Tempo di percorrenza dell’anello : 5h00 andata e 3h00 ritorno
Dislivello totale : 2200 m Lunghezza circa 25 Km
Quota massima raggiunta : 1775 m
Questo percorso si prende da Cismon del grappa , localita situata nei pressi di Valstagna , arrivati in centro si prosegue dopo la chiesa fino ad arrivare in un porticato con presente il segnavia e un percorso adatto a tutti ma vista la sua lunghezza e pendenza lo consiglio a persone che abbiano una buona preparazione fisica . Itinerario molto bello , sotto tutti i profili , panorami mozzafiato , sentieri molto particolari , con sassi rotondeggianti e piccoli scalini delimitati lateralmente da grandi massi , la vista dal col della beretta verso il sacrario e molto bella ; per non parlare di quello che e stato uno dei più grandi campi di battaglia nella guerra del 1915-18 , salire da Cismon del grappa non e proprio una cosa da tutti , ma questi due sentieri ti riempiono il cuore e ti liberano l’anima nella loro persuadente bellezza , inoltre si possono accorciare arrivati al col delle Farine , altrimenti si sale fino al sacrario , per poi scendere dal 910 . Ricordo inoltre che il rifugio Bassano e aperto tutto l’anno e che scendendo dopo il monte Pertica si trova un’altro rifugio il Forcelletto .
Io lo voglio pubblicare con la meraviglia di un bambino che sale su uno dei luoghi sacri e teatro di grandi battaglie , ma anche per come e nata questa idea , dopo una telefonata di un amico , con cui ho condiviso un piccolo periodo di lavoro , ma con cui e nata una profonda amicizia legata sopratutto per le cose che abbiamo in comune , e stata una giornata fantastica tante risate tanti commenti su questo percorso che io e lui ci eravamo prefissati solo alla partenza , ma la preparazione fisica ci ha fatto raggiungere la cima e perche no, condividere quel piatto di polenta con funghi formaggio di malga e sopressa , insieme . E dopo al ritorno presso l’albergo forcelletto , gli ultimi due pezzi di strudel …e poi giù a bomba per scendere verso Cismon del Grappa.
“Si nasce non soltanto per morire, ma per camminare a lungo, con piedi che non conoscono dimora e vanno oltre ogni montagna.” Alda Merini