
Tempo di percorrenza del sentiero : 3h00 Per il 472-405 circa 5h00
Dislivello totale : 250 m con la variante lunga circa 400 m
Quota massima raggiunta : 470 m
Dopo aver raggiunto Riva del Garda si prende la strada che porta da Riva a Limone , giunti su una rotatoria nei pressi di una chiesa situata in via Giuseppe Cannella , si svolta a destra per via Largo Guglielmo Marconi dove esiste l’unico posteggio non a pagamento dove si può lasciare l’auto senza problemi , usciti dal posteggio si scende verso la piazza centrale ovvero lungo lago di Riva , da li si prosegue verso Limone , passando sotto la gigantesca centrale di Riva , superata la centrale sulla destra prima della galleria si sale un piccolo tratto asfaltato , e da li inizia il sentiero del Ponale .
Descrivere la strada o sentiero del Ponale non e poi così semplice , la storia di questa strada che collega Riva del Garda con il lago di Ledro ha molto di più di qualche anno , la strada del Ponale o sentiero Giacomo Cis nato Bezzecca il 12 giugno 1782 , era un imprenditore , non avendo degli eredi uso tutto il suo potere economico per il bene della sua valle con diverse opere ma la più importante quella che permise alla valle di Ledro di uscire dall’isolamento per mancanza di rotabili per raggiungerla , i lavori di inizio di questa opera fu nel lontano 1 febbraio 1848 e finirono il 3 gennaio del 1851 quando lui stesso morì regalando a Riva del garda questa grandissima e meravigliosa opera : LA STRADA DEL PONALE
Variante destra dopo il Ponte
Continuando a salire sulla strada si incontrano altri punti panoramici , superato il belvedere , si può ammirare la cascata e superato il ponte prendendo la destra si sale lungo quello che era la vecchia centrale del Ponale di cui rimangono solo i muri esterni ma si può ammirare scendendo nella valle per ritornare sulla destra l’enorme quantità d’acqua che passa su questo luogo , per poi ridiscendere dalla parte sopra il zig zag del Belvedere , per poi rientrare nel sentiero all’altezza del belvedere
Variante sinistra dopo il Ponte
Proseguendo a sinistra dopo il ponte invece si sale a Pragasina , il sentiero sale ripido tra i zig zag della strada asfaltata , per arrivare fino in cima e godere di uno spettacolo unico dove e posizionata la statua della madonna , il rientro dev’essere fatto purtroppo per lo stesso itinerario .
Variante del 472-405
Questa e la variante più importante leggermente più impegnativa ma con panorami incredibilmente mozzafiato , che passano proprio sulla Defensionmauer , per poi scendere senza grosse difficoltà fino a raggiungere la Valle dello sperone e ricongiungersi con il Ponale
Cenni storici
Nel periodo bellico fu molto importante perche permetteva attraverso le suo opere fortificate un controllo sul lago , Riva , ed era uno dei pochi passaggi di collegamento rotabile , il controllo della via principale . Dalle prime gallerie si può ammirare fino a Torbole e Malcesine situata nella sponda opposta del lago .
Tagliata del Ponale
La prima opera della guerra fu la Tagliata del Ponale costruita a difesa dall’impero austroungarico già nell’800 , dove da dentro nelle gallerie sotteranee portano sia in riva al lago che in qualche postazione accuratamente nascosta .
Forte corazzato (quinta generazione): si tratta della “più ardita opera di architettura militare di tutta la linea di resistenza del settore”: il complesso di opere, distribuito su cinque piani e per uno sviluppo in roccia di circa un chilometro, è collegato a postazioni d’artiglieria, ricoveri, vedette, che si diramano dalle ultime tre gallerie del Ponale, scendendo verso Riva: Il tutto è collegato al Defensionmauer, il muro di difesa posto sopra il zig-zag della strada del Ponale.
Era armato da 4 cannoni da 80mm a tiro rapido due fronte Riva e due fronte Torbole, di due postazioni per mitragliatrice , di tre fuciliere , oltre che da un osservatorio con riflettore
Forte Rosso Rotes Werk
Era più in alto della tagliata del Ponale , dove l’accesso era in parte in una galleria mentre la fucileria era piazzata in un punto dove godeva di un’altissima visibilità , anche se per raggiungerla ora ci sono difficolta alpinistiche , era anche lui di calcestruzzo ed alcune opere su roccia un collegamento sia comn la tagliata che con la Fonte dello sperone per difendere l’acquedotto che successivamente si collegava alla Densionmauer insomma struttura molto complessa e articolata , presentava come armamento cannoni , mitragliatrici e postazioni di fucileria era composto di calcestruzzo armato a putrelle di ferro o opere direttamente in galleria. Disposto su diversi livelli, scavati nella roccia, con postazioni per mitragliatrici e una fuciliera sulla dorsale sommitale del costone. L’ingresso principale avveniva direttamente dalla strada del Ponale. Il forte era collegato, a Nord, alla Tagliata del Ponale con una galleria. Inoltre era collegato, a Sud, al bunker posto nella gola dello Sperone, per la difesa dell’acquedotto. Il bunker della gola era a sua volta collegato con il Defensionmauer e con le gallerie alla base della parete Est di Cima Rocca.
Bunker acquedotto dello sperone
Situato più verso sud questo fortino proteggeva la valle dello sperone con il suo acquedotto , in posizione strategica quasi non visibile nella vegetazione odierna , era collegato al forte avanzato e alla Defensionmauer
Defensionmauer
Questa linea era posizionata a circa 500 metri più in alto della strada del Ponale a quota 470 m di altitudine con una visuale incredibile , da li attraverso il sentiero del Bech si sale a cima Capi attraverso la linea difensiva posta sotto la ferrata Susatti , anche sopra i zig zag della Ponale sopra il Belvedere sono visibili grosse postazioni .
