Tempo di percorrenza dell’ anello : 5h00
Dislivello totale : 539 m
Quota massima raggiunta : 2106 m
Dopo essere salito ad Asiago si procede verso Gallio , da li si risale la valle verso Campomulo superato anche Campomuletto si mantiene la sinistra per Malga Fiara , poi si prosegue sempre su strada sterrata fino ad arrivare in piazza delle Saline , da li mantenendo la sinistra si può arrivare al posteggio situato poco sopra a Busa della Pesa. Oppure si può lasciare l’auto anche in piazza delle Saline . Voglio ricordare che il problema più serio e quello dell’avvicinamento con l’auto sopratutto per la lunghezza della strada sterrata da percorrere , e che non si può percorrere con auto ad assetto ribassato .
Questo itinerario molto bello ed interessantissimo sotto il profilo storico , non richiede una preparazione fisica e tecnica eccezionale , ma bensi una discreta conoscenza di questa parte di altipiano teatro di sanguinose battaglie anche se parte di questo percorso e sulla linea definita delle alture ovvero le zone logistiche e di comando dell’esercito austroungarico , da molte di queste posizioni si possono vedere i trinceramenti e le postazioni dell’avversario da diverse prospettive . Questo percorso assieme a 841 – 840 – 830 – 835 – Monte Chiesa – Monte Ortigara – Anello piazzale Lozze – cima XII – cima Portule completano la visione del complesso sistema del Ortigara , e riescono con un approfondimento cartaceo a dare utili informazioni …PER NON DIMENTICARE E PER FAR SAPERE …
Qui ho aggiunto dei cenni storici , ma raccontare la battagli dell’Ortigara non e affare semplice , ed abbisogna di continui approfondimenti . A voi spetta questo onere .
Una curiosità : Un episodio rinvenuto nell’inverno 1916-1917 durante una grande nevicata tra alpini della 62° compagnia btg Bassano soldato Marco Ambrosini e austriaco Karl Fritz di Graz, già del 27° reggimento “Re del Belgio” , si scambiarono pane , sigarette nella zona neutra durante una tregua d’armi , Ambrosini rubò il segone per la legna al nemico . I due si incontrarono ad Asiago e rievocarono l’episodio diversi anni dopo. Posando una targa con il segone cementato e visibile nella parte alta della lapide .
Cenni storici
Monte Forno
Questo monte fu parte della linea delle alture ed era uno del caposaldo di massima importanza , la 29° divisione di fanteria della brigata Arno concorrendo all’azione del 52° divisione alpina con lo scopo di raggiungere il corno di Campo Bianco e la Val Galmarara , l’attacco non ebbe buon fine anche perche la nostra artiglieri non presto il giusto sostegno all’attacco reso difficile anche dal 4° plotone mitraglieri che con due armi difenderono , ma i fanti della brigata Arno si posizionarono sulla selletta minacciando l’opposto versante , tale posizione avrebbe aperto un varco nelle linee nemiche non indifferente mettendo in crisi il nemico , solo l’intervento di due plotoni austroungarici impedi il superamento della linea nemica . Il comando della 6° divisione austroungarica provvide immediatamente nei giorni successivi a fortificare le due posizioni delle cime del Monte Forno e Chiesa facendole diventare autentiche fortezze sia con sistamazioni in baracche che con gallerie armandole anche di pezzi da 37 mm divenendo cosi un’autentico ed inespugnabile caposaldo , vi sono ancora visibili le fortificazioni di allora .
Conca delle Pozze
Anche a conca delle Pozze che era situata tra il monte Forno ed il Monte Chiesa era da considerarsi un punto strategico , in quanto la sistemazione tattica e difensiva poteva garantire una protezione fondamentale sopratutto per la conformazione del terreno . Vennero quindi costruiti dei baraccamenti negli avvallamenti garantendo cosi sia la difesa che il riposo , da come era considerato il periodo che dopo 4 anni di guerra si cercava di dare alle truppe quel per quanto possibile riposo sia fisico che morale , in questi baraccamenti si può notare la grandezza di tale sforzo . Anche nell’inverno del 1916-1917 che fu molto difficile le truppe qui dislocate furono in grado di sopravivvere in condizioni accettabili ma anche di completare audadi attacchi agli italiani attraverso tunnel scavati nella neve . Il 27 rgt Konig der Belgier e il 17° rgt Kronprinz furono i fautori di molto costruzioni in quota garantendo un’esemplare organizzazione .
