieri c’erano diverse persone nel posteggio , tanti salivano a piedi a Montefalcone , tanti non essendone capaci sono dovuti rimanere in basso , d’altra parte la seggiovia e ferma , forse lo sarà per sempre . Rimarrà questo ricordo per sempre nel mio cuore .
Un grosso ringraziamento a chi con fermezza e rimasto là , perche ha creduto oppure perche li è la sua casa , e cerca di sopravvivere a questa situazione . Sopratutto al mio Amico Toni , che continua a tenere aperto il Castiglieri , li un piatto di pasta e due chiacchere si trovano ancora .