Tempo di percorrenza del sentiero solo andata da Croce del Francese : 1h30 Da Monte Rasta 0h45
Dislivello totale : 1000 m
Quota massima raggiunta : 1527 m
Cartografia : CAI Altopiano dei Sette Comuni 1:25000
Descrizione
Per raggiungere questo forte si sale ad Asiago e si prosegue verso Camporovere , giunti al centro si sale sul monte Rasta fino ad arrivare in un posteggio per lasciare l’auto , e da li si prosegue a piedi , voglio anche ricordare che si può salire anche dal sentiero 833 dei cimiteri , prendendo la strada per val Galmarara fino al bivio con la Croce del Francese , da li si arriva dopo circa 40 minuti al cimitero Monte Mosciagh 1-2 per poi proseguire diritto verso il forte per altri 45 minuti .
Cenni storici
Questa struttura chiamata erroneamente forte interrotto , e stata costruita antecedentemente alla guerra ed e stata adibita a caserma difensiva Monte Interrotto , ed e stata molto danneggiata nell’evento bellico del 1915-1918 , e stato costruito nella seconda metà dell’800 completamente in pietra anche se internamente si può notare che la costruzione sia del tardo medioevo , questa caserma era armata con 2 mitragliatrici , due cannoni da 120mm o da 75mm , secondo altre fonti non fu mai usato per operazioni durante il conflitto , fu occupato nell’offensiva di primavera trasformato in caposaldo dagli austriaci , il forte era costituito da 115 postazioni di fucilieri e 4 pezzi di artiglieria e fondamentalmente veniva utilizzato come osservatorio . Il forte rimase in mano agli austroungarici fino alla fine del conflitto , al suo interno erano strutturate le stalle , le cucine e tutte le funzioni di approvvigionamento delle truppe , una nota stonata e che i maggiore danni al forte furono fatti dalle artiglierie italiane
Il recupero di questa struttura e stato possibile grazie al riconoscimento dello stato al suo valore storico , questo intervento fa parte di una valorizzazione del patrimonio storico.Nel frequentare questo luogo si raccomanda il massimo rispetto sia per salvaguardare il manufatto , ma sopratutto alla riconoscenza e rispetto alla memoria delle tante persone che qui e in altri campi di battaglia sono state protagoniste nella sofferenza e nel dolore di una delle più tragiche esperienze della storia dell’umanità
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata da Croce Francese : 0h45 Da Forte Interrotto 0h45
Dislivello totale : 350 m
Quota massima raggiunta : 1527 m
Cartografia : CAI Altopiano dei Sette Comuni 1:25000
Descrizione
Dopo aver raggiunto l’abitato di Camporovere , si prosegue per la strada che porta sul monte Rasta , arrivati ad un certo punto si posteggia l’auto e si sale a piedi passando per forte Interrotto e proseguendo per la mulattiera che porta ai cimiteri di Mosciagh 1-2-3 , oppure attraverso il 833 che sale dalla croce Francese conosciuto anche come il sentiero dei 5 cimiteri . Sia il sentiero che la mulattiera sono molto belli da percorrere in un stupendo bosco con un sottobosco unico , una zona quasi incontaminata , ma che e stato teatro dei piu aspri e sanguinosi combattimenti , non a caso 833 passa per cinque cimiteri , qui hanno perso la vita migliaia di persone e alcune Brigate di Fanteria , la leggendaria Sassari , la gloriosa Brigata Catanzaro , ed il presidio completo della Catania
Cenni storici
Durante la Strafexpedition degli austroungarici sul fronte alpino con la loro pressione infliggerono molte vittime all’esercito italiano sopratutto nell’altipiano di Asiago , la mattina del 26 maggio 1916 la 22° Divisione austroungarica compie una zione fulminea cogliendo di sorpresa la Brigata Salerno sbaragliandola completamente e recuperando 6 pezzi di artiglieria dalle nostre posizioni , furono inviate di supporto la Brigata Alessandria e Catanzaro , la Catanzaro tento di recuperare i pezzi di artiglieria persi , nel tentativo vano di salvare la situazione che degenerava rapidamente , impedendo cos’ agli austriaci di portare i pezzi il luoghi più sicuri , gli scontri andarono avanti per diverso tempo contro un esercito austriaco molto agguerrito e condizioni climatiche avverse , nella avanzare dell’attacco gli italiani data la scarsa capacità degli ufficiali di gestire questa situazione , unita alla stanchezza delle truppe i soldati si dispersero nel bosco alla ricerca di un riparo , la sera del 27 maggio 1916 la Catanzaro scatenarono un’attacco alla baionetta , senza avere nessuna copertura da parte dell’artiglieria riconquistando i pezzi persi il 26 maggio , rendendoli innocui , purtroppo trasportarli nelle prima linea italiana sarebbe stato impossibile .
