Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 3h40
Dislivello totale : 1220 m
Quota massima raggiunta : 1659 m
Il sentiero parte da Lago una frazione di Velo d’astico , davanti la chiesa a sinistra c’è una strada che porta a Lago , a destra c’e un grande posteggio , mentre il sentiero si trova sulla sinistra , e un sentiero che richiede un certo impegno fisico in quanto arriva sul monte Priaforà a quota 1620 metri , e molto bello e quasi tutto boschivo , tranne l’ultimo tratto su roccioni prima di arrivare in vetta , per quanto riguarda la discesa si può fare da dversi sentieri , tenendo conto della fatica già accumulata , ricordo che il CAI riporta 3h 40 la salita in vetta.
Ricordo inoltre che il Priaforà ha molto da dire come postazioni della prima guerra mondiale , portate la lampada frontale per poter visitare i cunicoli situati alla base dello stesso , scendendo per circa 15 minuti fino a trovare la mulattiera che porta dentro il sistema di caverne
Cenni storici
Il monte Priaforà fu un grosso punto di riferimento per la grande visuale verso la valle di Arsiero , dapprima conquistato dai Battaglioni Kaiserjaeger.
Il 29 Maggio, preceduti da forte bombardamento d’artiglieria, gli Austriaci (Battaglioni Kaiserjaeger) riprendono furiosi attacchi contro i ripidi versanti della dorsale montuosa. Il 30 Maggio 1916 la linea italiana viene intaccata con la perdita del Priaforà, propaggine Nord del Novegno.
Ultimo giorno di Maggio: la linea italiana, difesa nella zona del Novegno dalla 35a Divisione e dalla 9a Div. più a Est, corre dalla cresta di questo per scendere fino a passo Campedello e risalire al trincerone di Monte Giove, di fronte al Priaforà. Da qui la linea corre sulla sommità dei Colletti di Velo per entrare in Val d’Astico davanti al paese di Velo d’Astico, abbandonato.
Quindi la linea prosegue per il fondo valle fino alla frazione Seghe di Velo e, passato l’Astico al ponte di Schiri, risale le pendici di Monte Cengio.
Gli attacchi austroungarici riprendono i primi di Giugno soprattutto contro Monte Giove e i Colletti di Velo, ma il forte sbarramento di artiglieria italiano, specie delle batterie piazzate sul Monte Summano, impediscono seri vantaggi per il nemico.
Il 12 Giugno un formidabile schieramento di artiglieria posto soprattutto sull’altopiano di Tonezza, apre la strada all’attacco delle fanterie austriache contro il trincerone di Monte Giove. La linea italiana sembra cadere, ma un provvidenziale sbarramento di artiglieria costringe gli austriaci a riparare nelle proprie trincee.
LE ULTIME DUE FOTO SONO DELL’ENTRATE E LA MAPPA DEL SISTEMA DI CUNICOLI SITUATI SOTTO IL PRIAFORA’
Avrei bisogno di un consiglio per un itinerario da fare con la prossima luna piena che non sia campogrosso (solo perché l’abbiamo già fatto) potete darmi una mano?
Certo dammi qualche altra indicazione sulla lunghezza e pendenza ciao
Buongiorno: Ho percorso il 27 novembre 2016 l’itinerario partendo da S.Ubaldo. Volevo segnalare che oltrepassate le case Brocconeo, dopo altri 10′ di cammino si trova la segnaletica con l’indicazine dei sentieri 466 e 466a. Da questo punto non si trova più il sentiero tracciato fino a quota 650 m circa perchè 2 anni fa la pioggia torrenziale ha sconvolto il pendio. A quota 650 m si sbuca su una forenstale e poi si ritrovano le indicazioni per il sentiero 466, segnalato bene fino alla cima (2ore 40′). Per il ritorno abbiamo percorso il sentiero 466a; ATTENZIONE perchè dopo circa 20′ di discesa il sentiero 466a incrocia il vallone di San Antonio che con le piogge è stato dilavato; la traccia si sposta inizialmente a destra del vallone per poi ritornare dentro e a questo punto non si trovano altre indicazioni. Seguendo fedelmente il vallone, n..b. non ci sono salti, si arriva alla forestale che poi diventa sentiero e seguendola si perviene all’altra forestale di quota 650m. Nuovamente per sfasciumi si torna al bivio sopra le case Brocconeo. Mi sento di consigliare il sentiero per l’ambiente selvaggio che attraversa ma solo se si è ben allenati e con esperienza (per la discesa).
Francesco Pavanini
Ciao Francesco , grazie e ancora grazie per la tua testimonianza , e per il tuo resoconto di fondamentale importanza , e un apporto fondamentale per me e per tutti gli utenti del mio sito , un invito a tutti a segnalare questi problemi per far si che possa aggiornare i sentieri , in quanto io da solo non posso ripercorrere i stessi sentieri tutti gli anni …grazie e grazie ancora …buon cammino
Salve. Ho percorso il 16 Agosto 2018 l’itinerario partendo da Lago di Velo (località Sant’Ubaldo). Volevo segnalare che dopo circa 15 minuti (più o meno) dalla partenza sono in atto dei lavori e quindi il sentiero 466 non è visibile ( o almeno il mio gruppo di 3 persone non l’ha visto). Di conseguenza abbiamo perso la traccia e andando un po’ a buon senso ed un po’ con il GPS siamo saliti e più sopra abbiamo ritrovato la traccia.
Al ritorno, poi, abbiamo voluto ritornare sempre per il 466 normale, ma anche lì ci siamo persi e (ma qui forse siamo stati distratti noi) non abbiamo visto l’incrocio tra il 477 ed il 466 e abbiamo proseguito sul 477 che ci ha portato in altri lidi… ma questa è un’altra storia.
Scrivo questo perchè, secondo il mio modesto parere, è più opportuno seguire il 466A.
Ciao e buon cammino
Ciao Stefano , scusa la risposta poco tempestiva , effettivamente il sentiero nel suo imbocco iniziale e chiaro ma dopo addentrato nel bosco diventa poco segnalato , da farti perdere un po la traccia , divenendo un po selvaggio . Grazie per le tue informazioni . Ciao Buon Cammino
Ciao a tutti, sono molto interessato da questo sentiero e quindi penso a breve di realizzarlo. Io avevo pensato di partire dal sentiero 465. Però vedo che nessuno a intrapreso questo sentiero…c’è un motivo particolare?
Ciao Giovanni , purtroppo non tutti scrivono sul mio sito dopo aver percorso un sentiero pubblicato risulta quindi impossibile capire chi abbia fatto questa scelta , quindi non c’e un motivo , i sentieri presenti sono stati percorsi dal sottoscritto , a me e piaciuto , e se guardi bene dentro il sito non ci sono ” i soliti sentieri ” si spazia molto ed e questo che differenzia il mio sito da altri . Ciao buon cammino
Ho percorso i sentieri 466a in salita e 466 al ritorno da Sant’Ubaldo in data 02/10/22. Solo grazie al GPS sono riuscito con grande difficoltà a passare il tratto franato del 466a. Lo reputo anche pericoloso. Terreno franoso. Se non siete esperti della zona evitate di percorrerlo. Rimanete sul 466.
Ciao Sandro Grazie per la tua recensione che condivido purtroppo gli eventi climatici rendono più di qualche sentiero difficile e pericoloso, e grazie alle recensioni come queste che mi aiutate nel monitoraggio dei sentieri. Grazie mille e Buon Cammino