VALLARSA. Una villa fatiscente, aperta a chiunque voglia entrarci e completamente abbandonata. Immersa nel verde, lungo la strada che porta al passo pian delle Fugazze dopo l’abitato di Camposilvano, imboccando una stradina sulla destra si arriva a quella che fino a qualche anno fa era la “Villa Alpina”. Costruita negli anni ’60 dalle Acli vicentine per dare la possibilità ai giovani lavoratori di trascorrere qualche giorno di vacanza in montagna, poteva ospitare fino a un centinaio di persone. Verso la fine degli anni ’70, dopo la scissione delle Acli, la gestione passò al Movimento cristiano lavoratori che gestì la casa fino alla fine degli anni ’90. Da allora la proprietà della casa è poi passata alla Fondazione Michelangelo Dall’Armellina, sempre vicentina, che nel 2011 ha intrapreso un processo di ristrutturazione. Ristrutturazione che, se mai c’è stata, deve andare per le lunghe oppure essersi interrotta. Il cancello d’entrata, aperto, riporta ancora tutte le informazioni con tanto di cartelli di accesso vietato e misure di sicurezza per il personale. L’intonaco si sta staccando, di alcuni poggioli rimane soltanto lo scheletro, e facendo un giro attorno alle mura si può trovare di tutto: resti di mobili accatastati l’uno sull’altro, resti di legname lavorato e ormai marcito. Tutto fa pensare che sia lì da molto tempo. Girando ancora l’angolo ecco una duna fatta da vecchi materassi e cuscini. Probabilmente prima di iniziare i lavori si è pensato a ripulire l’edificio dal materiale logoro ma nessuno ha pensato di smaltirlo: i paesani affermano che i rifiuti sono lì dall’estate di 2 anni fa e sono preoccupati per possibili danni ambientali o anche eventuali incendi che potrebbero scaturire dal legname abbandonato e che non tarderebbe a espandersi anche al bosco. Sul sito dell’ente si apprende che i lavori sarebbero ultimati nel giro di due anni dal loro inizio (autunno 2011) e che “le spese per i lavori sono ingentissime e solo grazie all’impegno della sede Nazionale e alla manifestazione di interesse da parte dell’amministrazione comunale di Vallarsa possiamo guardare all’impegno che ci attende con la certezza di non intraprendere un’impresa impossibile”.