Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h00 (2h40 il giro completo)
Dislivello totale : 400 m Classe : EEA Attrezzato
Quota massima raggiunta : 600 m
Ferrata Ottorino Marangoni
Dopo aver raggiunto il centro di Mori , poco distante da Rovereto , ed aver trovato un posteggio per lasciare l’auto si sale al centro del paese e si segue per il santuario di Montalbano , da li a breve attraverso un sentiero di collegamento si raggiunge la ferrata .
La ferrata e abbastanza difficile , non è impossibile ma a causa dei tanti visitatori la pietra e molto liscia e levigata , in alcuni casi la presa con le mani non e proprio ottimale . Una ferrata molto bella spettacolare con dei panorami incredibilmente belli verso l’abitato di Mori, alcuni camini molto interessanti anche se gli ultimi interventi di sistemazione l’hanno resa più fattibile anche ai meno preparati.
Per quanto riguarda il ritorno si continuerà per il sentiero che scende verso Mori ritornando sul santuario Montalbano e scendendo poi per raggiungere l’auto
Cronistoria
L’opera, nata dall’idea di alcuni soci della Sezione Sat di Mori, è stata realizzata nell’autunno-inverno ’75-76, in pochi mesi di entusiastico lavoro e inaugurata venerdì 19 marzo 1976,
Dopo vari sopralluoghi in parete, l’accademico del CAI Mario Tranquillini individuò il tracciato da seguire, che fu prontamente attrezzato con corde fisse. I rustici chiodi e le staffe furono forgiati artigianalmente da Nello Gazzini, Tullio Bona e Renzo Gatti, mentre la corda d’acciaio che segue tutto il percorso fu donata da Sandro Marchiori.
Con l’aiuto del trapano ad aria compressa nella parte iniziale, del cobra con motore a scoppio nella parte intermedia e del trapano elettrico alimentato da generatore in Zele, gli spericolati alpinisti forarono la roccia a tempo di record, seguiti da numerosi altri che piantarono chiodi e staffe; seguì infine la posa della corda d’acciaio con vari tiranti e pulizia certosina del tracciato, compreso il sentiero di rientro.
Da allora migliaia e migliaia di appassionati provenienti da tutta Europa e da molti stati del mondo hanno salito la via ferrata, lasciando positivi commenti sul libri firma, custoditi con cura nella sede della Sezione. Il 12 settembre 1999 la SAT di Mori intitolò la ferrata al suo indimenticabile Presidente Ottorino Marangoni.
Per problemi di pericolosità e instabilità della roccia nel 2011 si chiuse la via attrezzata.
Nel 2012 fra PAT, Comune e SAT, si attiva un progetto di intervento complessivo per mettere in sicurezza il coronamento sommitale della parete e il rifacimento della via ferrata.
La ditta C.E.S.I. di Salorno, su progetto di Lavori Studio Ingeofor di Trento con finanziamento del Comune di Mori, interviene per mettere sicurezza le pareti e pulisce la cresta sommitale. La commissione sentieri della SAT centrale predispone il progetto di rifacimento della ferrata che viene finanziato dalla Provincia autonoma di Trento; l’intervento è realizzato dalla Primiero Disgaggi nella primavera 2014.