Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h40
Dislivello totale : 750 m
Quota massima raggiunta : 1659 m
Dopo essere saliti da Schio dalla zona di Poleo e passati per Santa caterina superato l’albergo San Marco si giunge il località Cerbaro , mentre se si sale da Santorso passando prendendo la strada per San Ulderico si può salire nella stessa località.
Giunti a Cerbaro si mette l’auto nell’ampio posteggio e si procede verso il campeggio a sinistra passato l’agriturismo si nota la carrareccia che porta a Passo Campedello e monte Priaforà.
Il sentiero presenta qualche salita di media pendenza ma e molto bello e interessante, sopratutto nel periodo estivo e primaverile (anche se risulta molto percorribile anche nel periodo invernale vista la sua scarsa pericolosità) .
Nel visitare il sistema molto bello dei cunicoli posti sulla base sommitale del Priaforà si raccomanda L’USO DI UNA TORCIA , ma sopratutto il soffermarsi e l’ammirare la grande opera di difesa fatta dall’uomo su quel monte
Cenni storici
Il monte Priaforà fu un grosso punto di riferimento per la grande visuale verso la valle di Arsiero , dapprima conquistato dai Battaglioni Kaiserjaeger.
Il 29 Maggio, preceduti da forte bombardamento d’artiglieria, gli Austriaci (Battaglioni Kaiserjaeger) riprendono furiosi attacchi contro i ripidi versanti della dorsale montuosa. Il 30 Maggio 1916 la linea italiana viene intaccata con la perdita del Priaforà, propaggine Nord del Novegno.
Ultimo giorno di Maggio: la linea italiana, difesa nella zona del Novegno dalla 35a Divisione e dalla 9a Div. più a Est, corre dalla cresta di questo per scendere fino a passo Campedello e risalire al trincerone di Monte Giove, di fronte al Priaforà. Da qui la linea corre sulla sommità dei Colletti di Velo per entrare in Val d’Astico davanti al paese di Velo d’Astico, abbandonato.
Quindi la linea prosegue per il fondo valle fino alla frazione Seghe di Velo e, passato l’Astico al ponte di Schiri, risale le pendici di Monte Cengio.
Gli attacchi austroungarici riprendono i primi di Giugno soprattutto contro Monte Giove e i Colletti di Velo, ma il forte sbarramento di artiglieria italiano, specie delle batterie piazzate sul Monte Summano, impediscono seri vantaggi per il nemico.
Il 12 Giugno un formidabile schieramento di artiglieria posto soprattutto sull’altopiano di Tonezza, apre la strada all’attacco delle fanterie austriache contro il trincerone di Monte Giove. La linea italiana sembra cadere, ma un provvidenziale sbarramento di artiglieria costringe gli austriaci a riparare nelle proprie trincee.
NELLA FOTO ULTIMA SI PUO NOTARE LA SCHEMATIZZAZIONE DELLE GALLERIE E SOPRATUTTO LA DIREZIONE DELLE BOCCHE DA FUOCO