Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h30 (4h il giro completo)
Dislivello totale : 500 m Classe : EEA Attrezzato
Quota massima raggiunta : 907 m
RICORDO CHE QUESTA FERRATA E MOLTO DURA SOTTO IL PROFILO FISICO , TRA SALITA E DISCESA RICHIEDE CIRCA 4 ORE ( PER I MENO PREPARATI ) , E RICORDO CHE SE IL RIENTRO VIENE FATTO DAL 460 , L’ATTENZIONE VA MOLTIPLICATA PER IL FATTO DI ESSERE STANCHI . INOLTRE ESSENDO UNA VIA TOTALMENTE ESPOSTA AL SOLE E MEGLIO EVITARLO NEL PERIODO ESTIVO E PORTARE MOLTA ACQUA DA BERE
Dopo aver raggiunto Riva del Garda si prende la strada che porta da Riva alla val di Ledro attraversando la galleria , si prosegue per Biacesa , piccolo abitato sulla strada per il lago di ledro , arrivati al semaforo si svolta a destra e si sale in paese , entrando in un posteggio dove c’e anche un parco per bambini ed il campo di calcio si lascia la macchina e ritornando a piedi indietro per alcune decine di metri si prende il bivio di destra , in fondo alla strada oltre alla fontana si nota il primo segnavia , si segue e si superano altri segnavia fino ad iniziare a salire ed incrociare il bivio del 470 sentier del Bech , salite finche non lo trovate e raffigurata una mattonella con un caprone , proseguite su questo sentiero fino ad incontrare l’attacco della ferrata , la ferrata non richiede una particolare attenzione , i passaggi non sono pericolosi richiedono solo una buona maestria con le roccie , ma risulta sempre indispensabile l’imbrago , il caschetto . La via e molto panoramica con scenari incredibili sia verso Riva del Garda che il lago stesso , con strapiombi nella valle del Ponale .
Io ho allargato un po il percorso scandendo da Biacesa verso Riva del Garda dal sentiero 472 molto bello e che passa sopra la strada che da Riva porta a Biacesa , con le pareti di roccia adibite a palestra per poi passare sui roccioni e sulla valle detritica prima dell’imbocco della via vera e propria , molto bello il trincerone situato sulla parte intermedia e sommitale della via con il Defension Mauer una struttura in cemento armato adibita a postazioni di fucileria e mitragliatrici , collegata alla Tagliata del Ponale ed ancora altri resti di trincee a protezione della valle una zona abbastanza selvaggia e praticata per lo più da turisti stranieri .
Il ritorno viene fatto passando attraverso il sentiero 460 che porta prima alla chiesetta di san Giovanni e poi direttamente sulla ripida mulattiera all’abitato di Biacesa , esiste inoltre un’altra via praticabile per la discesa la ferrata Folletti , ma io consiglio una discesa più facile quella del 460 , perche come si sa le ferrate in discesa sono molto più pericolose .