Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h00
Dislivello totale : 300 m
Quota massima raggiunta : 1112 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Come Raggiungere
Con questo sentiero si sale da Santorso verso San Ulderico e Bosco di Tretto , arrivati al bivio si prende per i colletti del Summano , si prosegue fino a trovare un posto dove mettere l’auto , eventualmente si procede fino a colletto Grande , li esiste un ampio posteggio . In questo caso si deve tornare indietro fino ad incontrare il segnavia 455 si prende il sentiero che porta in Busa del Novegno passando per Passo Campedello e malga Campedello.
Descrizione
Tecnicamente difficile in quanto percorre le creste in quota e relative postazioni che lo rendono unico ed indescrivibile praticamente cammina sopra il 455 , contrassegnato da pallini rossi ed alcuni segnavia del CAI molto vecchie , si sale tra cengie strapiombanti e passaggi ostici , alternati da parti pianeggianti ed irte , uno spettacolare scorci tra le due valli che non potrà che ammaliare l’escursionista , per poi colmare sul pezzo di sentiero del monte Brazome , rimane un itinerario per esperti per i suggestivi passaggi , alternati ad una possibilità di arrampicata per i temerari con chiodi split già posizionati tutti raggirabili.
Ritorno
Per il ritorno si può usare il 455 oppure giunti al bivio il 444 scendendo così di nuovo dove si era lasciata lauto
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h15
Dislivello totale : 763 m
Quota massima raggiunta : 1296 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Il sentiero parte dal centro di Piovene Rocchette , dopo essere arrivati nella piazza centrale , si prende la strada in direzione Schio , dopo aver passato l’asilo si segue la strada stretta che sale verso il santuario dell’Angelo (volendo si può salire al santuario in auto ) si prosegue fino ad imboccare il sentiero , che non presenta difficoltà tecniche ne fisiche e molto bello e panoramico nella parte alta , mentre più in basso e abbastanza boschivo . Questo sentiero è l’ideale per i primi approcci verso la montagna , la discesa può essere fatta dallo stesso oppure dal 460 che non presenta grosse difficoltà e si ricongiunge proprio appena sopra al santuario dell’Angelo
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h30
Dislivello totale : 1000 m
Quota massima raggiunta : 1296 m
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Dopo aver raggiunto l’abitato di Santorso attraverso la strada interna che da Schio porta a Piovene Rocchette , più precisamente dove c’è l’Oasi Rossi , si posteggia l’auto davanti l’entrata dell’Oasi e si sale attraverso il parco della Villa , all’uscita opposta del parco si prende a sinistra per andare verso il sentiero 457 che parte proprio dietro il duomo di Santorso, il sentiero è un po impegnativo fisicamente , ma non presenta difficoltà tecniche ed e quasi tutto su pascolo prativo , si sale fino alla Chiesa del Summano e poi si raggira a destra per salire sulla croce del Summano. La discesa può essere fatta passando dal 458 ed è molto tecnica (ideale per allenamenti Trail), questo e quasi tutto boschivo ed arriva a villa Miara , ricovero per invalidi , da lì prendendo a destra si prosegue fino ad arrivare al parco , scendendo le scalette e attraversando il parco si ritorna all’oasi rossi dove abbiamo messo l’auto.
