Tempo di percorrenza del sentiero: 3h30
Dislivello totale : 950 m
Quota massima raggiunta : 1900 m
Come Arrivare
Dopo essere usciti dall’autostrada a Thiene si prende verso Schio e si sale sulla statale 46 che porta verso Rovereto , transitando verso il passo del Pian delle Fugazze , superato l’abitato di Valli del Pasubio e Sant’Antonio si arriva il località Ponte Verde e si svolta a destra sulla strada che porta a Colle Xomo , dopo alcune curve si trova un prato verde Pra dei Penzi , punto di partenza per la nostra escursione .
Sentiero impegnativo non tanto tecnicamente , ma fisicamente , vista la durata prevista di 3h30 , partenza dopo l’incrocio con il sentiero 322 val fontana d’oro , molto bello e con una visuale incredibile verso la val canale, alcuni passaggi sotto cengie strapiombanti rendono OBBLIGATORIO L’USO DEL CASCO , la visuale al passaggio vicino al frate su buona parte della val canale e verso l’incudine rende questo sentiero di ineguagliabile bellezza , superato il frate il sentiero rientra nel vajo sud dove si possono notare i resti di un ‘aereo caduto nel 1992 , proseguendo per il vajo diventato mulattiera si possono scorgere diverse fortificazioni della grande guerra fino ad arrivare sulla strada delle gallerie tra la 48°e 49° .La discesa può essere fatta sia dal 300 Val canale che dal 322 Val fontana d’oro tutti e due itinerari molto belli.
E CONSIGLIABILE NON SALIRLO IN GRUPPO VISTO LA POSSIBILITA’ DI CADUTA SASSI E OBBLIGATORIO L’USO DEL CASCO , E PER LA STRADA DELLE GALLERIE INDISPENSABILE LA TORCIA
ESTRATTO DELL’ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA 15 MAGGIO DEL 1992
E caduto sul fondo di un canalone a 1800 metri di quota, sulle pendici del massiccio del Pasubio, tra le province di Vicenza e di Trento, il Piper PA.46 Malibu’ scomparso nel pomeriggio di lunedi’ scorso mentre volava tra Venezia e Bergamo. Il giallo, dunque, si e’ risolto come d’ altra parte si prevedeva. Ad avvistare il velivolo, intorno alle 17.30 di ieri, e’ stato un elicottero del 51 Stormo dell’ Aeronautica militare, di base ad Istrana. Il pilota ha notato qualcosa di strano tra la vegetazione, s’ e’ abbassato ed ha visto chiaramente i resti del Piper ed accanto alle lamiere anche alcuni corpi. Subito e’ scattato l’ allarme e verso il Pasubio sono stati fatti confluire tutti gli altri mezzi che partecipavano alle ricerche e che, in base ad un’ altra segnalazione rivelatasi infondata, erano stati concentrati nella zona di Vallarsa, una decina di chilometri piu’ a nord, in provincia di Trento. Visto che l’ area era difficilmente raggiungibile a piedi, i primi soccorritori sono stati calati direttamente dagli elicotteri con l’ uso di verricelli. I rottami del Piper erano sparsi in una zona piuttosta vasta, a quota 1800, duecento metri in meno, quindi, di quei cinquemila piedi ai quali il pilota dell’ aereo aveva chiesto di potersi portare nell’ ultimo contatto radio con il controllo di Montevenda. E ancora impossibile avanzare ipotesi sulle cause della sciagura. Sara’ importante, in particolare, stabilire se il velivolo s’ e’ disintegrato in volo (ipotesi che potrebbe essere avvalorata dal fatto che i rottami erano sparsi in una zona piuttosta vasta), aggiungendosi cosi’ alla lunga lista dei Piper Malibu’ che hanno fatto questa fine (otto dall’ 89 al ‘ 91); oppure se si e’ schiantato contro la montagna per qualche errore del pilota, l’ inglese Tony Lavelle. La zona dov’ e’ stato ritrovato il velivolo . una valle stretta tra i massicci del Pasubio e del Carega . e’ infatti considerata “ad alto rischio” per la circolazione aerea. Al momento dell’ incidente, comunque, splendeva il sole e la visibilita’ era ottima. Secondo il Centro di coordinamento del controllo aereo di Montevenda, il fatto che il relitto sia stato trovato sulle pendici del Pasubio sta a significare che il velivolo era finito fuori rotta: resta da stabilire se cio’ era avvenuto per una scelta di carattere “turistico”, oppure perche’ il pilota si era confuso nell’ affrontare la zona montuosa tra Vicenza e Verona. Lo accertera’ l’ inchiesta gia’ avviata sull’ incidente dalla procura della Repubblica di Vicenza. Sulla zona della sciagura sono arrivati in serata anche i familiari del proprietario del velivolo, l’ imprenditore Ivo Farini, e dei suoi compagni di viaggio: Stefano Rinaldi, il nipote Giuliano . entrambi bolognesi trapiantati in Inghilterra come Farini ., il campione di golf gallese Graham Poor e il suo allenatore Walter James. L’ operazione di recupero del relitto e delle vittime comincera’ stamane. Claudio Pasqualetto