Come raggiungere
Nascita del museo
Si parlava dimessamente di recuperanti e recupero di residuati bellici, dalla quale ne scaturì quasi involontariamente una riflessione: ci sono musei della grande guerra anche in località dove la gente non ha mai udito un solo rombo di cannone o dove la guerra è stata letta solo sugli articoli dei quotidiani, mentre l’Altopiano dei Sette Comuni, che è stata una delle località più martoriate e uno dei teatri principali di questa guerra, non esiste nulla che testimoni i contenuti di quanto quassù è successo, né altrettanto di quella infinita quantità di residuati bellici di ogni genere rimasti sui campi di battaglia, o che inesorabilmente prendono la via di altri musei o ancor peggio delle fonderie.
L’allestimento
II Comitato del museo aumentava di volenterosi e per molti mesi ogni sera si andava al museo a catalogare il materiale rinvenuto, a ripulirlo e a sistemarlo con un certo ordine. Vennero reperiti ed esposti moltissimi esemplari di granate intere e in frammenti di esplosione, di fucili di vari modelli e nazionalità, ricche serie di pinze taglia-fili, borracce, elmetti, gavette, lampade, serie complete di attrezzi da minatore ed una serie di munizioni per armi individuali. I lampadari furono realizzati gratuitamente da alcuni amici e queste opere sono oggetto di particolare attenzione in quanto sono costruite usando reperti bellici: canne di fucile, baionette, elmetti, ramponi da ghiaccio, chiodi, catene, ecc. Vennero rinvenuti molti oggetti utili nella guerra di posizione, quali pompe per acqua, fornelli da trincea, slitte, matasse di filo spinato e relativi paletti metallici e reti da mascheramento. Una voce particolare della raccolta è costituita dagli effetti personali di militari al fronte: medagliette votive, frammenti delle corone del rosario, bottoni, piastrine di riconoscimento, pipe, orologi, bussole, tibie, croci, monete, distintivi di reparto, cartoline di soldati ai familiari e materiale di medicazione come fiale di tintura di Iodio. Questi oggetti sono senz’altro i più osservati da tutti i visitatori vecchi e giovani, maschi e femmine, forse perché provocano un sentimento romantico affettivo di collegamento fra il soldato caduto e le sue cose intime e personali. Fino ad oggi il museo raccoglie oltre 2000 fotografie, una bellissima serie di riproduzioni delle tavole di Achille Beltrame che la Domenica del Corriere emise nel 1965 in occasione del 50° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia. Sono esposti poi oltre 5.000 reperti di ogni genere, diversi effetti personali di combattenti sopravvissuti alla Grande Guerra, quali indumenti decorazioni, attestali ecc. L’ultimo reperto importante avuto per una fortuna irripetibile, è stato un proiettile da 420 mml. austriaco sparato sull’Altopiano dal cannone Barbara piazzato a Serrada (Trento) e rinvenuto inesploso nel comune di Gallio. E’ il più grosso calibro usato in questa zona: misura 420 mml. di diametro, m. 1,60 di altezza, pesa 13 quintali e conteneva Kg. 70 di esplosivo.
Note tecniche
Contatti
Via Roma, 60 36010 Canove di Roana (VI)
Telefono: 0424 692511 – 0424 692035
Email: info@museoguerracanove.it
Orari dal 15 giugno al 15 settembre
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19
Dal 16 settembre al 14 giugno : apertura su richiesta
per comitive superiori alle 10 persone
https://www.facebook.com/Museo-Guerra-Canove-303466033157340/