Percorrendo alcuni sentieri sul Pasubio , magari meno praticati si può arrivare in questo luogo , che per molte persone e un luogo come un’altro , si tratta invece della centrale elettrica austroungarica , situata appena dopo la selletta del groviglio provenendo dal sentiero 120 che passa per la Chiesetta di santa Maria mentre se si proviene da 105-105B dopo la selletta del Roite . La centrale e molto grande , veniva utilzzata per produrre la corrente utilizzate per l’illuminazione , le pompe e i perforatori per poter scavare le gallerie da mina . Le sue stanze sono molto grandi capaci di avere al loro interno macchinari di notevole dimensione , il suo interno non e in perfette condizioni in quanto presenta tutti i materiali di sostegno e pavimentazione molto marci , dentro si possono ancora trovare gli isolatori in porcellana , praticamente la centrale e sconosciuta . Consiglio a chi sale in Pasubio di prendersi almeno una volta la briga di visitarla , tanto per poter rendersi conto di come operavano gli austriaci sul fronte.
Archivi
Tutti gli articoli per il mese di settembre 2014
Questa variante non è segnalata dal CAI con i segnavia ma risulta molto utile e più piacevole da percorrere al posto di fare la carrareccia 120 che porta prima fino a Sella delle pozze e poi Sella campiluzzi , per poi svoltare a destra per imboccare il 105 , normalmente questo sentiero viene utilizzato dopo aver raggiunto il rifugio Lancia partendo dal rifugio Papa attraverso il 105 delle creste o tricolore , il ritorno da questo sentiero va a ricoprire la parte opposta a quello delle creste e quindi sotto il profilo storico risulta un completamento del percorso interessato dal campo di battaglia , il percorso e poco segnalato sopratutto il suo inizio , arrivando sia dal 120 Lancia- Sella delle Pozze o 102 bocchetta delle corde prima di iniziare la salita del 105 si trova una carrareccia che inizia sul prato a sinistra ( comunque e segnalata da un puntino rosso , ma poi si possono notare le vecchie segnaletiche anche se poco visibili) , poi arrivati sulla selletta del Roite per chi non lo sapesse a fianco della selletta leggermente più in basso era posizionata la centrale elettrica austriaca Werk Elekts , poi si prosegue fino ad arrivare alla selletta del groviglio cosi chiamata dagli italiani per il complesso sistema difensivo austriaco e per le intricate trincee , da li si possono notare le fortificazioni della prima linea austriaca che passano la selletta a destra salendo sul dente austriaco , mentre a sinistra proseguono in cresta per la variante 147 che porta a Malga Costa. L’altare dove sono situati i resti di ossa umane l’ ho inserito per poter far capire alle persone che salgono in questi luoghi , l’enorme sacrificio di vite umane incorso in queste pietraie , che tante cose avrebbero da raccontare , e di ossa non è raro trovarne ancora uscendo dai sentieri , nonostante siano passati quasi 100 anni .
Questo sentiero e molto interessante presenta poche difficoltà ed e molto panoramico (tempo permettendo ) presenta diversi punti di collegamento e di partenza , si sale con l’auto per la strada che porta al Pian delle fugazze e arrivati al rifugio Nerone Balasso si trova il primo punto di partenza del sentiero , proprio a fianco del rifugio che passando per l’Ossario del Pasubio per poi salire la località Loffa , Selletta dell’Emmele , Forcella del cornetto arrivando finalmente in vetta del Cornetto , da li si può ammirare il fantastico panorama che propone la cima del gruppo Sengio Alto , inoltre questo sentiero presenta un punto di collegamento con il 170 (parte Tratteggiata di rosso ) che sale dal Pian delle fugazze passando per la selletta nord Ovest , chiudendo cosi un anello che risulta accessibile a tutti , quindi si puo salire da una parte e scendere dall’altra mettendo l’auto o al pian delle Fugazze ho verso Malga Cornetto
La mappa a causa della sua età riporta la numerazione vecchia il 175 sarebbe il 15 e il 170 sarebbe il 45-46 , e il 150 sarebbe il 44
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 1h30
Dislivello totale : 200
Quota massima raggiunta : 1625 m
Il sentiero parte da Malga Cornetto , ci si arriva in auto percorrendo la strada che porta , prima al Pian delle Fugazze e poi si gira a sinistra sulla strada dei Re , verso l’Ossario del Pasubio li si può mettere l’auto , oppure se si vuole fare più strada la si può lasciare al Pian delle fugazze . Questo percorso e molto bello , anche se presenta delle difficoltà di un certo impegno , sopratutto nel primo tratto in cui un distacco di roccia successo qualche anno fa ha rimosso tutte la tracce nel sentiero di attraversamento , risulta quindi un pò complesso trovare i segnavia ,salendo per il sentiero segnalato si arriva alla frana e si sale mantenendosi a sinistra arrivati sotto alcune roccette si attraversa la frana fino ad arrivare di nuovo nel bosco , mantenendosi nella parte alta sotto alcune rocce si scorgera il sentiero (bisogna comunque attraversare completamente la frana) e molto difficile sbagliare l’imbocco del vajo , si tratta di un sentiero attrezzato in parte anche se i risalti sono raggirabili , una grossa raccomandazione va fatta , evitare di percorrerlo con una giornata umida e con la pioggia , il sentiero diventa molto pericoloso a causa dei sassi resi viscidi dall’umidità . Il sentiero offre degli scorci di panorama , nebbia permettendo molto belli e la visione del vajo da sopra resta sempre unica . Per la discesa io consiglio di scendere dal 175 (15) fino ad arrivare all’Ossario del Pasubio , dove si presume abbiate messo l’auto .
Io consiglio sempre arrivati alla forcella dell’emmele di proseguire per il 175 fino a salire sulla forcella del Cornetto e poi monte Cornetto per poter ammirare il panorama , poi da li si può scendere per il 175 verso la selletta nord ovest oppure per il 175 verso l’Ossario del Pasubio
La mappa a causa della sua età riporta la numerazione vecchia il 175 sarebbe il 15 e il 150 sarebbe il 44