Tempo di percorrenza del sentiero solo andata: 2h30
Dislivello totale : 1000 m
Quota massima raggiunta : 1800 m
Come arrivare
Dopo essere usciti dall’autostrada a Thiene si prende verso Schio e si sale sulla statale 46 che porta verso Rovereto , transitando sul passo del Pian delle Fugazze si prosegue verso Rovereto per circa 4 km superato albergo Streva , transitando su due semi gallerie all’uscita si nota una cava sulla destra , da li parte il sentiero .
Il sentiero è segnalato solo nella parte iniziale con un puntino rosso , parte dalla strada SS46 che porta a Rovereto subito dopo all’ultima galleria , il sentiero non e molto difficile e risale il letto fluviale del torrente Rio freddo che porta l’acqua alla diga e lago degli speccheri , si risale fino ad arrivare ad un grosso masso superabile a sinistra (come segnalato ,ultimo segnavia) si prosegue mantenendo sempre la sinistra sui massi e ghiaioni ed alcuni tratti boschivi , la pendenza e abbastanza lineare e passaggi difficili non ce ne sono , diventa pericoloso con la pioggia a causa dei massi scivolosi e la grossa portata di acqua , E RACCOMANDATO L’USO DEL CASCO VISTI I DIVERSI PASSAGGI SOTTO A CENGIE , il tempo di percorrenza e di circa 2h40 , il sentiero e molto bello grazie alla spettacolarità della visuale e dallo scarso passaggio delle persone . Il percorso culmina al lora di Cosnagnon dove arriva anche il 141 Sentiero attrezzato Baglioni
La discesa può essere fatta sia nello stesso vajo che attraverso un sentiero porta sul monte Stradel salendo a destra del passo , anche questo molto bello perchè nella prima parte sale e poi scende dal lato opposto del monte , circa dopo 15 min si incontra una deviazione un pò complessa sotto il profilo di segnalazione del sentiero , risultano però molto visibili i suoi muretti a secco , dopo aver passato questa fase si incontra un bivio e si prosegue scendendo verso destra , andando quasi a tagliare il monte in orizzontale da qui si riprende a salire per circa 10min , per poi iniziare a scendere, qui il sentiero risulta quasi boschivo e si ricomincia a vedere le tracce , poi il sentiero si allarga fino a diventare una rotabille e rientrare nella SS46.
-Altra via e quella di prendere il sentiero 135 che scendendo porta in località Raossi , e sufficente salire a destra del passo e si possono scorgere i segnavia del sentiero .
-Proseguire per il 135 salendo verso il raccordo con il sentiero Baglioni circa 30′ questo sentiero e molto bello anche se presenta alcuni passaggi su ghiaioni
-Per arrivare al Rif Papa attraverso il segnavia 135 si impiegano circa 3h00 partendo dal passo dell’Omo
Ciao Luke,
ho fatto questo “sentiero” settimana scorsa, scendendo poi per quello che hai indicato in altro post.
Molto ruspante, in realtà non so nemmeno come considerarlo, se sentiero/vajo/altro.
Sapevo essere un sentiero selvaggio, ma non pensavo così tanto.. molto impegnativo tra salti di roccia, ghiaioni e punti con erbacce alte fino alla vita.
Purtroppo oltre all’ultimo sasso con freccia a sinistra, non ci sono più punti rossi ne indicazioni di sorta, abbiamo quindi formato degli ometti fino allo scollinamento.
Rientro molto più agevole, bellissima l’ex mulattiera, sarebbe bello vedere una foto storica.
Grazie
andrea
Eh sì Andrea sono due sentieri molto belli , un completamento di itinerario con il torrente Rio freddo che va ad alimentare la diga degli speccheri . Buon cammino
Ciao Luciano,
hai informazioni sullo stato del sentiero? A chi potrei chiedere informazioni?
MI piacerebbe farlo in autunno prima dell’arrivo della neve….
Grazie come sempre!
Andrea
Ciao Andrea , il sentiero e ancora tracciato l’ho percorso poco tempo fa , anche se la tempesta vaja ha fatto i suoi danni , sono anche emerse granate , rimane comunque selvaggio . Il ritorno dal passo dell’omo non so come sia messo . Ciao buon cammino
Grazie mille!
Ciao
Andrea
Volevo percorrerlo anch’io, ma non ho capito bene da dove si prende il sentiero visto che a ridosso del ponte ora c’è una cava. Si scavalca la recinzione e si prosegue? Grazie
Ciao , sul ponte del diavolo , dove c’è la cava , a sinistra verso il torrente e a ridosso della recinzione si può , passare , attenzione che essendo poco praticato , risulta totalmente selvaggio. Ciao buon cammino
Volevo percorrerlo anch’io, ma non ho capito da dove parte il sentiero visto che ora a ridosso del ponte c’è una cava. Si scavalca la recinzione della cava?
L’ho fatto a luglio. Il primo pezzo è una gola spettacolare. Veramente. Poi te sei stato bravo a percorrerlo con l’acqua. Poi, forse complice la stanchezza, in Val del Lomo abbiamo perso il sentiero più volte. In realtà basta seguire i tagli dei mughi. Discreti, ma sempre presenti.
Quello che consiglio è di fare come via di ritorno la mulattiera di guerra che parte da passo del Lomo e risale verso ovest. Non è segnata, ma è ancora discretamente tenuta e non ha punti pericolosi. E permette di vedere dei punti nascostissimi del Pasubio. Però bisogna studiarsi bene a tavolino prima il percorso che intraprende.
Ciao grazie per il tuo commento , un percorso incredibile , l’anno scorso percorrendolo ho trovato una canna di moschetto 91 , e tre granate . La discesa per la mulattiera che si prende a sinistra salendo al passo del Lomo e fantastica. Ciao buon cammino
Ho percorso il sentiero ieri, salita da Val delle Prigioni e Val de Lomo, discesa dalla mulattiera del Gasta, salendo anche il Monte Dietro il Gasta.
Percorso molto bello e vario, serve occhio allenato per seguire i vecchi tagli dei mughi in Val de Lomo e un po’ di attenzione in discesa nei punti in cui la mulattiera è franata.
Grazie per gli spunti!
Ciao Dario sono molto contento che qualcuno percorra questi sentieri abbandonati dal tempo e che la natura cerca di riprendere a se , questo è stato uno dei sentieri che mi ha spinto a scrivere il libro del Pasubio , ti ringrazio molto per la tua testimonianza . buon cammino
Luciano gentilmente mi contatti in privato…io non so come fare….grazie!
Andrea
Ciao Andrea nn ricordo se ho un tuo recapito per scriverti, luke007@inwind.it questa e la mia mail eventualmente, ciao
Grazie Luciano,
ora è scesa la neve…ci sentiremo per la prossima stagione escursionistica!
Ciao
Grazie Luciano,
oramai è arrivata la neve…se ne riparla la prossima primavera!
Ciao Andrea certamente, ma intanto salvati la mia e-mail , ciao e buon Cammino