Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h45
Dislivello totale : 863 m
Quota massima raggiunta : 2030 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Per arrivare a questo sentiero un pò fuori portata , si sale con l’auto fino a Folgaria , cittadina molto bella , per raggiungerla ci sono diverse strade tutte però con diversi km di strada di montagna , io ci sono salito da Tonezza del Cimone . Comunque credo che la via migliore sia la Valdastico passando per Lastebasse e Carbonare . Arrivati in centro si prosegue per il campo sportivo , li si puo mettere l’auto oppure nel primo posteggio che si trova , io l’ho messa in via del parco ( dove si trova un parco per bambini ) posteggio gratuito , visto che era anche a metà strada tra il sentiero 425 e 451 , tornando in dietro si trovano le segnalazioni per il sentiero risalendo prima una valle , e poi attraverso una carrareccia si entra nella parte boschiva , per poi uscire in un zona prativa adibita a piste da sci , ora in disuso , da li si sale con facilità il sentiero e molto bello e poco difficile anzi molto rilassante , anche se ovviamente in salita , si passa vicino ad una fontana molto carina e ad un bivio che porta al rifugio Paradiso gia segnalato in un ‘altro post , si continua a salire fino a monte cornetto , dove tempo permettendo si offre un panorama incredibile a 360 gradi , da li si può salire ancora oppure discendere per il 425 che va chiudere ad anello il percorso .
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 4h45
Dislivello totale : 1082 m
Quota massima raggiunta : 2150 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
“Questo itinerario e uno dei più belli che io abbia percorso nelle mie uscite , non siamo a 8000 metri , non siamo sulle grandi vette , ma e senza dubbio un luogo fantastico , che consiglio vivamente a tutti . La montagna e fatta anche di curiosità , il salire provoca emozioni grandi che molte volte mille immagini non riescono nemmeno a dare , e cambiano di persona in persona , ma che solo lei ci sa donare . ” Luciano
Per arrivare a questo sentiero un pò fuori portata , si sale con l’auto fino a Folgaria , cittadina molto bella , per raggiungerla ci sono diverse strade tutte però con diversi km di strada di montagna , io ci sono salito da Tonezza del Cimone . Comunque credo che la via migliore sia la Valdastico passando per Lastebasse e Carbonare . Arrivati in centro si prosegue passando prima devanti al municipio e poi alla Chiesa , fino ad incrociare sulla destra via del Parco ( visto che c’e un parco giochi per bambini ) , all’altezza del parco si può mettere l’auto mentre su prosegue a piedi si supera la Pizzeria e la strada comincia a salire con il segnavia 425 . Il sentiero non presenta difficoltà tecniche , se non per la sua lunghezza , il segnavia mette 4h . E molto bello e vario si snoda prima in una pineta dove sono anche situati degli attrezzi per alcuni esercizi fisici , la prima parte e anche percorso della salute , salendo si possono vedere panorami incredibili verso la valle , per poi uscire dal bosco e incontrare ampie radure dal fantastico verde di questa stagione , nella radura inoltre non a caso spicca questa specie di rifugio che io chiamerei albergo , dal nome senz’altro azzeccato ” rifugio Paradiso ” poi si continua a salire fino a radure piene di mughi per poi raggiungere la cima del monte Cornetto , una piccola struttura a mezzaluna che sopra riporta il nome delle montagne circostanti , e sono davvero tante dalle più piccole fino alle più maestose , dal semplice Gruppo del Carega , il Zugna , il Portule , il massiccio del Pasubio nella sua vastità , poi dietro l’ Adamello , il Carrè alto , la Marmolada e tutte le altre intorno . Proseguendo lungo il sentiero sempre sotto la sorveglianza del Becco di Filadonna , il sentiero sale e scende perche ho percorso quello ufficiale , ma sulla cresta della seconda cima c’era il bivio che portava al Becco sempre sulla cresta , arrivato in cima lo spettacolo e immenso dalla visione verso la Vigolana e Trento , da quella semplicemente fantastica del Lago di Caldonazzo .
Il sentiero ad anello tratteggiato che aggira la cima Vigolana e abbastanza tecnico per motivi di tempo non ho potuto percorrerlo , ma quanto prima provvederò a documentarlo .
