Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : Da Stoner 2h00 Da Tombal : 1h00
Dislivello totale : 470
Quota massima raggiunta : 1428 m
Per Raggiungere questo forte si sale in auto fino ad Enego poi si prende per Tombal , Baita Lisser e poi si sale fino alla Monte Lisser ovvero Enego 2000 Valmaron da li si sale a piedi per il sentiero 865 . Oppure per chi volesse salire dall’abitato di Stoner dietro alla chiesa si può trovare il segnavia 865
Il forte Lisser è stata una fortezza militare costruita a difesa del confine italiano contro L’impero austro-ungarico (lungo la linea di confine che attualmente si può collocare tra la Veneto e il Trentino) a 1.624 metri di altitudine, sulla sommità dell’omonimo monte ,inoltre c’era anche una palazzina costruita nella parte leggermente opposta al forte ed ad un’altitudine inferiore adibita alle truppe . Il forte e attualmente in recupero per il centenario della grande guerra .
Cenni storici
Il forte fu costruito in appena un anno, tra il 1911 e il 1912. L’opera faceva parte dello Sbarramento Brenta-Cismon del grappa ed aveva il compito di sbarrare l’accesso alla valsugana orientale in caso di attacco nemico. Tuttavia, data la distanza dal fronte, come il forte cima Lan e il Forte Leone all’inizio del conflitto fu disarmato. Successivamente, a seguito della ritirata italiana, venne fatto saltare per non lasciarlo agli austriaci che avanzavano. Venne inoltre gravemente danneggiato durante l’offensiva di primavera quando, l’8 giugno 1916, alle ore 12.20, vennero centrate le cupole da alcuni colpi da 305 mm. Nel novembre del 1917 dopo i fatti relativi allo sfondamento dell’Isonzo cadde in mano austroungarica.
Caratteristiche
Il forte era costruito parzialmente seminterrato e, dal lato esposto, era costituito da due piani. Alla sommità si trovavano le cupole coi cannoni mentre in una postazione rialzata vi erano le mitragliatrici. All’interno si trovava una polveriera, un osservatorio, la centrale elettrica con relativo generatore e i rifugi per i soldati. All’esterno era presente inoltre un fossato.
Armamenti
L’armamento principale della batteria corazzata era lo Schneider per i cannoni da 149S e contenuta in un pozzo ricavato in una massa di calcestruzzo e non sporgeva da essa che per la sola cupola corazzata attraverso la cui cannoniera trovava alloggio la volata del pezzo . L’intero complesso presentava un cannone da 149 montato su un affusto a piattaforma girevole , dove il rocchio centrale era fissato nel calcestruzzo e la cupola corrazzata di acciaio in grado di ruotare con l’affusto e il cannone attraverso la rotaia circolare fissata sul calcestruzzo . La cupola era composta da un avancorazza in ghisa indurita alta 1 metro e dello spessore di 27 cm nella parte più alta .Il rinculo del cannone era molto ridotto le cupole cannoniera presentavano un sistema modernissimo di scacciafumo ad aria compressa , il pozzo di forma circolare era molto superiore del diametro del rocchio cosi i serventi potevano girare attorno al cannone senza problemi di spazio . Come nel modello Armstrong nelle pareti attorno al pozzo erano situate 18 nicchie atte a contenere i proietti appoggiati su dei zoccoli di legno . La casamatta corazzata cupolare che serviva a proteggere il pezzo e gli artiglieri era costituita da mezze calotte sferiche d’acciaio cementato temprate con tempra differenziale , dello spessore di 140 mm , la corazza vera e propria era foderata di due lamiere di acciaio sovrapposte dello spessore di 12 mm ciascuna . Una delle due piastre formanti la corazza quella anteriore presentava una curvatura nella quale veniva inserita la cannoniera e accanto ad essa c’era l’apertura per la finestra di puntamento .
4 cannoni da 149 A in cupole girevoli corazzate dallo spessore di 180 mm
4 cannoni da 149Z
4 cannoni da 75A
4 mitragliatrici in postazioni blindate e altre 2 sui fianchi
Casermetta a diversa quota