
La natura è qualcosa di grandioso ed unico , un delicato equilibrio di forme più o meno armoniche , la montagna né è la prova , quando tenta di chiudere le ferite inferte dall’uomo detto sapiens , che di sapienza ne ha ben poca , ma l’equilibrio delle nostre piccole Dolomiti è molto precario , lo ha dimostrato più volte il Passo della Lora , il Vajo dell’acqua , il Vajo scuro , il forcellin del Plische , il Pelegatta , il Vajo stretto e tanti altri…lo aveva già dimostrato la frana dei roccioni della Lora , nel 1915-18 . Già un delicato equilibrio che gli eventi atmosferici aggravato ancora di più , l’omo non c’è più con lui un pezzo di storia dei montanari della mia generazione , non ricordo le volte che ci sono salito , tante tante , fin da piccolo all’età di 7-8 anni , come le gallerie del resto , 7-8 anni con i lupetti . Certo salirò ancora ma di lui rimarrà solo il ricordo di quel torrione tozzo e malfatto , un ricordo che rimarrà nel cuore di tutti quei montanari che lo hanno sempre visto lì , quasi come un riferimento , al fianco a quell’altro torrione poco più basso e chissà se un giorno anche lei crollerà su se stessa come ha già fatto lui … certo guardare in su e non vederlo più insieme, non sarà più come prima , non si sentirà più quell’osservare da sopra il nostro incedere di passi , certo rimarrà lei che come una mamma si prenderà cura di noi montanari. Luciano











