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Tutti gli articoli per il mese di febbraio 2018
La frana e visibile da diversi punti , dai Parlati si sale proprio nel canalone del Rotolon , mentre attraverso la strada per Campogrosso , la si può vedere da una posizione più alta e vederne le dimensioni , oppure anche sul versante sinistro da malga Lorpodo , o anche più in alto dal Sentiero delle mole a Passo del lupo , o altrimenti dalla parte più alta e centrale in mezzo proprio al Vallone salendo dal sentiero 157 per Bocchetta Fondi , un altro punto di osservazione e l’anello storico di Campogrosso.
Per noi il Rotolon e sempre stato li , dicono gli abitanti dei Parlati , Turcati , Maltaure e Facci , questo pensano gli abitanti delle contrade a rischio , questa frana e sempre stata attiva , solamente che con il cambiare delle stagioni e le piogge torrenziali che negli ultimi anni scendono sulla valle dell’Agno ne complicano la tenuta , è una frana costantemente monitorata attraverso foto e strumentazioni poste in loco , come i diversi punti con i teodolite tenuti sotto controllo dallo strumento posto sulla piccola casetta in legno poco distante dalla curva del capitello poco prima della Guardia .
Per i Volontari Vigili del Fuoco e una cosa da considerare perche sono già state fatte in periodi non tanto lontani squadre adibite al controllo di questa frana che per un discreto periodo di tempo non aveva i sistemi di monitoraggio a sensori , per mancanza di fondi , ora i sistemi sono montati e a quanto pare in uso per poter rendere più controllato e nella speranza non ci sia mai bisogno un eventuale evacuazione della popolazione , noialtri del resto ci prestiamo a questo onere che fa parte della nostra preparazione tecnica .
ATTENZIONE QUESTO NON E UN ITINERARIO DA PERCORRERE E UNA COSA DA VEDERE SI MA DA DEBITA DISTANZA , E NON NEL PERIODO PRIMAVERILE DOVE LO SCIOGLIMENTO DELLA NEVE RENDEREBBE TUTTO PRECARIO , E NEMMENO DOPO PIOGGE TORRENZIALI .
iononhopauradellupo
Nasce in alta Val Taro (PR) in risposta agli attacchi mediatici di disinformazione ed allarmismi ingiustificati nei confronti del lupo. Nasce dalla volontà di un gruppo di abitanti della montagna di far avvicinare le persone alla natura attraverso una corretta informazione, di studiare e monitorare la fauna selvatica, di promuovere il territorio accompagnando i nostri soci alla scoperta dei suoi luoghi più selvaggi seguendo le tracce degli animali e di impegnarsi attivamente per favorire la convivenza tra uomo e natura.
#iononhopauradellupo diventa associazione perché abbiamo tante idee e tantissimi progetti che vogliamo realizzare. Siamo tutti volontari, chi semplice appassionato di fauna selvatica, chi con competenze professionali nella tutela dell’ambiente e crediamo che la nostra forza stia nella passione e nell’amore che abbiamo per la natura e per questo meraviglioso territorio.
Riusciamo a realizzare i nostri progetti e le nostre idee attraverso il tesseramento e le donazioni fatte da chi condivide i nostri obbiettivi.
Il resto è pura passione!
La convivenza con tutto ciò che ci circonda dovrebbe essere innata in ognuno di noi, ma purtroppo così non è, e dunque vogliamo farvi innamorare degli animali, dei fiori, delle piante, dei torrenti, delle rocce come ne siamo innamorati noi.
Missione
Nasce per rispondere agli attacchi mediatici alla crescente disinformazione ed alla diffusione
di inutili allarmismi nei confronti del lupo e della grande fauna.
Un’associazione fondata da abitanti della montagna allo scopo di far conoscere e vivere la natura tramite una corretta informazione. Si impegna a promuovere il territorio alla scoperta dei suoi luoghi più selvaggi favorendo attivamente la convivenza tra uomo e natura.
Un gruppo di volontari mossi da un grande amore per la montagna e tutti i suoi abitanti, animali ed umani.
http://www.iononhopauradellupo.it/
iononhopauradelllupo@gmail.com
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Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h00
Dislivello totale : 720 m
Quota massima raggiunta : 1007 m
Si sale verso Recoaro Terme ed arrivati in località Facchini , o più precisamente Fonte Abelina , cercare un posto dove lasciare l’auto , cosa abbastanza difficile , si supera una piccola valle e in mezzo a due case si nota il segnavia .
Il sentiero di per se non presenta difficoltà tecniche ma a fisicamente e molto lungo con pendenze interessanti , presenta alcune variazioni di pendenza abbastanza impegnative e varie biforcazioni che possono confondere e che comunque portano nello stesso punto , la salita parte subito con buona pendenza si passano alcune contrade come i Parenti , i Caile , I Marchi , contrade tipiche di questi luoghi impervi , raggiunta la contrada Marchi il sentiero di sinistra prosegue per quello di origine gia descritto in un altro post , mentre sulla destra si imbocca quello che sale passando sotto la bidovia attravesando anche qui diverse biforcazioni fino a sbucare allo Chalet di Recoaro Mille , da li si può proseguire sia per andare fino a Campo D’avanti facendo salendo a Pizzegoro e proseguendo fino a Campetto , oppure salendo sul Monte Spitz e proseguire per il Giochele facendo la parte di sentiero a ritroso che nella mappa e tratteggiata.