Dopo aver salito la Valstagna e poi Valsugana raggiunto l’abitato di Strigno si imbocca la strada che porta a Bieno , superato anche questo abitato si arriva a Pradelliano , raggiunto il laghetto su una curva si nota una stradina che porta prima al camping La Genzianella e poi dentro la Val Malene molto stretta e piena di curve che comunque porta a Malga Sorgazza , molto più facile è invece proseguire per Pieve Tesino e poi salire sempre la Val Malene e salire quasi dritta fino a malga Sorgazza . Arrivati alla Malga Sorgazza che e il punto di partenza di molti itinerari del Lagorai si sceglie da dove salire , in questo post io vado a descrivere l’alta via del granito , quella più lunga , le parti tratteggiate servono a vedere dei punti molto belli del percorso posizionati leggermente fuori dallo stesso , come per esempio Cima D’Asta e la scalinata di Passo del Tombolin .
Le emozioni dell’alta via del granito , non si possono descrivere , bisogna per forza provarle sul campo , e poi quando scende la sera fermarsi in un vero rifugio , dove si viene accolti con braccia aperte e dove il saluto viene dal cuore , e solo lì che il montanaro si sente a casa . Questo itinerario molto bello in un ambiente unico e selvaggio , e incredibilmente fantastico , le sue lastre i suoi sentieri di sassi , i suoi macigni granitici rendono questo luogo fantastico , i suoi ruscelli che sgorgano sui molteplici laghetti in quota lo rendono ancora più bello , un luogo unico , un luogo da salvaguardare a tutti i costi , fuori da quelle montagne dove salgono purtroppo anche gli sprovveduti , qui il vero montanaro troverà ciò che cerca , rispecchierà la sua anima nel lago , e qui lascerà un pezzo del suo cuore . Luciano
Descrizione morfologica ( Cartelli esplicativi in loco )
Ci troviamo a Malga Sorgazza (m.1450) in alta Val Malene,nel cuore dell’ “isola cristallina di Cima d’Asta”,come la definì il celebre geografo e geologo trentino Giovan Battista Trener, per richiamare l’individualità geologica e geografica del gruppo montuoso di Cima d’Asta, formato quasi completamente da rocce granitiche e staccato dalle altre catene montuose limitrofe.
Il massiccio di Cima d’Asta è distinto orograficamente in tre precisi sottogruppi : un nodo centrale, che fa perno attorno alla sommità di Cima d’Asta (o “Zimon” per i Tesini), e due lunghe dorsali laterali : quella sud-orientale delle Cime di Tolvà che dalla Forcella Regana si protende fino al Passo del Brocon e quella sud-occidentale che dalla Forcella Magna giunge sino a Bieno e Strigno in Valsugana.
La ricchezza d’acqua con i numerosi limpidi laghetti, i ruscelli e i torrenti,di boschi,di valloni selvaggi e solitari,di cime, pareti e itinerari d’arrampicata o sentieri per tutti i gusti e le capacità, offrono al visitatore la possibilità di godere una sorprendente integrità naturale di gran parte di questo territorio, segnato solo marginalmente dalle tracce dei sentieri della Grande Guerra o dalla presenza di pascoli ed alpeggi.
La fauna è quella tipica della regione alpina con la pregevole presenza di circa 60 uccelli nidificanti che significano un elevato stato di integrità dell’ambiente. Cervi e caprioli sono diffusi soprattutto nelle aree boscate. a flora è caratterizzata dalla presenza diffusa del rododendro ferrugineum che ben si nota all’inizio dell’estate, quando i ripidi versanti dei monti vestono il tipico mantello rosso; numerose altre sono le specie osservate e che trovano sintesi soprattutto nella visita al “Trodo dei Fiori”, al Passo del Brocon (sent. SAT n° 396 + 396A)
Dal maggio 1915 al novembre 1917 queste montagne furono il fronte di guerra fra Italia ed Austria e sede di sanguinosi scontri fra truppe alpine e Kaiserjager. Una fitta rete di sentieri e camminamenti, trincee, ruderi di baraccamenti e postazioni, che è tuttora possibile percorrere e visitare nelle numerose escursioni possibili,costituisce viva testimonianza di quella triste storia.
Le escursioni possibili da Malga Sorgazza sono moltissime, di varia lunghezza e difficoltà, così come le arrampicate, sia verso le Cime di Rava con il Lago di Costabrunella, Cima Trento, Cimon Rava, le Torri di Segura, che verso Cima d’Asta. Nei pressi del Lago di Cima d’Asta si trova il rifugio omonimo – dedicato ad Ottone Brentari, geografo e scrittore (1852-1921), punto di appoggio fondamentale per la salita al “Zimon” (m. 2847), eccezionale punto di osservazione su tutta la regione.
Buon cammino, rispettoso visitatore
ALTA VIA DEL GRANITO
L’Alta Via del Granito (AVG) è una splendida escursione ad anello nella singolare isola granitica del gruppo di Cima d’Asta – Cime di Rava, nel cuore della catena del Lagorai; è stata ideata dai gestori dei rifugi Cima d’Asta, Malga Caldenave e del ristorante Malga Sorgazza. L’itinerario concatena e percorre una retedi antichi sentieri e tracciati militari, risalenti alla prima guerra mondiale,inseriti nel Catasto dei Sentieri della SAT e mantenuti in efficienza dai suoi soci volontari ; l’anello di circa 30 km con partenza presso Malga Sorgazza, collega gli unici due rifugi del gruppo. Tre giorni di cammino fra splendidi paesaggi naturali, severi ricordi della Grande Guerra, malghe ed alpeggi, testimonianze esemplari dell’antico patto dell’uomo con la natura.
(A) Si suggerisce il verso orario per chi prevede di effettuare la salita a Cima d’Asta: Malga Sorgazza, Rif. Caldenave, Rif. Cima d’Asta, Malga Sorgazza.
Sentieri: 328, 3328, 332, 360, 373, 380B, 380,375, 327.
Tempo e dislivello : 15 ore, dislivello complessivo 2400 m , tre giorni , cammino complessivo
(B) Si suggerisce il verso antiorario per chi non ha a disposizione l’intera prima giornata: Malga Sorgazza, Rif. Cima d’Asta, Rif. Caldenave, Malga Sorgazza.
Sentieri: 327, 375, 380, 380B, 373, 360, 332,332B, 328.
Tempo e dislivello : 13 ore, dislivello complessivo 2400 m , tre giorni,cammino complessivo