Tempo di percorrenza dell’anello : 6h00 km14
Dislivello totale : 700 m
Quota massima raggiunta : 1998 m
Sentieri : 101-102A-132-132B
Come raggiungere
Dopo essere usciti dall’autostrada a Thiene (VI), si prende per Schio e si sale per la S.S. 46 che porta a Rovereto; si scende superando l’abitato di Anghebeni si continua per la S.S. 46 per qualche km si prende a destra la deviazione per Vanza. Si continua per Boccaldo puntando sull’abitato di Giazzéra. Da qui si prosegue sempre in auto con direzione Rifugio Lancia. Dopo alcuni km la strada diventa sterrata ma ancora percorribile. Si giunge infine il cimitero di guerra presso malga Cheserle, località Sassom, dove si parcheggia l’auto, poiché poi vige il divieto di accesso. Da qui si prosegue a piedi fino al Rifugio Lancia, punto di partenza ideale per il nostro itinerario.
Descrizione
1° tappa : Cimitero di guerra – Rifugio lancia circa 1h15
Si tratta della via principale per raggiungere il Rifugio Lancia 1825 m, una rotabile che sale per la val dell’Orco, con diverse scorciatoie, attraversando prati da pascolo e un sottobosco di conifere. Raggiungendo il bivio n.119 a 1366 m, e transitando a malga Cheserle 1404 m, proseguendo così si raggiungono i Sette Albi 1614 m, e Pozza Rionda. E’ un itinerario molto bello e privo di difficoltà. Si pratica anche in inverno poiché il Rifugio Lancia rimane aperto nei weekend tranne che in caso di eccezionali nevicate.
2° tappa : Rifugio Lancia- Monte Testo 1h10
Sentiero molto bello con poco dislivello l’ideale da percorrere partendo dal rifugio Lancia , la maggior parte dello stesso e tra i pini mughi e prato erboso privo di difficoltà e che ci permette di arrivare sul monte Testo ad ammirare lo splendido panorama verso il corno battisti e la val grobbe , molto belle e completamente aperte le gallerie di ricovero e postazioni sotteranee situate sul monte Testo , da li dopo averle visitate si ridiscende verso il rifugio Lancia attraverso la trincea che dalla cima del monte Testo scende fino a ricongiungersi al sentiero di salita .E INDISPENSABILE L’USO DELLA TORCIA O DELLA LAMPADA FRONTALE .
Cenni storici Monte Testo
Nella controffensiva Austro-Ungarica iniziata il 15 maggio 1916. La direttrice d’attacco comprendente il monte Testo, che era in mano alle truppe Italiane, era di competenza della XVIII Brigata Austro-Ungarica che partendo da Terragnolo, doveva superare il torrente e risalire le pendici del Pasubio. Il giorno 19 dopo aver vittoriosamente respinto un contrattacco Italiano sul Monte Spil le truppe Austro- Ungariche prendevano possesso del Monte Testo, con la successiva avanzata la prima linea del fronte sul Pasubio venne a trovarsi nella zona tra il Dente Austriaco e il Dente Italiano, Lasciando il Monte Testo in seconda linea. Grazie alla sua posizione strategica la cima del monte venne fortificata, con la realizzazione di un osservatorio e di una serie di appostamenti di artiglieria. Il gruppo d’artiglieria comprendeva una batteria di obici da montagna, una batteria pesante. Il complesso del Monte Testo giocò un ruolo fondamentale nei cruenti scontri che avvennero successivamente nel vallone del Cosmagnon. Anche il tentativo Italiano del luglio 1916 volto alla conquista del Monte Corno (Corno Battisti) vide il contrassalto di truppe Austro-Ungariche proveniente dal Monte Testo.
Raggiunto il Rifugio Lancia vista l’ora di pranzo è inevitabile un piatto di pasta oppure qualche tagliere ben preparato da Paolo e i ragazzi , ricordo sempre che siamo in un rifugio e le pretese di piatti sofisticati lo dovete fare altrove , qui le persone ci mettono cuore e passione , ma soprattutto qui non contano le stelle , ma le persone , l’accoglienza , simpatia e calore.
3° tappa : Rifugio Lancia – Alpe Alba – Cimitero di Guerra 2h30
Dopo pranzo si riparte per il sentiero n.132 che porta in una spianata unica nel suo genere , Alpe Alba simile ad una prateria con numerose malghe in un scenario sicuramente unico con quel verde pieno di speranza di quei pratoni pieni di fiori capaci di emozionare e riempire gli occhi di qualcosa di veramente unico , il sentiero sale poco , per poi discendere fino ad incrociare un bivio che ti porterà proprio nella zona adiacente al cimitero e dove abbiamo lasciato l’auto , un’attenzione particolare durante la discesa verso il cimitero in quanto la stessa presenta alcuni tratti da non sottovalutare prestando la massima attenzione.


Voglio ringraziare i miei compagni di viaggio , molto più che semplici amici , Barbara e Dario , sempre pronti a nuove risalite , la soddisfazione di leggere nei loro occhi e nelle persone che accompagno in questi luoghi a me cari , non ha sicuramente prezzo e mi da nuovi motivi per continuare su questa strada , dove anche la semplice condivisione di un piatto di pasta è motivo di allegria e festa . Luciano