Brigata Catanzaro
La brigata Catanzaro venne costituita nel marzo del 1915 in due reggimenti il 141°e il 142° , composta da circa 6000 soldati quasi tutti provenienti dalla calabria , fu impiagata perla prima volta in Friuli ai comandi dalla 3° Armata , e stata poi usata in molte azioni di guerra in diversi fronti ed in settori molto contesi , come brigata d’assalto sul Carso , combatte ad Oslavia , e durante la Strafexpedition sul Mosciagh e sul Cengio , poi fu riportata a Monte San Michele , e tanti altri ancora , poi a Caporetto sul Monte Hermada , San Giovanni di Duino , per poi tornare nel 1918 sul Prioaforà in Vald’astico ed in Val di Posina la bandiera del 141° fu decorata con la medaglia d’oro e il 142°con la medaglia d’argento , veniva considerata dai comandi sia italiani che Austriaci una delle brigate più tenaci e valorose . La brigata opero in molti fronti ma i fatti avvenuti sul Mosciagh ne rendono idea del grande coraggio e tenacia di questi uomini :
I fanti della brigata in un combattimento con la Baionetta al corpo a corpo per alcune ora sulla vetta di questa montagna riuscirono a cacciare il nemico dalla loro posizione recuperandone anche l’armamento .Come riportato dal bollettino di guerra :
29 maggio 1916 «Sull’altopiano di Asiago, le nostre truppe occupano attualmente, affermandovisi, le postazioni a dominio della conca di Asiago. Un brillante contrattacco delle valorose fanterie del 141º reggimento (Brigata Catanzaro) liberò due batterie rimaste circondate sul M. Mosciagh, portandone completamente in salvo i pezzi».
Da questo ed altri fatti d’armi il motto del 141°
Su monte Mosciagh la baionetta ricuperò il cannone
«Per l’altissimo valore spiegato nei molti combattimenti intorno al San Michele, ad Oslavia, sull’Altopiano di Asiago, al Nad Logem, per l’audacia mai smentita, per l’impeto aggressivo senza pari, sempre e ovunque fu di esempio ai valorosi (luglio 1915 – agosto 1916)».
Dopo alcuni mesi ci fu una rivolta dei soldati per un reimpiego , furono protagonisti di una delle rivolte più gravi della storia dell’esercito a Santa Maria della Longa , il 15 luglio del 1917 i caporioni di ogni reggimento assaltarono quelli dell’altro nel tentativo di costringerli ad ammutinarsi , ci furono molti caduti e feriti , nella notte vennero impiegati la compagnia Carabinieri e quattro mitragliatrici e due autocannoni per sedare questa rivolta , l’indomani furono fucilati 16 fanti colti con le canne dei fucili ancora calde , e deposti in una fossa comune . Dopo questi gravi fatti i soldati si fregiarono di un’altra citazione sul bollettino di guerra del 25 agosto 1917 nel quale si riportava che:
«Sul Carso la lotta perdura intorno alle posizioni da noi conquistate, che il nemico tenta invano di ritoglierci. Negl’incessanti combattimenti si distinsero per arditezza e tenacia le Brigate Salerno (89° – 90°), Catanzaro (141° -142°) e Murge (259° e 260°)».
Cenni storici sulla Brigata Sassari
La brigata Sassari costituita il 1 marzo 1915 fu composta da 2 reggimenti il 151° e il 152° fanteria completamente da sardi , venne impiegata subito sul fronte dell’Isonzo la citazione per gli eccezionali trinceramenti delle “frasche ” e dei “razzi” . Furono soprannominati dagli austriaci Rote teufel , ovvero diavoli rosssi per il colore delle mostrine e per la loro irruenza nelle fasi di corpo a corpo . Per arginare l’offensiva della strafexpedition furono schierati sull’altipiano in giugno del 1916 , riconquistarono Monte Fior e monte Castelgomberto , poi anche su casara Zebio dove vi rimasero per un’anno . Nei giorni di caporetto i fanti contrastarono il nemico combattendo con una granitica compattezza e coesione morale . quando poi ritornarono sull’altipiano la brigata fu di nuovo protagonista della battaglia dei tre monti dove grazie a loro si ebbe la rinascita dell’esercito italiano . La grande guerra costò alla Sassari 3819 caduti (1734 morti e 2085 caduti ) piu 9104 feriti . L’eroismo ed il valore dei suoi uomini e testimoniato dalle 2 medaglie d’oro concesse ai suoi 2 reggimenti e dalle 9 medaglie d’oro , 405 d’argento e 551 di bronzo concesse individualmente ai suoi soldati . La brigata Sassari e una delle poche che rimase come permanente nell’esercito e venne ricostituita come Sardegna nel 1988 , oggi e tuttora attiva come Brigata Sassari meccanizzata e continua con il suo sistema di reclutamento regionale.
Voglio ricordare che questi come tanti altri cimiteri , le salme sono state portate tutte nei sacrari , ma che rimane come giusto che sia , il ricordo di questi luoghi sacri di preghiera e di riflessione per un futuro e sopratutto perche il sacrificio compiuto da questi uomini non sia mai dimenticato