
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h00
dislivello totale : 680 m
Quota massima raggiunta : 1177 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Dopo aver imboccato la val d’astico da Arsiero per andare verso Folgaria poco prima di arrivare a Lastebasse , ovvero in località Scalzeri si gira sul ponte situato in una curva e si prosegue verso l’abitato di Brancafora , arrivati su un’altro ponticello si può mettere li l’auto sulla destra , oppure salire sempre sulla destra fino alla chiesa di Brancafora , da li parte il sentiero costeggiando una casa situata sulla curva che sale verso un ricovero per anziani , si può anche passare davanti al ricovero per poi deviare a destra e rientrare nel sentiero , il numero del sentiero non è riportato li quello che leggete nel segnavia e il ” Sentiero de riva ” che parte dai Scalzeri e che porta fino ai Ciechi . Ricordo inoltre che la prima parte il sentiero non e numerato con il 297 ma bensi con il 597 come riportato anche nella mappa , il sentiero e molto bello e sale sul crinale fino a raggiungere il Werk Belvedere per poi proseguire fino a località Cappella e Gionghi , dove si trova anche la sede del comune di Lavarone non che l’ufficio informazioni turistiche , che invito a visitare e se aperto acquistate una mappa molto interessante dei sentieri e dei luoghi da visitare in questo magnifico luogho a pochi passi dalla pianura , dove la mente potrà trovare il giusto equilibrio e sarà ninfa per le giornate passate nella nostra inutile routine .
Non sempre il progresso migliora la vita , quella e una cosa in cui vogliono farci credere le hobbies , io credo solo nella semplicità delle cose . Luciano
Link utile : http://www.alpecimbra.it/

















































Ciao Luciano questo giro l’ho trovato bellissimo. Ho visto delle cose meravigliose , immagini che porterò’ nel cuore, difficile descrivere le emozioni vissute, dai verdeggianti boschi di faggio, ai fiori di diversi colori che puntellano ,come tanti diamanti , i prati , scendendo, verso Lastebasse , ai bellissimi larici in fiore, sulla sommità del colle, vicino al Forte Belvedere …e poi quella pace e serenità rassicurante che respiri nei boschi, bellissimi e ben curati. Ho trovato di grande interesse storico il Forte Belvedere, che ho visitato, e voglio credere che lo spettacolo della natura, che lo circonda, e’li, non a caso, ma per fare onore a tutti i caduti che, da quel forte, hanno combattuto e perso la vita…
Ciao il percorso certo è di un impegno fisico interessante, appagato dal panorama in valle unico nel suo genere , le guerre dovrebbero essere lezioni di vita , per nn dimenticare e per fare sapere…per nn commettere gli stessi errori , ma purtroppo la memoria è corta . Il Forte Belvedere è un opera di grande spessore , definito il padreterno, per Trento basto io , dicevano gli austroungarici …il motivo è chiaro . Ciao buon cammino