
Tempo di percorrenza dell’anello : 2h00
Dislivello totale : 300 m
Quota massima raggiunta : 1265 m
Come Raggiungere
Dopo essere saliti a Recoaro si prosegue per la località Gazza , salendo e superando diverse piccole contrade , arrivati a ridosso della Località Parlati si prosegue a sinistra mentre la strada inizia a restringersi , superata la località Zalica e la Locanda Obante , fino a raggiungere un ampio posteggio e a poche centinaia di metri il rifugio Cesare Battisti «la Gazza» , dove si lascerà l’auto.
Descrizione
Il percorso è privo di difficolta ed è praticabile a tutti , molto interessante e piacevole fisicamente, la prima parte vicino alla Chiesetta quota 1265 m, è un reticolo di trincee difensive , mentre proseguendo e transitando davanti al rifugio Cesare Battisti si raggiungerà il punto più elevato denominato caposaldo per poi proseguire verso malga Rove scendendo verso sinistra, il percorso si addentra in un piccolo bosco, che poi uscirà nei ghiaioni detritici del Vajo dell’acqua e dalla Fratta grande alle pendici del Monte Zevola 1976 m, che porterà all’enorme trincea Sarantonio, che sale su attraversando prima il n.120 e una parte del n.121 del Ristele, giunti sul n.120, si prosegue a destra e tornare al Rifugio Cesare Battisti La Gazza 1265 m .
Cenni storici
Il pianoro della Gazza ovvero del rifugio Cesare battisti, ai piedi del Passo Tre Croci o meglio conosciuto come Passo della Lora 1716 m, era stato preso in considerazione come confine tra il regno D’Italia e l’impero asburgico, risaliva la valle e verso il Plische e l’Obante, alla Gazza era anche costruita una piccola caserma della Guardia di Finanza, con l’arrivo della guerra furono costruite alcune trincee a protezione della valle, con opere murarie e postazioni per fucilieri e di artiglieria. Furono costruite linee telefoniche fisse da Recoaro e da Malga Rove, fino a quelle volanti che raggiungevano Campobrun. Furono inoltre costruite due teleferiche che raggiungevano il Valico di Pelegatta, una partiva dalle Lambre quota 821 m che poteva trasportare fino a 18 tonnellate di materiale, mentre l’altra da Malga Langarte quota 1237 m ne poteva trasportare 45 tonnellate , giunte al Passo Pelegatta proseguivano in due tronconi per Cima Carega attraverso quello che oggi viene chiamato Vallon della Teleferica. Fu inoltre costruita una linea di collegamento Malga Rove, passo Ristele che rimane il ben conservato trincerone di Sarantonio che porta fino all’omonimo laghetto.
Nel 1918 fu approntata in via definitiva l’ortogonale 2 : Campodavanti -Malga Anghebe – Monte Falison – Monte Spitz di Recoaro – Cima Bocchese -Fondo Valle Agno – Monte Civillina – Fondo Val Leogra – Monte Enna – Monte Novegno. Furono iniziati nel 1915 i collegamenti tra la Gazza e Monte Robe, sotto l’influenza della Strafexpedition del 1916, creando così la terza linea di resistenza Monte Plische – Colle Gazza – Monte Rove – Storti – Santagiuliana -Monte Cuccomoro – Santa Caterina – Malga Pianeti. Dalla Gazza inoltre partiva quella famosa mulattiera che sale dal sentiero ora chiamato n.110 salendo cosi sul crinale che portava a destra verso Campobrun, mentre a sinistra la dorsale del Zevola – Campodavanti – Monte Falcone.