Ho iniziato a salire su questa montagna che per qualcuno può sembrare piccola e bassa , a 7 anni con gli scout , sono 40 anni che ci salgo , insieme a lei ho anche sofferto la bufera di neve , la pioggia il vento e il freddo , lei e parte di me , anzi a dire il vero io sono parte di lei , e lei continua a farsi vedere nella sua magnificenza nonostante tutte le offese le stia arrecando l’uomo. Dopo il muro del pianto , ovvero quest’opera a mio avviso insignificante e la fantastica idea di un parchimetro a pagamento (5 euro , moneta non carta) , sul posteggio della bocchetta campiglia a completare l’opera di allontanamento di eventuali visitatori , si sta razzolando il fondo del barile con la scusa banale di raccogliere fondi per la sistemazione dei sentieri (ricordo che il fontana d’oro e chiuso dalla notte dei tempi) si è trovata una nuova via di speculazione . Poi vogliamo parlare delle ordinanze che vanno a chiudere i sentieri quando succede qualche incidente . D’altra parte come quando succede qualche disgrazia in montagna si parla di responsabilità , e tutti cercano di tutelarsi , ma tutelarsi da cosa? CHI VA IN MONTAGNA DEV’ESSERE CONSAPEVOLE DEI RISCHI CHE CORRE . Gli incidenti sono tanti e sono solo tragiche fatalità smettiamola di arrampicarci sugli specchi , la montagna e di chi da appassionato la sale con umiltà non dalle cazzate e le belle parole di chi si riempie la bocca e da chi sulla montagna ci vorrebbe speculare .
Luciano
Piccola vergogna nazionale, a Bocchetta Campiglia di Lucio Panozzo
Era una vita che non mi recavo a Bocchetta Campiglia. Passando domenica ad un tiro di schioppo, ho deciso, all’altezza di Ponte Verde, di deviare dalla strada del Passo Pian delle Fugazze e percorrere il breve tratto che fa da raccordo con Passo Xomo. Da lì a Bocchetta Campiglia il passo è breve.
Credo che non siano necessarie spiegazioni per gli alpinisti vicentini, ma se per qualcuno le mie parole fossero oscure, lo consiglio di munirsi di una semplice carta stradale che comprenda la zona tra Schio e Rovereto.Ma perché Bocchetta Campiglia? Si tratta del punto di partenza per la Strada delle 52 Gallerie del Pasubio, l’imponente opera di ingegneria militare realizzata nel 1917 dal Genio Militare, 33^ Compagnia Minatori, con lo scopo di creare un percorso alternativo alla strada degli Scarubbi , Un tratto della Strada delle 52 Gallerie del Pasubio posta a nord, facilmente raggiungibile dalle artiglierie austriache (per questa strada passavano le salmerie e i munizionamenti diretti a Porte di Pasubio; anche i morti e i feriti passavano di qua). Sito di grande importanza storica, nonché del nostro rispetto per chi lassù soffrì patimenti indicibili, le ferite, la morte. Tanto attesa, la morte, che a volte giungeva col macabro rito del vicendevole suicidio mediante moschetto: due alpini si accordavano, si puntavano la bocca da fuoco sotto il mento, al tre sparavano. Quanto devono essere state insopportabili quelle sofferenze se al pensiero nostalgico delle famiglie alcuni preferivano questa disperata “dolce morte”Da qualche anno, per volere del comune di Valli del Pasubio, sorge a Bocchetta Campiglia un mostro in veste di monumento: cemento armato rosa che disegna una forma non tanto leggibile, non tanto piacevole a vedersi. Cedo le armi a chi s’intende di architettura, non è mia intenzione giudicare un qualcosa che sta al disopra della mia possibilità di comprensione (posso però dire che non mi piace per niente, questo sì), ma a sentire e leggere quanto è stato detto e scritto in proposito, non ultime le scritte a vernice nera direttamente sul monumento, certamente non c’azzecca con le intenzioni, che possono anche essere state buone, ma che non hanno raggiunto lo scopo. Oltretutto sono stati soldi pubblici gettati al vento.
Il problema non riguarda solo il comune di Valli del Pasubio, ma coinvolge l’Italia intera. Qui si tratta di commemorazione e riverente ricordo nei confronti di chi, volente o nolente, ha donato la vita per la Patria. La Patria ha il sacrosanto dovere di rispondere. Come?
C’è a Vicenza da poco tempo un nuovo rappresentante del governo, il Prefetto Fallica. Si faccia accompagnare in loco da qualcuna delle tante associazioni combattentistiche del territorio. Guardi, giudichi, riferisca al Ministero della Difesa. Con tutti i soldi che buttiamo via, mancheranno 50/100 mila euro per spazzar via una bruttura e mettere al suo posto un monumento vero e non una presa in giro? Se mancano, non sarà difficile raccogliere un euro a testa tra chi sente il dovere di contribuire. Siamo 850.000 abitanti in provincia, basterebbe che rispondessero in 100.000. Mancassero anche questi, ci sarebbero sempre i lavoratori volontari, ai quali nulla è impossibile. Non son passati secoli dal lavoro straordinario di manutenzione della Strada delle 52 Gallerie effettuata per intero dall’Associazione Nazionale Alpini. Loro ci sono ancora, basta fare l’appello.
