Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 3h00
dislivello totale : 942 m Classe : EEA Attrezzato
Quota massima raggiunta : 1532 m
Dopo aver raggiunto in auto l’abitato di Crespano del Grappa si prosegue verso Possagno , arrivati in una rotatoria si prende per Fietta e si sale seguendo le indicazioni per San Liberale , si sale fino al rifugio San Liberale , si lascia l’auto e si imbocca il sentiero 151-153 si sale abbastanza rapidamente mantenendo la direzione 153 fino a trovare il bivio con la ferrata , il sentiero di avvicinamento e molto difficile , con una pendenza notevole , ma nello stesso tempo molto bello prettamente boschivo ed in ambiente selvaggio , questo diciamo che e uno dei problemi principali di questa ferrata , arrivati all’attacco della via la ferrata si presenta subito con la sua notevole verticale , il primo camino che da un esame più accurato e pieno di appigli in una roccia molto dura quasi dolomitica , non c’è che dire una ferrata molto bella sopratutto per queste creste situate nel bel mezzo della valle con i fianchi a strapiombo sul resto della valle , le sue creste affilate permettono una visuale interessante anche nel tratto prativo , proseguendo i tratti attrezzati si alternano con tratti prativi più o meno difficili ma tutti accessibili e con molti appigli , il secondo e semplice quasi a scalini , mentre nel terzo ci si deve fidare agli appigli molto resistenti e quasi a incastrarsi nella roccia per poi superare il tratto , superata la selletta del candidato si incorre ad un pezzo un po più complesso per la mancanza di appigli per i piedi ma con slancio atletico si va a superare in sicurezza anche questo , poi sempre salendo si trova un tratto interessante e da passare con cautela si nota una staffa a U per poi salire in un ampio incastro e ricercare un valido appoggio per il piede , poi risalendo sempre più in alto si inizia ad intravedere un pezzo del Sacrario del Grappa , dopo aver fatto l’ultimo tiro in verticale si raggiunge il bivio con il sentiero 152 che porta nel forcellino situato tra il monte Boccaor e il monte Meatta , a quota 1478 metri , solo per chi non volesse salire sul ponte Tibetano che collega i due pezzi della ferrata , e come ultima una parete dritta anch’essa raggirabile per concludere questa bellissima ferrata , non proprio per tutti che richiede preparazione fisica e anche esperienza in simili vie . Concludo con il fatto che il Monte grappa e stato teatro di grandi e cruente battaglie , ed e con profondo rispetto per le migliaia di vittime che si sale in questo che fu baluardo d’Italia
Cenni storici
Teatro di scontri decisivi nel corso della guerra del 1915-1918 e alcuni avvenimenti della 1945 con i partigiani, è conosciuto a molti per il il suo sacrario dalle imponenti dimensioni e che conserva le spoglie di italiani e austroungarici assieme ad un museo della Grande guerra della Galleria Vittorio Emanuele III . Famoso è anche il Sacello della Madonna Ausiliatrice inaugurato il 4 agosto 1901 dal cardinale Giuseppe Sarto . La statua fu mutilata durante il primo conflitto mondiale, ma venne poi ricollocata nel 1921. Alla Madonnina del Grappa è dedicata l’Opera assistenziale fondata, subito dopo la Guerra, con il nome opera della divina Provvidenza Madonnina del Grappa .
Ulteriore approfondimenti in :
https://itineraritrekking.wordpress.com/2015/01/26/920-cismon-del-grappa-monte-grappa/
Sacrario del Grappa
Il sacrario contiene i resti di 22.910 soldati ed è cosi disposto:
- Settore nord, ossario austroungarico con 10.295 morti di cui 295 identificati.
- Settore sud, ossario italiano con 12.615 morti di cui 2.283 identificati.
- Tra i due ossari, c’è la cosiddetta via Eroica lunga 300 metri, con a lato i cippi recanti i nomi delle cime teatro di guerra.
- All’inizio della via eroica, a nord, c’è il portale Roma: progettato e costruito dall’architetto Limoncelli ed offerto da Roma, sul portale è scolpito: “Monte Grappa tu sei la mia patria”, il primo verso della famosa canzone del monte Grappa.
- Al centro dell’ossario italiano c’è il sacello della famosa Madonna del Grappa, la vergine ausiliatrice posta nella vetta il 4 agosto 1901 dal patriarca di Venezia Giuseppe Sarto (poipapa Pio X), a simbolo della fede cristiana nel Veneto. Durante la prima guerra mondiale, la Madonna del Grappa divenne simbolo della Patria e della protezione divina, al punto che una volta riparata dall’esplosione di una granata, prima di esser riposta nel sacello (4 agosto 1921) fece il giro dell’Italia su un vagone ferroviario al cui passaggio tutti lanciavano fiori, pregavano, piangevano, si inginocchiavano.
Nel sacrario c’è una tomba importante per la storia del Grappa, è quella del maresciallo d’Italia, generale Gaetano Giardino, che qui comandò l’armata del Grappa portandola alla vittoria finale
fonte : http://www.montegrappa.org/