Tempo di percorrenza dell’anello : 3h30
Dislivello totale : 437 m
Quota massima raggiunta : 1720 m
Dopo aver superato Asiago nella zona dell’aereoporto si prosegue fino al bivio Rigoni di Sotto in direzione di Val giardini entrando sulla strada sterrata che porta verso la località Croce di Sant Antonio , da li si trova un posto per mettere l’auto e si sale per il segnavia 832 , essendo il sentiero ad anello si ritorna sullo stesso posto dopo aver completato l’escursione , questo anello molto bello sia per la sua difficoltà ridotta che per i suoi panorami molto belli , propone una visione sotto il profilo storico molto molto importante , sia per il recupero delle trincee del monte Zebio che del Monte Crocetta di Zebio e della Triste vicenda della mina dello Scalabron , ricordo che prima di salire sul Zebio al primo segnavia in quota si può visitare la trincea didattica situata vicino al cimitero della Brigata Sassari e la ricostruzione sul Monte Crocetta di Zebio di tutte le postazioni della 1° linea austriaca compresa una linea di reticolati.
Cenni storici sulla Brigata Sassari
La brigata Sassari costituita il 1 marzo 1915 fu composta da 2 reggimenti il 151° e il 152° fanteria completamente da sardi , venne impiegata subito sul fronte dell’Isonzo la citazione per gli eccezionali trinceramenti delle “frasche ” e dei “razzi” . Furono soprannominati dagli austriaci Rote teufel , ovvero diavoli rosssi per il colore delle mostrine e per la loro irruenza nelle fasi di corpo a corpo . Per arginare l’offensiva della strafexpedition furono schierati sull’altipiano in giugno del 1916 , riconquistarono Monte Fior e monte Castelgomberto , poi anche su casara Zebio dove vi rimasero per un’anno . Nei giorni di caporetto i fanti contrastarono il nemico combattendo con una granitica compattezza e coesione morale . quando poi ritornarono sull’altipiano la brigata fu di nuovo protagonista della battaglia dei tre monti dove grazie a loro si ebbe la rinascita dell’esercito italiano . La grande guerra costò alla Sassari 3819 caduti (1734 morti e 2085 caduti ) piu 9104 feriti . L’eroismo ed il valore dei suoi uomini e testimoniato dalle 2 medaglie d’oro concesse ai suoi 2 reggimenti e dalle 9 medaglie d’oro , 405 d’argento e 551 di bronzo concesse individualmente ai suoi soldati . La brigata Sassari e una delle poche che rimase come permanente nell’esercito e venne ricostituita come Sardegna nel 1988 , oggi e tuttora attiva come Brigata Sassari meccanizzata e continua con il suo sistema di reclutamento regionale.
Cenni storici Monte Zebio e Monte Crocetta di Zebio
Questo monte divenne un importante arroccamenti per la 1°linea austroungarica situato dopo tra il Monte Colombara e il Forte Interrotto e la profonda gola della parte alta della Val d’Assa , in questo piccolo pezzo di terra si consumo uno dei maggiori sacrifici di soldati per conquistare poche decine di metri , il tentativo di prendere la quota , la Brigata Sassari avanzavano in massa dove il primo faceva da scudo fino a che uno riusciva ad entrare nella linea nemica , lasciando cosi dietro a se molti uomini feriti o agonizzanti uno sopra l’altro , l’Ortigara , il monte Colombara ed il Monte Zebio erano considerati di importanza cruciale in quanto sbarramento per la Val d’Assa che attraverso la val Galmarara avrebbe permesso alle truppe di passare a Passo Vezzena e poi verso Trento , inoltre se si perdeva tale fronte sarebbe stato un problema anche per i rifornimenti per la posizione Ortigara e Campigoletti . Ma l’obiettivo degli italiani era il Portule che nell’inverno del 1916 provarono a riprendersi , quando lo scoppio della mina dello Scalabron permise agli austriaci ad occupare tutto il territorio , mentre le enormi perdite sull’ortigara fecero svanire la possibilita sul Portule , quando venne occupato dagli austriaci venne attrezzato con sistemi di ricovero sotteranei mentre le gravi perdite della brigata Sassari e Piacenza nel tentativo vano di riprenderlo furono moltissime . Molte furono anche nello scoppio della mina italiana del 8 giugno 1917 alle 17.30 esplodeva prima del tempo a causa di un fulmine che la innescò causando lo scoppio della contromina austriaca e provocando la morte di 120 soldati italiani , e di 40 ufficiali della brigata Catania che erano in osservazione del fronte sulla lunetta dello Zebio