Monte Chiesa
Questo monte era di importanza cruciale e centro logistico del 17° Rgt di Fanteria Kronprinz Sloveno che lo hanno potentemente fortificato e reso inaccessibile , a causa della sua conformazione rocciosa non venne mai preso dagli italiani e faceva parte di quella linea denominata ” delle alture ” che partiva da Monte Mosciagh , Zebio , Colombara , Buse magre di Galmarara , Monte Forno , Monte Cucco di Pozze , Monte Campigoletti , fino a Monte Ortigara , ancora oggi si può vedere tutto il camminamento ben visibile . L’unica parte della Linea delle alture che fu conquistata dagli italiani il 19/6/17 dagli alpini della 52° divisione e stato il monte Ortigara ma venne perduta dopo 6 giorni .
Cimitero di monte Campigoletti
Il cimitero austroungarico di monte Campigoletti raccoglieva le salme di 23 ufficiali austriaci e 400 soldati italiani . Cimiteri se ne sono trovati circa 41 sparsi nella zona di guerra , ma erano molti di piu in maggior parte piccoli , ma anche da cento , duecento anime ce n’erano anche diversi in fosse comuni . Tanti ospedaletti da campo avevano vicino il suo cimitero , tutti questi corpi sono stati riportati ad Asiago al Sacrario del Leiten dove possono riposare in pace .
Regina della Pace Ti supplichiamo affinchè non possano ripetersi i drammatici ed estremi sacrifici che in questi luoghi avvennero nel conflitto 1915-1918 l’amore e la concordia regni sempre tra tutti . I tuoi Figli
Dolina del circo
Questa dolina situata sul monte Ortigara fu il fulcro logistico del sistema Ortigara – Le Pozze nonostante i numerosi baraccamenti furono distrutti durante le prima fasi di bombardamento le caverse ovviamente resistettero , la linea di trinceramenti costruita da 6° divisione comandata da Mecenseffy costitui un capolavoro di resistenza e di difesa , fu rinforzata con abbondante cemento armato impedendo cosi vista la sua posizione avanzata lo sfondamento della linea Coston dei Ponari e Val dell’Agnella , come riporta il fonogramma del Ten. Col. Seydl dai Campigoletti : “L’odierna giornata di combattimento ha prodotto i seguenti risultati : il nemico ha preparato il suo attacco con un incredibile spiegamento di mezzi e forze … Sono state individuate due direzioni di attacco .Un cuneo ha puntato la fortificazione presso la dolina del circo e l’opera Mecenseffy .L’altro di sfondare lo sbarramento a valle , quando ad un certo punto la nebbia si e dileguata le due colonne si sono ritrovate sotto il fuoco difensivo dai fianchi , spingendo cosi ad una ritirata molto disordinata …le perdite del nemico per quanto la visibilità sia scarsa sono state molto consistenti .Davanti alla sola postazione circolare giacciono 150-200 italiani , in parte uccisi ed in parte feriti…”
Monte Ortigara
Quella dell’Ortigara fu una delle più cruente e sanguinose battaglie sulle nostre montagne dove l’impiego di uomini e mezzi fu veramente grandissimo , quasi esagerato ma molte saranno le perdite umane per il gigantesco uso di artiglieria , le nostre forze erano di circa 200000 uomini , 12 divisioni di fanteria , 24 battaglioni di alpini , 152 batterie ( cannoni ) pesanti . 71 Batterie artiglieria da campagna , 38 batterie artiglieria da montagna , 6 batterie someggiate e 58 batterie di Bombarde , per un totale di 1700 bocche da fuoco .
Il grandissimo lavoro eseguito nei trinceramenti quasi 30 km di trincee , 20 casematte in cemento , 180 baracche per la truppa , 7 baracche per i comandi , e 40 baraccamenti per i muli una delle parti più importanti per i viveri e i munizionamenti , nonostante fossero raddoppiate le teleferiche , la lotta più dura e stata con la neve ed il freddo , la neve raggiungeva punti anche alti 10 metri agli incroci delle gallerie erano messe delle indicazioni per non sbagliare strada c’erano quasi 30 km di gallerie sulla neve .
Alla fine le perdite furono altissime , tra gli italiani 280 ufficiali e 21000 soldati morti , e 430 prigionieri , mentre tra gli austriaci 307 ufficiali e 8900 soldati e furono fatti 980 prigionieri .