Tempo di percorrenza del sentiero solo andata da Croce Francese : 1h30
Dislivello totale : 264 m
Quota massima raggiunta : 1600 m
Per imboccare questo sentiero dopo essere salito ad Asiago si prosegue prima per Camporovere e poi si imbocca la strada che porta verso Trento passando da Lavarone , dopo essere usciti dall’abitato di Camporovere si incontra una stradina sterrata sulla destra che sale la Val Gamarara , l’auto la si potrebbe lasciare anche li , salendo una parte del sentiero della pace che percorre la valle , oppure si sale ancora un po con l’auto . Se si prosegue a piedi e sufficente seguire la strada fino ad arrivare in località Croce Francese , da li parte il sentiero . Questo sentiero e a mio avviso molto interessante ed importante sotto il profilo umano , ma bisogna avere l’umiltà di comprendere la grandezza di questi luoghi , anche del semplice fatto di tutti quelle persone che sono perite da eroi mantenendo il giuramento fatto verso la patria a cui hanno donato la vita . Il sentiero parte dalla Croce Francese , arrivati al bivio del cimitero di Mosciagh 1 si può proseguire fino ad arrivare a Forte interrotto , ricordo solamente che per questo sentiero si sale e sui scende , per ora non conosco una possibilità diversa , magari in seguito potrò trovare qualche nuova via per effettuare il ritorno
Ovunque siete stati cercati , accarezzati dal fruscio dei pennini , percossi dal pugno dei timbri …E cosa è rimasto ? All’ appello del bosco risponde il silenzio , o la pietà di chi passa : voce , che fissando una croce , sussurra dei nomi a chi più non ascolta …
Cimitero di Galmarara
In questo Camposanto , del fronte di guerra riposano 121 soldati dell’armata Austroungarica di diversi reggimenti LIR 3 , SCH R3 , IR 11 , IR 18 , IR 55 , IR 73 , IR 87 , IR 225 ecc. che sono caduti in questi luoghi nelle battaglie del 1915-1918 .
Il cimitero è stato restaurato e le salme riposte nel sacrazio di Leiten , nel 1994 in collaborazione con il Commissariato generale onoranze dei caduti in guerra , la comunità montana , il Comune di Asiago il 6° regg. Artigl da Montagna Bassano , alcune persone private e la croce Nera Austriaca.
Cimitero Mosciagh 1 e 2
In questi due cimiteri dei caduti di guerra , riposano 1142 soldati dell’armata Austroungarica . Prevalentemente composta da reggimenti Stiriani , che sono caduti in questo territorio nelle battaglie del 1915-1918 .
Questi cimiteri sono stati restaurati nel 1989-1990 con la collaborazione della Comunità montana , del Comune di Asiago , delle forze Armate Italiane , dell’associazione Nazionale Alpini , di alcuni privati e della Croce Nera Austriaca
Cimitero Mosiagh 3
In questo cimitero dei caduti riposano 209 soldati dell’armata Austroungarica , in maggioranza provenienti da reggimento fucilieri n°3 che sono caduti nelle battaglie del 1915-1919.
Questi cimiteri sono stati restaurati nel 1989-1990 con la collaborazione della Comunità montana , del Comune di Asiago , delle forze Armate Italiane , dell’associazione Nazionale Alpini , di alcuni privati e della Croce Nera Austriaca
Cimitero della Brigata Sassari
In questo luogo sacro alla memoria trovarono prima sepoltura gli intrepidi fanti della brigata Sassari che venuti dalla lontana Sardegna sacrificarono la loro giovinezza per la libertà di queste terre nell’87 anniversario dei fatti d’arme le genti di Asiago e di Sardegna unite nel ricordo riposero . Casara di Zebio 21 giugno 2003
Cenni storici sulla Brigata Sassari
La brigata Sassari costituita il 1 marzo 1915 fu composta da 2 reggimenti il 151° e il 152° fanteria completamente da sardi , venne impiegata subito sul fronte dell’Isonzo la citazione per gli eccezionali trinceramenti delle “frasche ” e dei “razzi” . Furono soprannominati dagli austriaci Rote teufel , ovvero diavoli rosssi per il colore delle mostrine e per la loro irruenza nelle fasi di corpo a corpo . Per arginare l’offensiva della strafexpedition furono schierati sull’altipiano in giugno del 1916 , riconquistarono Monte Fior e monte Castelgomberto , poi anche su casara Zebio dove vi rimasero per un’anno . Nei giorni di caporetto i fanti contrastarono il nemico combattendo con una granitica compattezza e coesione morale . quando poi ritornarono sull’altipiano la brigata fu di nuovo protagonista della battaglia dei tre monti dove grazie a loro si ebbe la rinascita dell’esercito italiano . La grande guerra costò alla Sassari 3819 caduti (1734 morti e 2085 caduti ) piu 9104 feriti . L’eroismo ed il valore dei suoi uomini e testimoniato dalle 2 medaglie d’oro concesse ai suoi 2 reggimenti e dalle 9 medaglie d’oro , 405 d’argento e 551 di bronzo concesse individualmente ai suoi soldati . La brigata Sassari e una delle poche che rimase come permanente nell’esercito e venne ricostituita come Sardegna nel 1988 , oggi e tuttora attiva come Brigata Sassari meccanizzata e continua con il suo sistema di reclutamento regionale.
Voglio ricordare che questi come tanti altri cimiteri , le salme sono state portate tutte nei sacrari , ma che rimane come giusto che sia , il ricordo di questi luoghi sacri di preghiera e di riflessione per un futuro e sopratutto perche il sacrificio compiuto da questi uomini non sia mai dimenticato