Tempo di percorrenza del sentiero: 1h30 Da Piazza delle saline : 2h00
Dislivello totale : 250 m Da Piazza delle saline 350 m
Quota massima raggiunta : 2061 m
Dopo essere salito ad Asiago si procede verso Gallio , da li si risale la valle verso Campomulo superato anche Campomuletto si mantiene la sinistra per Malga Fiara , poi si prosegue sempre su strada sterrata fino ad arrivare in piazza delle Saline , da li mantenendo la sinistra si può arrivare al posteggio situato poco sopra a Busa della Pesa. Oppure si può lasciare l’auto anche in piazza delle Saline . Voglio ricordare che il problema più serio e quello dell’avvicinamento con l’auto sopratutto per la lunghezza della strada sterrata da percorrere , e che non si può percorrere con auto ad assetto ribassato .Il sentiero 839 per salire su questo monte non presenta particolare difficoltà , ma un consiglio ve lo voglio dare , non siate frettolosi e soffermatevi a visitarlo con accuratezza , ammirate la grandezza di quelle opere belliche che hanno lasciato il segno in questo campo di battaglia , osservate con quanto sacrificio in quei tempi 1915-1918 sia stato curata la parte logistica di questo luogo , come del resto anche ce ne siano altri nello stesso percorso , ma visto la grandezza storica ed umana di questo monte ho voluto pubblicarlo come un post singolo approfondito , senza inserirlo nel sentiero 839 . Ricordo che passando davanti al monte Forno anche li si presenta con molte baraccamenti e postazioni in quota , una visita tempo permettendo sarebbe molto interessante .
Cenni storici
Monte Chiesa
Questo monte era di importanza cruciale e centro logistico del 17° Rgt di Fanteria Kronprinz Sloveno che lo hanno potentemente fortificato e reso inaccessibile , a causa della sua conformazione rocciosa non venne mai preso dagli italiani e faceva parte di quella linea denominata ” delle alture ” che partiva da Monte Mosciagh , Zebio , Colombara , Buse magre di Galmarara , Monte Forno , Monte Cucco di Pozze , Monte Campigoletti , fino a Monte Ortigara , ancora oggi si può vedere tutto il camminamento ben visibile . L’unica parte della Linea delle alture che fu conquistata dagli italiani il 19/6/17 dagli alpini della 52° divisione e stato il monte Ortigara ma venne perduta dopo 6 giorni .
Dopo l’arresto della Strafexpedition le truppe dell’esercito Austroungarico ripiegarono in posizioni verso il Monte Zebio e la Val D’Assa mentre i reparti del 17 rgt Kronprinz Sloveno crearono il sistema difensivo posto sul monte Chiesa e la relativa organizzazione delle linee di retrovia con baraccamenti , ricoveri sia fuori che in caverna di grandissima importanza come il Thurmau tunnel , ed e stato proprio per la realizzazione di queste opere , per la morfologia del terreno e la grandezza di questo monte che gli italiani non riuscirono mai ad attaccarlo . Fu creata anche la Otto strasse che attraverso la Karl strasse collegava il monte Chiesa con la Busa del cavallo e sopratutto con l’altra Base Logistica di Campo Gallina qui passava anche la teleferica che poi era diretta a monte Campigoletti .
Il Thurmau tunnel
L’imponente sistema di gallerie e postazioni creato ed a lui intitolato , al comandante del reggimento Coll. Hugo Ventour Von Thurmau che garanti una resistenza ed un controllo logistico di importanza vitale . La galleria e imponente sia per il collegamento tra le baracche , che per alcune postazioni con una cannoniera che puntava verso il coston dei Ponari e in direzione del Campanaro con la relativa camera di osservazione . Mentre presentava anche una galleria che portava in due postazioni da mitragliatrici ed un osservatorio blindato in cemento . Poi e stato dotato di una scala che porta ai camminamenti superiori , con trincee di prima linea che seguono il lato orientale del pendio .
Busa del Giasso
Si tratta di una conformazione rocciosa generata dalle caratteristiche morfologiche del terreno , un buco enorme in cui la presenza di ghiaccio perenne forniva un ottimo luogo di refrigerio ma sopratutto per poter conservare molto bene le derrate alimentari che avevano problemi di deperibilità creando così in magazzino naturale a riparo anche dai colpi del nemico in quanto la Busa e molto riparata , gli sloveni del 17° reggimento lo sfruttarono fino al tardo autunno del 1917 , vista anche la loro posizione logistica e di comando situata sulla dolina degli sloveni ed il comando di Rgt. di li poco lontano.
La dolina degli Sloveni
La dolina degli Sloveni come altri avamposti logistici , e un sistema di baraccamenti adibiti alle truppe fornite di ricoveri in baracche ed in roccia , fornite da tutti i servizi di cui hanno bisogno , la presenza di molti baraccamenti di questo monte ne testimonia la grandezza . Questa dolina a forma molto circolare con i baraccamenti posti sul lato rivolto al nemico perciò molto protetti era in grado di dare ricovero e rifornimento ad una compagnia . Era così chiamata perche la maggior parte dei soldati del Kronprinz dell’esercito austroungarico erano tutti reclutati dalla Slovenia . Fuori dalla baracca principale presenta una lapide in onore di chi ha combattuto cioè la 2° Compagnia da Campo dell’imperiale e Regio 17° Rgt di Fanteria Kronprinz scritta in sloveno (dedicato al monte Triglav la montagna “simbolo ” per i Sloveni ) :
In mezzo alle rocce , in cima ai monti . Il reggimento Kronprinz si incorona di gloria . Triglav , nostra casa , tu fonte di lacrime . Per te combatte tenacemente con devozione.