Cenni storici di Santorso
Invito quanti non abbiano mai visto o non siano mai stati a Santorso di approfondire una visita a questo paese molto bello sotto il profilo monumentale presenta diverse ville e diversi luoghi molto belli ed interessanti , come del resto L’oasi Rossi ed il giardino delle Farfalle Tropicali posto incantevole ideale per famiglie (http://www.oasirossi.it/)
Presenta una serie di testimonianze che indicano un’antica origine, in particolare, vasi e asce di rame, ritrovati nella caverna Bocca Lorenza (salendo il 458 ), che risalgono all’era neolitica. L’età romana è caratterizzata dalla presenza di un rilevante castrum al centro di un’importante via di comunicazione diretta con Vicenza. La vita religiosa ha inizio molto presto; da una serie di scavi sono state portate alla luce le fondamenta di una piccola chiesa risalente a prima del X secolo. Si succedono al suo controllo, durante il periodo medievale, i conti di Vicenza, gli Ezzelino, i Lerici e i Cavalli. Aggiunge una pagina interessante alla storia del XV secolo con l’apertura, nel 1475, di una delle prime stamperie del Veneto. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella del resto della provincia. Alcune pregiate costruzioni architettoniche la rendono particolarmente degna di nota. Ottone Calderari inizia il progetto del Santuario di Santorso nel 1777, ed è facile individuarvi l’influenza del Palladio, soprattutto nello schema che si avvicina a quello di San Giorgio a Venezia. Degna d’interesse è anche la chiesa parrocchiale opera dei De Boni, consacrata nel 1840, e di chiaro stile neoclassico. Si possono trovare, inoltre, alcune abitazioni del XV e del XVI secolo con pregiati affreschi
Tempo di percorrenza del sentiero solo andata : 2h30
Dislivello totale : 1030 m
Quota massima raggiunta : 1296 m
Dopo aver raggiunto l’abitato di Santorso attraverso la strada interna che da Schio porta a Piovene Rocchette , più precisamente dove c’è l’Oasi Rossi , si posteggia l’auto davanti l’entrata dell’Oasi e si sale attraverso il parco della Villa , all’uscita opposta del parco si prende a destra per andare verso il sentiero 458 situato a Lesina di Sant’orso vicino alla Villa Miara , il sentiero è un po impegnativo fisicamente , ma non presenta difficoltà tecniche ed e quasi tutto boschivo si sale fino alla Chiesa del Summano . La discesa può essere fatta passando dal 457 molto più bello, panorama permettendo , arrivati in fondo nella chiesa di Santorso superata la scalinata principale si prosegue a sinistra fino all’entrata superiore del parco e quindi all’auto
Cenni storici di Santorso
Invito quanti non abbiano mai visto o non siano mai stati a Santorso di approfondire una visita a questo paese molto bello sotto il profilo monumentale presenta diverse ville e diversi luoghi molto belli ed interessanti , come del resto L’oasi Rossi ed il giardino delle Farfalle Tropicali posto incantevole ideale per famiglie (http://www.oasirossi.it/)
Presenta una serie di testimonianze che indicano un’antica origine, in particolare, vasi e asce di rame, ritrovati nella caverna Bocca Lorenza (salendo il 458 ), che risalgono all’era neolitica. L’età romana è caratterizzata dalla presenza di un rilevante castrum al centro di un’importante via di comunicazione diretta con Vicenza. La vita religiosa ha inizio molto presto; da una serie di scavi sono state portate alla luce le fondamenta di una piccola chiesa risalente a prima del X secolo. Si succedono al suo controllo, durante il periodo medievale, i conti di Vicenza, gli Ezzelino, i Lerici e i Cavalli. Aggiunge una pagina interessante alla storia del XV secolo con l’apertura, nel 1475, di una delle prime stamperie del Veneto. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella del resto della provincia. Alcune pregiate costruzioni architettoniche la rendono particolarmente degna di nota. Ottone Calderari inizia il progetto del Santuario di Santorso nel 1777, ed è facile individuarvi l’influenza del Palladio, soprattutto nello schema che si avvicina a quello di San Giorgio a Venezia. Degna d’interesse è anche la chiesa parrocchiale opera dei De Boni, consacrata nel 1840, e di chiaro stile neoclassico. Si possono trovare, inoltre, alcune abitazioni del XV e del XVI secolo con pregiati affreschi
Cartografia : CAI Valdastico e Altopiani trentini 1:25000
Descrizione
Dopo aver messo l’auto in piazza a Piovene Rocchette e prendendo la strada che porta verso la birreria Summano , prima di passare la galleria si prende il sentiero a sinistra che segna la chiesa dell’angelo (quello tratteggiato), il sentiero e molto bello anche se un pò impegnativo sotto il profilo fisico , permette di osservare un bel panorama verso la valle dell’astico , Arsiero e Cogollo , tutto il sentiero e sul bosco , inizialmente come carrabile mantenere rigorosamente la destra ad ogni bivio e poi come sentiero in una cresta Costa La Rancina , il sentiero sbocca dietro la casa vicino la chiesa del Summano proseguendo per la carrareccia e deviando verso destra si arriva in cima al Summano , sulla croce del Cristo che invoca aiuto.