“Chi ama la montagna e la percorre in lungo ed in largo anche semplicemente per trekking , sa che è tutto possibile e il destino è già deciso sia che tu sia in parete che tu semplicemente stia camminando su un sentiero qualsiasi, chi vive di montagna questo lo sa. ( Luciano )”
Una premessa , questo anello è molto complesso non è sicuramente per persone poco pratiche di montagna se nn conoscete bene i vostri limiti , non avventuratevi in qualcosa del genere perché le difficoltà di questo itinerario è veramente complessa e pericolosa , oppure ricorrete ad una guida , perché su questo massiccio l’errore potrebbe costare caro.
Le montagne sono fatte per essere esplorate questa volta sono andato sulle Pale di San Martino , erano anni che volevo salire su questo enorme gruppo , e devo dire che ne è veramente valsa la pena , mai avevo visto dei percorsi così tecnici e impegnativi , io l’ho preso come il solito da lontano su una prima via attrezzata Dino Buzzati.
Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso era grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.
Corriere della Sera 11 ottobre 1963
Un viaggio attraverso le pale di San Martino , un sogno ed una piccola impresa molto intensa ed appagante che ha riempito il cuore in quel maestoso scenario lunare sull’altipiano del Rifugio Rosetta, un intensità di emozioni lungo quei percorsi tecnici alpinistici che in meno di 10 ore mi ha permesso di attraversare le pale di San martino , portando a casa una vastità di emozioni inspiegabili .
La prima e seconda tappa sono state fatte nella stessa giornata , per farla in queste con dizioni occorre una preparazione fisica eccellente una conoscenza delle proprie capacità e conoscenza dell’ambiente di alta quota.
1°tappa 1° giorno : Chalet Piereni – ferrata Dino Buzzati – Rifugio Velo della Madonna
Tempo di percorrenza: 5h00
Dislivello totale: 1540 m
Quota massima raggiunta: 2503 m
Rifugio di Appoggio: Chalet Piereni 1250 m – Rifugio Velo della Madonna 2358 m
Sentieri usati : 731 – 734 – 747 – 742
Un viaggio lunare
Eccomi pronto a partire anche se fortemente in ritardo , ore 8.30 , località Chalet Piereni a quota 1200 m, un bel chalet tutto in legno anche con posti letto ideale per partire anche dopo averci dormito , imbocca una prima stradina di fianco ed inizio a salire lievemente prima in un bosco poi in alcuni pascoli aperti con baite di una bellezza unica , proseguo piano quasi a respirare un aria diversa ma soprattutto un ambiente nuovo , l’itinerario era chiaro in mente o per lo meno dove sarei voluto andare e passare, ad un certo punto il sentiero sale con una ripidità quasi verticale , del resto così si leggeva nelle cartine il tempo di percorrenza era un pò folle 5 ore per arrivare alla mia prima tappa , rifugio Velo della Madonna 2358 m , mi fermo a mangiare dopo averci impiegato 4h in quel fantastico percorso di guglie e di pareti scoscese e canaloni giganteschi
2°tappa 1° giorno : Rifugio Velo della Madonna 2358 m – Rifugio Rosetta 2581 m
Tempo di percorrenza: 5h30
Dislivello totale: 820 m
Quota massima raggiunta: 2705 m
Rifugio di Appoggio: Rifugio Velo della Madonna 2358 m – Rifugio Rosetta 2581 m
Sentieri usati : 739 – 714 – 715 – 702
Ho proseguito poi per la via ferrata del Velo che porta verso la forcella del Porton a 2600 m e dove arriva anche la Ferrata del Porton che sale dal Rifugio Pradidali 2278 m dove volendo si può scendere per accorciare il percorso , ma il mio itinerario prevedeva di allungare fino al rifugio Rosetta 2581 m , iniziando così a salire ripidamente attraverso un vasto prato fino alla forcella Campanile Col di Roda 2605 m, per poi attraverso passaggi trasversali sotto la Cima di Ball e sali scendi attrezzati salire fino alla Forcella Stephen 2705 m per poi scendere sempre in percorso attrezzato impervio e quasi lunare fino al Passo di ball 2443 m , proseguendo per il sentiero molto bello e pianeggiante per poi inerpicarsi di nuovo raggiunto il Col della Fede 2278 m in un tratto roccioso con il sentiero 702 che proviene da San Martino di Castrozza , e raggiungendo prima il Passo di Val della Roda 2580 m e il Rifugio Rosetta a 2581 m in un paesaggio che ha veramente qualcosa di incredibile una specie di altipiano roccioso che pare di essere sulla luna .
3°tappa 2° giorno : Rifugio Rosetta – Rifugio Pradidali – Chalet Piereni
Tempo di percorrenza: 4h
Dislivello totale: 200 m
Quota massima raggiunta: 2658 m
Rifugio di Appoggio: Rifugio Rosetta 2581 m – Rifugio Pradidali 2278 m – Chalet Piereni 1250 m
Sentieri usati : 707 – 709 – 719
Ore 7.00 si parte per il rientro dalla Luna o semplicemente quello che sembrava l’altipiano dove era posizionato il Rifugio Rosetta-Pedrotti 2581 m si prende il 707 che attraverso numerosi sali e scendi ti porta a percorrere tutto questo immenso luogo fino a raggiungere il Passo Pradidali basso 2658 m , per ammirare in lontananza il resto del ghiacciaio della Fradustra , per poi imboccare il vallone che porterà fino al rifugio Pradidali in posizione dominante sul Vallone che porta a Pedemonte e attraverso il Prato di Cimerlo fino al Chalet Piereni. Dove si può anche gustare un buon pranzo.
















































Ciao,
decisamente un bellissimo giro, sicuramente non alla mia portata, attraverso le tue foto posso solo immaginare la bellezza di quei luoghi perché, tu mi insegni, le emozioni non possono essere descritte, ne con le foto ne con le parole, bisogna viverle….
Ma tu con le tue foto e le tue parole riesci comunque sempre a suscitare in chi legge forti emozioni , chi poi potrà salire, le vivrà appieno , come è giusto che sia.
Grazie
Ciao Barbara , magari non tutto può essere alla portata di tutti , ma una elaborazione con sentieri e vie più facili permette lo stesso di ammirare uno spettacolo grandioso dell’altipiano della Rosetta. Ciao grazie ancora buon cammino
Mamma mia com’è in ritiro il ghiacciao della Fradusta. E siamo solo ad inizio estate!
Bravo, bellissimo giro e bellissime foto.
Ciao , un giro fantastico lo devo ammettere , dalle guglie infinite della Buzzati , allo scenario lunare del Rosetta…ciao buon cammino