Lucio Panozzo Lunedi 26 Aprile 2010
SCHIO. Pasubio con il pedaggio: chi vuole salirci dovrà avere in tasca la monetina da un euro. La proposta di far pagare il transito sui sentieri della Grande Guerra arriva dal versante trentino con idea lanciata dal sindaco di Vallarsa, Geremia Gios. E ben accolta dal suo omologo di Valli del Pasubio, Armando Cunegato, anche se con le dovute cautele.
Gios, comunque, non ha dubbi: «Pensiamo a un tornello, cioè a una sorta di sistema girevole a pagamento, davanti alla Galleria D’Havet. Per quell’accesso, si stima passino minimo 40 mila persone l’anno. Secondo le indagini che stiamo portando avanti, ci risulta che gli stessi escursionisti sarebbero disposti a pagare un pedaggio di un euro che sarebbe destinato interamente alla manutenzione dei principali sentieri di montagna. In ogni caso, prima di procedere bisognerebbe trovare un accordo con il Comune di Valli del Pasubio». E la risposta non si è fatta attendere. «Confesso che anch’io avevo pensato a un progetto del genere per la Strada delle Gallerie – ammette Cunegato – Però non mi sognerei mai di farlo per conto mio. (…)
fonte : giornale di vicenza
La montagna è stanca di avere soprusi da parte di questi esseri abitanti sul pianeta terra che la salgono senza nessun rispetto .
…dove non può arrivare la mano dell’uomo la natura offre il suo massimo splendore anche in un ciuffo d’erba …dove arriva la mano dell’uomo in troppi casi non cresce più l’erba e arriva il cemento ….(luke)
SONO ANNI CHE PENSANO DI FAR PAGARE PER SALIRE AL PASUBIO, FIN DALLA COSTRUZIONE DELL’ ECOMOSTRO E CHI AMA LA MONTAGNA NON E’ D’ACCORDO ,DOBBIAMO DIRLO CHIARO LA MONTAGNA E’ DI TUTTI.
Ciao Giuseppe mi fa molto piacere tu condivida le cose come stanno , ed e con molto rammarico e dispiacere che vedo e sento queste cose , ma quello che a me dispiace di più che appena si vede qualcosa che funziona , lo stato o le regioni o i semplici comuni vogliono metterci le mani sopra…trovando il sistema di guadagnare anche in maniera illegale con truffe organizzate come i 5 euro di posteggio a bocchetta campiglia … un posteggio che ha deturpato il paesaggio…Buon Cammino
Un giorno la natura ci presenterà il suo conto , e quando lo farà sarà purtroppo tardi …ma purtroppo l’uomo non ricorda di essere venuto su questa terra per ultimo e continua inesorabilmente a deturparla , a rovinarla fino a distruggerla …la terra ha un solo nemico …L’uomo…
Ciao Luciano e ciao a tutti, mi permetto di passare da qui affinché questo messaggio magari arrivi a chi ha in gestione il percorso storico delle 52 Gallerie che ho fatto ancora una volta di recente. Un senso di VOMITO per l’incuria e degrado al quale questo percorso è soggetto. Inutile prendersela con l’ignoranza di chi non sa nemmeno mettersi in tasca il fazzoletto con cui si pulisce il naso o il culo, L’ignoranza è elemento tale per cui rende il soggetto impossibilitato a comprendere ogni accenno di buonsenso. Mi rivolgo ai gestori che almeno si curino di chiudere gli accessi alle latrine createsi negli anfratti e nelle mezze gallerie. Mentre ancora una volta si stenda un velo pietoso poi sul muro di cemento di ingresso percorso. Un insulto all’ingegno di chi ha messo anima, mani nude, pietra e vita nella maestosa e vera opera delle Gallerie. A qualcuno invece è bastato qualche giorno di betoniera per dimostrarsi ignorante nella storia. Un saluto.
Grazie Francesco della tua giustissima analisi , ma d’altra parte la gente che ci sale non è per certo nata in montagna , e non a di certo l’amore che noi montanari abbiamo per lei , basta guardarli salire con l’auto , e purtroppo più il sentiero e facile e più questi pseudomontanari che non hanno mai visto la montagna ci salgono. Ora mi metto dalla parte di chi si occupa della gestione , come ben sai i sentieri che il CAI sta chiudendo non sono pochi , per ragioni che tanti sanno , la manutenzione e fatta da volontari , le gallerie vengono passate ogni anno , io ci sono passato 2 volte in una settimana , prima e dopo un week end ed ho visto i disastri . Per chiudere quelle mezze gallerie sarebbe il meno ma tu pensi che le cose migliorino ? io lo spererei ….Ma non credo sia così. Io stesso un giorno ho portato su dal boale rosso un cartello stradale che era posto all’entrata delle gallerie su al rifugio papa che recava scritto il divieti delle gallerie , come ci era finito là . Se ognuno di noi facessimo la nostra parte le cose sarebbero sempre migliori . Pensa che volevano far togliere il piccolo museo che cè prima dell’incudine , perche probabilmente e costruito con il cuore e mantenuto con amore da Sergio . E poi si autorizza un posteggio ed un entrata monumentale che nemmeno chi lo ha disegnato ha il coraggio di firmarlo . Ciao Francesco Grazie ancora .