
“Ciò che ancora una volta mi ha insegnato la montagna è che non è importante la parete che decidiamo di scalare, la sua altezza o le sue difficoltà, ma lo spirito con cui l’affrontiamo, le emozioni e i sentimenti che ci può regalare. Sensazioni uniche, le stesse che domani mi condurranno di nuovo ai piedi di una montagna. ”Enrico Camanni
La traversata della Tofana di Mezzo 3244 m e la Tofana di Dentro 3238 m passando per Punta Anna 2731 m, non era una cosa fattibile a tutti , ma si poteva fare era nelle mie possibilità , e con grande entusiasmo , dopo aver dormito al rifugio Pomedes 2303 m, all’alba sono partito ho saltato anche la colazione, alle 7 era per me troppo tardi , verso le ore 6 mi sono avviato sul sentiero verso l’attacco della via , principalmente l’obiettivo era raggiungere la stazione della funivia poi se l’avessi raggiunta in tempo utile avrei proseguito , giunto all’attacco la prima ferrata di punta Anna si presenta molto intricata e di un certo impegno tecnico , con alcuni pezzi in cui ci vuole un buon supporto tra braccia e gambe , alcuni tratti con pochi appigli a chi ha le gambe corte , comunque lo scenario è incredibile ed unico , il tempo freddo ma abbastanza bello con nuvole in alto ha permesso di vedere cose indescrivibili , finita la prima parte si prosegue con la ferrata della Tofana di mezzo , molto bella e variegata con passaggi e scenari mozzafiato ed esposti , uno sguardo verso il Bus della Tofana con la capannina Ra Vales sullo sfondo ed in vetta la stazione di arrivo della Funivia pare un paesaggio lunare con i sassi che visti da lontano sembrano una distesa di sabbia , si cambia lato della montagna per risalire con traversi ancora di un certo impegno e superfici levigate dal tempo , ma si può ammirare la maestosa ed imponente struttura della postazione Tre dita e la Tofana di Rozes con i suoi 3225 m, con il suo puntino nero del rifugio Giussani a 2600 m, si ritorna attraverso un foro naturale sulla montagna a vedere le piste da sci , per poi raggiungere dopo 4 ore circa la vetta della Tofana di Mezzo la più alta 3244 m , una sosta al piccolo rifugio per la colazione e poi via si riprende per la ferrata tofana di dentro che porta a quota 3238 m con la sua struttura frastagliata e franosa esattamente opposta alla Tofana di Mezzo solida e dura, dopo un apiccola pausa si inizia scendere per la ferrata del Formenton che in pratica non sono che alcuni passaggi attrezzati e poco pericolosi, si scende lungo un ghiaione detritico fino a d entrare nel sentiero che porterà alla Capannina Ra Vales che io ho trovato chiusa , mi dicono per un fulmine , a questo punto proseguo per la ferrata Olivieri ed il rimanente sentiero che mi riporterà al Rifugio Pomedes in circa 9 ore , dove mi aspettava il piatto dello sciatore uova speck e patate , consumato al cospetto delle Croda da Lago ed i Lastoni del Formin , uno spettacolo in cui le emozioni sono indescrivibili che nemmeno le foto riescono a trasmettere, ho voluto rendere partecipi anche voi con l’obbiettivo di regalare a voi queste mie immagini che non hannola pretesa di essere chissa che cosà visto il tipo di macchina che uso , ma che magari ariusciranno in qualche modo ad incuriosire ed emozionare chi mi segue con la stessa passione che io metto nel salire.