“Dedico questo libro agli alberi. Un albero è un respiro che rigenera l’anima di antica saggezza. Le loro radici affondano nelle profondità sconosciute e i loro rami raggiungono il cielo. Alberi e stelle: un dialogo fra silenziosi osservatori… vorrei scrivere tutti i loro segreti”. Maria Luisa Clerico
Avez del prinzep un Abete bianco più grande d’Europa 54 metri , età stimata 264 anni con una circonferenza di 5.6 metri , e caduto il 12 novembre 2017 durante una forte bufera di vento
12 novembre 2017
Il Custode Forestale Damiano Zanocco, ogni volta che c’è un temporale o una nevicata forte passava sempre a vedere come stava il nostro avez.
Quando si è recato a Malga Laghetto ha notato il buco nel bosco, mancava la chioma. Ha sperato fino all’ultimo fosse solo una preoccupazione vana, ma sapeva cosa lo avrebbe aspettato, infatti ha percorso la strada che porta al Prinzep con un groppo in gola.
Il vento forte del 12 Novembre ha fatto cadere il nostro amato Prinzep. È una notizia triste e che fa riaffiorare in noi molti ricordi. Lui ne ha passate molte e certamente eravamo tutti sicuri ci sarebbe stato anche dopo di noi.
La natura lo stava mangiando da dentro, il formicaio (camponotus) che ha attaccato la parte cariata(marcescente) dell’albero è stato combattuto per anni. L’età, la carie e il formicaio lo avevano reso meno stabile, nonostante questo era stato solo un anno fa considerato in salute e forte.
Il sindaco: ”Oggi avuta la notizia mi sono recato subito a Malga Laghetto, percorrendo quel sentiero che porta a lui. E trovarlo così fa sembrare tutto diverso: entra più luce che illumina e risalta la ferita. La stessa sorgente, che lo ha nutrito per anni, gorgoglia ma il rumore è completamente differente, non c’è la stessa pace. Il masso al suo fianco, che lo ha protetto dal freddo, ora sembra più grande e solo.
E’ una situazione triste per tutti noi, l’Avez del Prinzep era una certezza!”
Cresceva ancora di un millimetro di diametro e 5 cm in altezza ogni anno – che per la sua età era un enormità.
Ne rimane un troncone alto circa 4 metri, i restanti 50 sono distesi in orizzontale. Si nota il buco al suo interno molto grande e che ci fa stupire sia resistito così tanto.
Anche i Giganti cadono.
Quasi 20 anni fa attraverso il consiglio dei custodi forestali si è deciso di preservare nella zona 100 alberi per trovare in futuro l’erede del Prinzep e per dimostrare l’attenzione del territorio ad una zona che ha dato alla luce molti alberi spettacolari.
Ora questo monumento va preservato, si deve trovare il modo, così da raccontare una storia lunga oltre 250 anni.
Ciao Avez
Per ulteriori approfondimenti su cosa verrà fatto con il legno di Avez del prinzep vi invito a visitare la pagina :
https://www.facebook.com/avezdelprinzep/
Non voglio pensare che questo grande albero sia definitivamente morto. Nel suo legno marcescente e nelle sue profonde radici, troveranno vita altre creature (microbi, insetti, muschi, funghi…). Non lo vedremo svettare dal bosco come prima, ma lui c’è e ci sarà ancora per molti anni…perché lui non e’ un sempre abete. Lui è l’Avez del prenzipe. Paolo Donà
Mi sono commossa a leggere questo post. E’ stato come avere perso un vecchio amico, di cui però non sapevo l’esistenza….Mi piacerebbe sapere di più su di Lui , tipo il significato del suo nome, oppure in che zona è situato, per poterlo magari andare a “trovare”.
Ciao Paola , ho provveduto ad allegare una mappa per chi non è mai stato ad Avez del Prinzep , se riesci vai su a vedere , poi prosegui fino a vedere quella specie di ecomostro di residence che hanno costruito , ogni volta lo vedo mi si gela il sangue , è appena uscito un libro di Maria Luisa Clerici su Avez le prinzep . Ciao Buon Cammino
se può interessare ecco la pagina ufficiale che racconta tutto quello che è successo e succederà con l’Avez del prinzep. https://www.facebook.com/avezdelprinzep/
Ciao Isacco , ti ringrazio molto per la tua segnalazione mi dispiace di non essere potuto esserci di persona , credo che la storia e quello che succederà ad Avez del prinzep sia una cosa che interessa profondamente NOI MONTANARI che dalla natura e dal rispetto di essa abbiamo basato i valori della nostra vita , inserirò il link nel mio post se tu avrai ancora informazioni non esitare a contattarmi . Grazie buon cammino Luciano