Tempo di percorrenza dell’Anello : 5h20
Dislivello totale : 865 m
Quota massima raggiunta : 1824 m
Dopo essere arrivati ad Asiago si prosegue prima verso Gallio e poi verso Foza , arrivati a Località Campanella si supera anche questa località fino ad arrivare in un posteggio sulla sinistra dove si intravede anche il segnavia , il sentiero e molto bello sia quello che sale sulla Val Miela , in buona parte boschivo con discreta pendenza che quello che sale prima sulla selletta Stringa , e dove inizia sia la trincea di Monte Castelgomberto , che consiglio di visitare le trincee in ottime condizioni sopratutto per avere un’idea della drammaticità degli eventi , dove dal cippo del Generale Euclide si può ammirare la Piana di Marcesina e tutti i vari teatri di grandi battaglie Ortigara , Portule , Zebio e tanti altri basta lasciare spaziare l’occhio , poi dopo essere saliti sul monte Fior si scende fino a Malga Nova e si va a visitare l’osservatorio Montagna Nova per poi ridiscendere fino a Malga Slapeur passando per la Citta di Roccia
Cenni storici
Selletta della stringa
Questa piccola selletta metteva in comunicazione il monte Castelgomberto e il monte Fior , e divenne uno degli obiettivi principali dei reparti austroungarici per penetrare nel sistema difensivo italiano di Melette di Foza , l’attacco venne respinto il 2 giugno del 1916 dopo una strenua lotta dal Battaglione Alpino Morbegno e Monviso comandato dal Col. Pirio Stringa , l’attacco riprese il 5 giugno dopo un prolungato tiro di artiglierie senza riuscire ad conseguire dei risultati , dovuto anche al cambiamento metereologico repentino , il giorno 7 giugno dopo un violentissimo bombardamento preparatorio riuscirono a penetrare prima sulla selletta difesa eroicamente dagli alpini e fanti della leggendaria Brigata Sassari costringendo gli italiani ad arretrare sul monte Spil e Miela . In questi aspri combattimenti peri il Sottotenente triestino Guido Bruner inquadrato nell’8° compagnia della 152° Reggimento della Sassari , ed insignito con la medaglia d’oro al valor militare , sotto falso nome essendo lui considerato un irridentista Triestino .
Monte Castelgomberto
Monte Castelgomberto era il perno centrale di tutta la parte di fronte delle Melette di Foza basti vedere le sue postazioni , trincee e camminamenti , per non parlare dei numerosi appostamenti da mitragliatrice in caverna , il 16 novembre saliva da malga Lora la Brigata Perugia comandata dal Col.Brig. Euclide Turba che prima presidio il monte Castelgomberto e poi assunse la difesa del monte Fior , la mattina del 23 novembre fu colpito dall’esplosione di un grosso calibro e cadde ucciso . Il 4 dicembre i reparti di assalto austriaci salendo tra Tondecar e Badenecche scardinando la difesa da parte dei Bersaglieri risalendo la Val Vecchi senza incontrare troppa resistenza. Alla fine stremati senza viveri e munizioni all’addiaccio e senza ripari i battaglioni del Maggiore Boffa dovettero arrendersi i comandi austroungarici resero onore ai superstiti e l’imperatore Carlo I concesse al comandante di tenere la spada in prigionia .
Mia carissima
Tace la bolgia infernale .Oggi giornata memorabile .Mi dispiace non avere tempo di scriverti , per esteso , fatti , sensazioni , trepidazioni ,ecc. Tra un fuoco violento la battaglia ha infuriato per più di 6 ore con varia vicenda , ma in ultimo per nostra fortuna il sopravvento e stato nostro e la violenza nemica si e rotta contro la nostra volontà . Su queste alte vette , fra nevi e sotto il sole , fra gli scoppi ed i sibili di tutte le specie e gradazioni passano i nostri giorni di distruzione e di speranza . Penso a te , penso a chi mi vuole bene e trovo serenità. tuo per sempre Euclide
Lettera del Generale Euclide Turba alla moglie Emira Ferrari scritta in questa caverna osservatorio di monte Castelgomberto la sera del 22 novembre 1917
8 giugno 1916….Mandiamo gli ordini opportuni . Retrocedere di cinquecento metri , sempre sul ciglione di monte Fior , fino a prendere contatto con gli altri due Battaglioni di sinistra … Ordine perfetto , silenzio assoluto , massima calma . Portandoci dietro i gravi entro i teli tenda ; i leggeri e impossibilitati a camminare , a cavalcioni sulle spalle ; gli altri , sorretti a braccia . A piccoli gruppi isolati a distanza abbiamo raggiunto l’altro mezzo battaglione che già lavorava a scavare trincerette . Gli ufficiali di copertura sparavano a salve di tratto in tratto . Nessuno si era accorto di nulla .Era una manovra di piazza d’armi quella , non era una ritirata sul campo di battaglia ! Ma su tutti i volti era calato un profondo velo di mestizia . La Sassari per la prima volta , retrocedeva davanti al nemico …Le baionette cedevano davanti al cannone … Alfredo Graziani Tenente del 151° Rgt. Brigata Sassari “Fanterie Sarde all’ombra del Tricolore “
Le perdite subite in queste lunghe e cruenti battaglie furono grandissime per il XX e XXII corpo d’armata italiano : 700 ufficiali e 18000 soldati di truppa , con 14000 prigionieri .
A chi volesse approfondire l’aspetto storico di questi luoghi : Uomini contro (film di Francesco rosi 1970) e Un ammo sull’altipiano di Emilio Lussù , Le tappe della disfatta di Fritz Weber , Le scarpe al Sole di Paolo Monelli
Monte Castelgomberto
Ciao, abbiamo percorso il sentiero 861 domenica 10 maggio 2020. per tornare abbiamo preso il n. 858 ma arrivati sotto malga Meletta davanti, abbiamo trovato gli alberi schiantati. Con difficoltà, ma sempre con la traccia gps sott’occhio siamo riusciti a riprendere il sentiero circa 300 metri più sotto. Sarebbe opportuno che la sezione che ha in carico la manutenzione del sentiero mettesse un avviso per scongiurare che qualcuno si perda.
Ciao Francesca purtroppo la tempesta Vaja ha fatto dei disastri in giro per le nostre montagne , non sempre documentabili visto la vastità dei sentieri sono le vostre segnalazioni che io posso aggiungere nel sito , e la informazioni raccolte attraverso le conoscenze e le guide del luogo , un lavoro non sempre facile , per questo dopo la Vaja ho invitato tutti ad acquisire informazioni sul luogo prima di partire. Ciao grazie e Buon Cammino
Ciao
Il prossimo fine settimana vorrei fare questo percorso.
Per parcheggiare la macchina troviamo uno spiazzo all’imbocco del sentiero ?
Vorrei partire dalla località campanella.
Mi piacerebbe partite al pomeriggio per poi continuare il gg dopo il percorso .
Per la notte ci sono dei bivacchi in zona ?
È consigliabile ?
Grazie mille
Ciao Arianna per quanto riguarda il posto per mettere l’auto , c’è anche perché io il ritorno l’ho fatto per le malghe , nn piu nella valle , mentre i bivacchi nn ci sono , se vuoi dormire fuori lo devi fare in tenda.io comunque l’ho fatto in giornata. Ciao buon cammino
Pingback: Anello del MONTE FIOR dal parcheggio LE MELETTE – SUPERMONTIFVG