Tempo di percorrenza dell’anello : 5h20 andata e 2h40 ritorno
Dislivello totale : 1911 m
Quota massima raggiunta : 1853 m
Sentieri : 511 – 124 – 520
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Vista la particolarità e la bellezza di questo percorso voglio pubblicare la serie di sentieri che chiude ad anello il percorso che tocca importanti cime teatri di intense battaglie , proprio per persone che lo vogliono percorrere come ho fatto io , il sentiero e contrassegnato EE , ma non presenta difficolta alpinistiche , presenta pendii interessanti , qualche pezzo di salita impegnativa , qualche passaggio traverso (non pericoloso ) su bosco abbastanza irto ma niente di che , la pendenza e la lunghezza sono le variabili più importanti . Io con una discreta calma ammirando il paesaggio ed ispezionando alcune trincee ci ho impiegato circa 8 ore .
Per prendere questo sentiero si sale da Piovene Rocchette fino ad Arsiero , da lì si prende la strada che sale la valle di Posina , arrivati in un centro abitato si prende per Laghi , si sale ancora per circa 5 km fino a superare la chiesa di Laghi e trovare un posteggio lungo la strada , si torna indietro a piedi e davanti la chiesa si trova una strada asfaltata che sale , dopo un 100 di metri a destra parte il sentiero 511 , e molto bello e passa alcune contrade di montagna molto belle , poi arrivati all’ultima contrada il sentiero sale abbastanza pendente e prosegue su un crinale che rende possibile il panorama sia dalla parte della valle di Laghi che in quella di Posina , permette inoltre di poter ammirare il Pasubio dalla parte più complessa con sentieri ripidi e lunghi , presenta anche numerose trincee e postazioni , anche perchè la zona e stato teatro di diversi scontri tra le due forze in campo , in maniera molto particolare il monte Majo dove la linea di combattimento distava poche centinaia di metri una dall’altra .
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 4h20
Dislivello totale : 1260 m
Quota massima raggiunta : 1853 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Eccomi come promesso nel post precedente del 511 Laghi – Monte Majo – Borcoletta vado a documentare il sentiero 520 Per prendere questo sentiero si sale da Piovene Rocchette fino ad Arsiero , da li si prende la strada che sale la valle di Posina , arrivati in un centro abitato si prende per Laghi , si sale ancora per circa 5 km fino a superare la chiesa di Laghi e trovare un posteggio lungo la strada , volendo si può anche mettere li l’auto , e proseguire a piedi , ma se si sale ancora si arriva ad un altro posteggio in contrada molini , dove sulla sinistra si può anche notare un piccolo cimitero austroungarico , il luogo e molto bello , la valle stretta sembra un paesaggio da fiaba , da li salendo si entra nella valle del laghetto , una valle molto bella ed poco usata anche se il sentiero risulta molto visibile e chiaro , quindi usato . Il sentiero sale presentando dirupi boschivi non pericolosi ma molto affascinanti , in alcuni tratti risulta anche impegnativo ma lo scenario offerto da questo sentiero e unico , e nella parte finale sbuca dal bosco sotto le cengie che poi portano alla cima del monte Maggio , giornata permettendo un panorama unico davanti il massiccio del Pasubio dal versante di Malga costa , in basso il passo della Borcola e il pianoro delle alpi di Melegna , so può anche osservare in fondo il passo Coe e gli impianti di Fondo grande.
Le prime quattro foto sono del cimitero austroungarico di contrada Molini :
15° Incontro italo-austriaco della pace , a ricordo dei caduti e delle vittime civili della grande guerra . Laghi 27 luglio 2007
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 4h40 Fino a monte Maggio: 5h20
Dislivello totale : 1296 m
Quota massima raggiunta : 1853 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Per prendere questo sentiero si sale da Piovene Rocchette fino ad Arsiero , da li si prende la strada che sale la valle di Posina , arrivati in un centro abitato si prende per Laghi , si sale ancora per circa 5 km fino a superare la chiesa di Laghi e trovare un posteggio lungo la strada , si torna indietro a piedi e davanti la chiesa si trova una strada asfaltata che sale , dopo un 100 di metri a destra parte il sentiero 511 , e molto bello e passa alcune contrade di montagna molto belle , poi arrivati all’ultima contrada il sentiero sale abbastanza pendente e prosegue su un crinale che rende possibile il panorama sia dalla parte della valle di Laghi che in quella di Posina , permette inoltre di poter ammirare il Pasubio dalla parte più complessa con sentieri ripidi e lunghi , presenta anche numerose trincee e postazioni , anche perchè la zona e stato teatro di diversi scontri tra le due forze in campo , in maniera molto particolare il monte Majo dove la linea di combattimento distava poche centinaia di metri una dall’altra . Il sentiero e segnalato per escursionisti esperti , ma richiede solo una buona preparazione fisica vista la sua lunghezza , arrivati a Borcoletta si può proseguire fino ad arrivare al monte Maggio , e se posso dare un consiglio la discesa la farei per il 520 che andrò quanto prima a documentare
Cenni storici
Sul monte Majo e il caposaldo della difesa dei Kaiseriager tirolesi costringono gli italiani a scendere a valle nel tentativo di occupare la riva sinistra del torrente , ma poi il Batt. Cervino venne dato l’ordine di salire in posizione borcola ma il continuo fuoco di fucileria dai sogli bianche era incessante , impedendo l’avanzamento e facendo prigionieri un plotone bloccato in notturna nei reticolati , registrando solo perdite . Gli alpini e fanti si portano sotto le pendici del monte majo ma gli austriaci hanno buon gioco visto la loro posizione in cresta dominante la valle , La brigata Roma viene lanciata contro le quote e le creste ,il terreno impervio che veniva affrontato in salita , rocce , reticolati perfettamente integri ma verranno falciati dal tiro delle schwarzlose , bombe a mano e artiglierie nemiche decimando le compagnie dell II btg del 79° reggimento Roma.
