
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 3h00
Dislivello totale : 829 m
Quota massima raggiunta : 2230 m
Come raggiungere
Dopo essere usciti dall’autostrada a Montecchio Maggiore (VI), si prende la S.P. 246 verso Recoaro Terme. Giunti a Recoaro si prosegue dalla S.P. 99 per la località Merendaore. Si supera malga Ravo e si raggiunge, il Rifugio Alla Guardia, dove la strada si restringe fino al Passo di Campogrosso, ovvero al Rifugio Antonio Giuriolo Campogrosso dove si lascerà l’auto.
Descrizione
Questo itinerario è uno dei più belli e completi del Gruppo del Carega, ed è uno dei pochi sentieri che raggiunge il Rifugio Mario Fraccaroli 2230 m, e il punto più alto delle Piccole Dolomiti, Cima Carega 2259 m, un ambiente molto variegato con pascoli tuttora in uso, boschi e tratti su roccette segnate dagli agenti atmosferici dove le nevicate e le piogge ne hanno forgiato le forme, una vista sulle guglie del Fumante, fino alla pendente radura dell’anfiteatro di Bocchetta fondi. Lasciato il rifugio Campogrosso 1464 m, si prosegue verso la strada delle 7 Fontane fino a raggiungere il segnavia n.157, e la Madonnina a mezzo busto dove è riportata una frase molto significativa «che il Signore fermi le Guerre», ricordo inoltre che qui passava, l’antico confine Austroungarico segnato dai Grandi Cippi, entrati nel sentiero si nota sulla sinistra anche l’Anello Storico della Guerra, il sentiero si snoda nel boschetto attiguo al Passo Buse Scure1475 m, il bivio porta sulla sinistra ad imboccare il n.144°, che porta alla Guardia attraverso il Sentiero delle Mole, il percorso prosegue quasi in maniera circolare transitando sopra la cresta della Frana del Rotolon ovvero la parte stabilizzata da tempo, si esce parzialmente dal bosco incrociando prima il n.195 Sentiero delle Creste del Fumante, poi proseguendo sui ghiaioni e sotto le pendici di alcune Guglie si transita sul Giaron della Scala e del Prà degli Angeli anche se poco visibile dal basso, raggiunta la Torre Giordani, si incrocia il n.157A, poco usato che sale dalla strada per Camposilvano, poi il bivio a quota 1690 m. con il n.158 del Vajo dei Colori, ora si inizia a salire ripido su un terreno molto instabile del Boale fino a una piccola curvatura a destra che permette di salire sulle roccette a lato dei mughi che permette un avanzamento più stabile e sicuro entrando coì nell’Anfiteatro a circa 1893 m. lo scenario è maestoso e magnifico, mentre sulla sinistra si nota l’ultimo canalino di risalita dove bisogna prestare molta attenzione poiché il terreno e molto detritico, e che porterà a Bocchetta dei Fondi 2040 m.
Variante Vajo dei colori e camosci
Percorrendo il 157 si arriva a un bivio segnalato che prosegue diritto e porta prima nel vajo dei colori e successivamente nel vajo dei camosci (attenzione per i vaj occorre una buona preparazione e l’attrezzatura occorente per percorrerli in sicurezza)
Il Ritorno
Può essere fatto percorrendo a ritroso il sentiero n.157, prestando molta attenzione ai due tratti più ripidi e pericolosi del percorso, oppure in alternativa raggiungendo la bocchetta dei Fondi 2004 m, si imbocca il n.196 che segue il crinale dell’Obante 2072 m, fino a raggiungere il bivio con l’itinerario n.195 delle Creste del Fumante passando poi per l’omonima Forcella del Fumante 1905 m, e scendendo poi su un sentiero molto usato ma privo di segnavia, che passando sotto il Castello degli Angeli attraversa il ghiaione del Prà degli Angeli, fino a poi raggiungere il sentiero n.157, e per chi è pratico della discesa su ghiaione una fantastica discesa, per chi poco pratico risulta una condizione difficoltosa, in ogni caso questo percorso non è percorribile a tutti, bisogna valutare bene, quelle che sono le proprie capacità individuali, sia fisiche che di orientamento.
Per i più preparati e chi vuole compiere un grandioso anello può scendere dall’itinerario n.195 Sentiero delle creste del Fumante passando per il Castello degli Angeli , Cima Centrale 1983 m e Punta Lovaraste 1942 m, scendendo poi verso la Guglia Gei, Guglie del Fumante e il Piazzale S.U.C.A.I.
