Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 4h40 Fino a monte Maggio: 5h20
Dislivello totale : 1296 m
Quota massima raggiunta : 1853 m
Per prendere questo sentiero si sale da Piovene Rocchette fino ad Arsiero , da li si prende la strada che sale la valle di Posina , arrivati in un centro abitato si prende per Laghi , si sale ancora per circa 5 km fino a superare la chiesa di Laghi e trovare un posteggio lungo la strada , si torna indietro a piedi e davanti la chiesa si trova una strada asfaltata che sale , dopo un 100 di metri a destra parte il sentiero 511 , e molto bello e passa alcune contrade di montagna molto belle , poi arrivati all’ultima contrada il sentiero sale abbastanza pendente e prosegue su un crinale che rende possibile il panorama sia dalla parte della valle di Laghi che in quella di Posina , permette inoltre di poter ammirare il Pasubio dalla parte più complessa con sentieri ripidi e lunghi , presenta anche numerose trincee e postazioni , anche perchè la zona e stato teatro di diversi scontri tra le due forze in campo , in maniera molto particolare il monte Majo dove la linea di combattimento distava poche centinaia di metri una dall’altra . Il sentiero e segnalato per escursionisti esperti , ma richiede solo una buona preparazione fisica vista la sua lunghezza , arrivati a Borcoletta si può proseguire fino ad arrivare al monte Maggio , e se posso dare un consiglio la discesa la farei per il 520 che andrò quanto prima a documentare
Cenni storici
Sul monte Majo e il caposaldo della difesa dei Kaiseriager tirolesi costringono gli italiani a scendere a valle nel tentativo di occupare la riva sinistra del torrente , ma poi il Batt. Cervino venne dato l’ordine di salire in posizione borcola ma il continuo fuoco di fucileria dai sogli bianche era incessante , impedendo l’avanzamento e facendo prigionieri un plotone bloccato in notturna nei reticolati , registrando solo perdite . Gli alpini e fanti si portano sotto le pendici del monte majo ma gli austriaci hanno buon gioco visto la loro posizione in cresta dominante la valle , La brigata Roma viene lanciata contro le quote e le creste ,il terreno impervio che veniva affrontato in salita , rocce , reticolati perfettamente integri ma verranno falciati dal tiro delle schwarzlose , bombe a mano e artiglierie nemiche decimando le compagnie dell II btg del 79° reggimento Roma.
…Io venni ferito alla testa . Sentii l’elmetto rintronare , come sotto una violenta sassata .Non provai nessun dolore . Ad un tratto mi accorsi che qualcosa di caldo mi bagnava la fronte . Vidi un leggero velo di sanguigno scendere ad arrossarmi le ciglia. Mi portai la mano al capo . La ritrassi tutta insanguinata . Mi tolsi l’elmetto allora sentii un dolore acutissimo trafiggermi da parte a parte il cervello . L’elmetto presentava due fori passanti , il proiettile aveva trapassato il cuoio capelluto , sono stato fortunato Scesi per farmi medicare , poi ripresi la mia posizione .Poco dopo una seconda ferita alla mano causata da una scheggia di bomba a mano mi obbligava a lasciare di nuovo la linea . Nel tramonto infuocato , che arrossava di un mare sanguigno il cielo estivo scesi al posto di medicazione …Cespugli , balze , ciglioni , sentieri , erano gremiti di cadaveri , di feriti abbandonati per mancanza di mezzi di trasporto . Rozze barelle , fatte di pali cui erano stati fissati dei teli da tenda , di rami incrociati , sostavano intorno al posto di medicazione con il loro carico doloroso …Umberto Silvio Ferrari
Il susseguirsi di eventi negativi sul fronte russo costringono il ritiro della 57 ° divisione austriaca rimpiazzandola con i Kaiseriager in particolare una divisione intera prendendo così possesso della linea con il reggimento 1° e 3° della 58° brigata da montagna da Monte testo , il Cosmagnon e malga Costa . Mentre i reggimenti 2° e 4° della 180° Brigata Von Verdross occupano la linea Costa della Borcola , Sogli Bianchi , Passo della Borcola , Monte Majo , conca e Coston dei laghi . Il mattino del 12 luglio un ampio schieramento di forze italiane nella valle e in località Griso si preparano per avanzare verso la borcola e contemporaneamente il comando della 27° divisione ha l’ordine di tentare la conquista del monte Majo il III/220 per un’attacco diretto e la Brigata Roma con 5 battaglioni in appoggio . L’attacco inizia ma subito si arresta di fronte alle difficolta del terreno roccioso e troppo battuto dalle mitragliatrici . I kaiserjager stanno ripagando gli italiani della sofferenza patita il mese prima sul Novegno . A griso il 12-13 il Monte Berico attaccano da una parete rocciosa verso la quota 1425 di monte Majo senza concludere niente , ma la sera del 13 prima che arrivi la notte sferrano un attacco un plotone di alpini con un colpo di mano prendono la cima che manteranno sino al 21 luglio
…Il 14 luglio gli italiani rafforzano la cima presidiata , questa guglia si ergeva a 30 metri dalla nostra linea principale e a 200 metri dalle linee italiane , allora dopo gravi perdite subite per riconquistare la cima , si prese un reparto scelto del IV battaglione per fare un’assalto per respingere il nemico , il 21 luglio 15 Jager guidati dall’aspirante ufficiale Huckl scalarono la guglia e penetrarono in un avamposto scacciando via gli italiani … Enst Wisshaupt
Il costo dei 7 giorni di combattimento del Monte berico , ha avuto un costo elevatissimo di perdite umane . Trecento alpini in un giorno solo ed altri perderanno la vita nei giorni successivi tanto da dover ricostituire per la seconda volta in 2 mesi il battaglione .Una relativa pace tornera a regnare dopo l’arretramento delle truppe italiane nella conca di Laghi ad un kilometro dalle linee nemiche , nessuna battaglia turberà più le povere contrade dalla devastante furia della Strafexpedition