…Io venni ferito alla testa . Sentii l’elmetto rintronare , come sotto una violenta sassata .Non provai nessun dolore . Ad un tratto mi accorsi che qualcosa di caldo mi bagnava la fronte . Vidi un leggero velo di sanguigno scendere ad arrossarmi le ciglia. Mi portai la mano al capo . La ritrassi tutta insanguinata . Mi tolsi l’elmetto allora sentii un dolore acutissimo trafiggermi da parte a parte il cervello . L’elmetto presentava due fori passanti , il proiettile aveva trapassato il cuoio capelluto , sono stato fortunato Scesi per farmi medicare , poi ripresi la mia posizione .Poco dopo una seconda ferita alla mano causata da una scheggia di bomba a mano mi obbligava a lasciare di nuovo la linea . Nel tramonto infuocato , che arrossava di un mare sanguigno il cielo estivo scesi al posto di medicazione …Cespugli , balze , ciglioni , sentieri , erano gremiti di cadaveri , di feriti abbandonati per mancanza di mezzi di trasporto . Rozze barelle , fatte di pali cui erano stati fissati dei teli da tenda , di rami incrociati , sostavano intorno al posto di medicazione con il loro carico doloroso …Umberto Silvio Ferrari
Il susseguirsi di eventi negativi sul fronte russo costringono il ritiro della 57 ° divisione austriaca rimpiazzandola con i Kaiseriager in particolare una divisione intera prendendo così possesso della linea con il reggimento 1° e 3° della 58° brigata da montagna da Monte testo , il Cosmagnon e malga Costa . Mentre i reggimenti 2° e 4° della 180° Brigata Von Verdross occupano la linea Costa della Borcola , Sogli Bianchi , Passo della Borcola , Monte Majo , conca e Coston dei laghi . Il mattino del 12 luglio un ampio schieramento di forze italiane nella valle e in località Griso si preparano per avanzare verso la borcola e contemporaneamente il comando della 27° divisione ha l’ordine di tentare la conquista del monte Majo il III/220 per un’attacco diretto e la Brigata Roma con 5 battaglioni in appoggio . L’attacco inizia ma subito si arresta di fronte alle difficolta del terreno roccioso e troppo battuto dalle mitragliatrici . I kaiserjager stanno ripagando gli italiani della sofferenza patita il mese prima sul Novegno . A griso il 12-13 il Monte Berico attaccano da una parete rocciosa verso la quota 1425 di monte Majo senza concludere niente , ma la sera del 13 prima che arrivi la notte sferrano un attacco un plotone di alpini con un colpo di mano prendono la cima che manteranno sino al 21 luglio
…Il 14 luglio gli italiani rafforzano la cima presidiata , questa guglia si ergeva a 30 metri dalla nostra linea principale e a 200 metri dalle linee italiane , allora dopo gravi perdite subite per riconquistare la cima , si prese un reparto scelto del IV battaglione per fare un’assalto per respingere il nemico , il 21 luglio 15 Jager guidati dall’aspirante ufficiale Huckl scalarono la guglia e penetrarono in un avamposto scacciando via gli italiani … Enst Wisshaupt
Il costo dei 7 giorni di combattimento del Monte berico , ha avuto un costo elevatissimo di perdite umane . Trecento alpini in un giorno solo ed altri perderanno la vita nei giorni successivi tanto da dover ricostituire per la seconda volta in 2 mesi il battaglione .Una relativa pace tornera a regnare dopo l’arretramento delle truppe italiane nella conca di Laghi ad un kilometro dalle linee nemiche , nessuna battaglia turberà più le povere contrade dalla devastante furia della Strafexpedition