Difficoltà: EEA-MD
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata: 4h00
Dislivello totale: 780 m
Quota massima raggiunta: 2215 m
Come raggiungere
Dopo essere usciti dall’autostrada a Montecchio Maggiore (VI), si prende la S.P. 246 verso Recoaro Terme. Giunti a Recoaro si prosegue dalla S.P. 99 per la località Merendaore. Si supera malga Ravo e si raggiunge, il Rifugio Alla Guardia, dove la strada si restringe fino al Passo di Campogrosso, ovvero al Rifugio Antonio Giuriolo Campogrosso dove si lascerà l’auto.
Descrizione
Lasciato il rifugio Campogrosso 1464 m, si prosegue verso la strada delle 7 fontane per circa 150 m fino a raggiungere il segnavia n.157, e la Madonnina a mezzo busto dove è riportata una frase molto significativa «che il Signore fermi le Guerre», ricordo inoltre che qui passava, l’antico confine Austroungarico segnato dai Grandi Cippi, entrati nel sentiero si nota sulla sinistra anche l’Anello Storico della Guerra, il sentiero si snoda nel boschetto attiguo al Passo Buse Scure 1475 m, il bivio porta sulla sinistra ad imboccare il n.144, che porta alla Guardia attraverso il Sentiero delle Mole, il percorso prosegue quasi in maniera circolare transitando sopra la cresta della Frana del Rotolon, si esce parzialmente dal bosco incrociando prima il n.195 Sentiero delle Creste del Fumante, poi proseguendo sui ghiaioni e sotto le pendici di alcune Guglie si transita sul Giaron della Scala e del Prà degli Angeli anche se poco visibile dal basso, raggiunta la Torre Giordani, si incrocia il n.157A, poco usato che sale dalla strada per Camposilvano, poi il bivio a quota 1690 m. con il n.158 del Vajo dei Colori, esiste inoltre un itinerario diretto al Vajo, prendendo la strada che dal Passo Campogrosso 1464 m scende verso località Ometto, giunti sul secondo ponte si nota sulla diretta il vajo dei colori, che sale fino a bocchetta Mosca, questo percorso è poco usato visto che la strada per Ometto è divieto di transito. Dal bivio si scende un po’ per aggirare il gruppo della Cima Mosca 2141 m, fino a raggiungere la selletta dei Contorni 1650 m, il percorso scende fino a quota 1550 m, per poi risalire nel canale detritico del Vajo che sale tra grossi e piccoli massi, a breve si raggiunge il bivio a circa 1700 m, con un altro itinerario tra i più belli e complessi delle piccole dolomiti, il Vajo dei Camosci, proseguendo sulla destra, si entra nel nostro itinerario, tecnicamente non presenta difficoltà, ma richiede un impegno fisico notevole, il passaggio un pò più è dato dalla presenza di un sasso nel mezzo del percorso ed un piccolo cordino, superabile con un po’ di fantasia. La pendenza è notevole ed aumenta proprio dopo di questo passaggio, si continua a salire mentre il canalino si restringe fino a raggiungere la forcella dei Camosci 1950 m, ammirando così la Busa del Cherlong sotto l’omonima cima 2210 m, a destra in fondo si può notare il punto su cui risale il n.162 del Pissavacca, il percorso scende in un traverso su ghiaioni mobili, qui il terreno diventa più difficile e ostico, molto detritico e ripido, raggiungendo con fatica la Bocchetta Cherlong a quota 2115 m, entrando così nel n.108 che sale dalla Valle dei Ronchi di Ala, proseguendo a sinistra si arriverà in circa 25 minuti al Rifugio Mario Fraccaroli 2238 m.
Il Ritorno
Può essere fatto percorrendo a ritroso il sentiero n.157 del Boale dei Fondi, prestando molta attenzione ai due tratti più ripidi e pericolosi del percorso, oppure in alternativa superando la bocchetta dei Fondi 2004 m, si imbocca il n.196 che segue il crinale dell’Obante 2072 m, fino a raggiungere il bivio con l’itinerario n.195 delle Creste del Fumante passando poi per l’omonima Forcella del Fumante 1905 m, e scendendo poi su un sentiero molto usato ma privo di segnavia, che passando sotto il Castello degli Angeli attraversa il ghiaione del Prà degli Angeli, fino a poi raggiungere il sentiero n.157, e per chi è pratico della discesa su ghiaione una fantastica discesa, per chi poco pratico risulta una condizione difficoltosa, in ogni caso questo percorso non è percorribile a tutti, bisogna valutare bene, quelle che sono le proprie capacità individuali, sia fisiche che di orientamento.
Per i più preparati e chi vuole compiere un grandioso anello può scendere dall’itinerario n.195 Sentiero delle creste del Fumante passando per il Castello degli Angeli , Cima Centrale 1983 m e Punta Lovaraste 1942 m, scendendo poi verso la Guglia Gei, Guglie del Fumante e il Piazzale S.U.C.A.I. questo itinerario potrebbe essere impegnativo dopo essere saliti dal Vajo dei Colori.