Tempo di percorrenza del sentiero: 2h00
Dislivello totale : 300 m
Quota massima raggiunta : 2141m
Dopo aver raggiunto il rifugio Papa attraverso una delle sue vie di accesso , il 366 strada delle 52 Gallerie , il 300 della Val Canale , oppure la più semplice il 179 Strada degli Eroi . Si prosegue il cammino superando le porte del Pasubio e salendo verso l’arco romano ( cimitero della Brigata Liguria ) per poi arrivare alla Chiesetta di santa Maria . Si arriva su uno spiazzo adiacente alla chiesetta dove c’era il comando del settore e dov’era parte della prima linea italiana , con i trinceramenti che correvano sulle creste a destra nella zona Corno del Pasubio e più avanti del Nido d’Aquila e per salire sulla sinistra attraverso il Camminamento Ghersi fino alla selletta Damaggio e dente italiano , mentre sulla parte bassa della dorsale si possono notare le caverne di ricovero e una linea più protetta per le truppe in riposo , il crinale sopra offre una vista verso la prima linea austroungarica che corre dalla selletta del groviglio a destra verso Malga Costa sul quel crinale dove corre il sentiero 147 Variante Zenavri per poi salire fino al Dente Austriaco , separata solo dalla Val Caprara molto ampia e profonda .Continuando sulle creste si arriva al Nido d’aquila e si nota successivamente su un piccolo spiazzo dove era posizionata l’infermeria .
Per chi vuole proseguire e possibile raggiungere il passo degli alberghetti ma richiede una buona sicurezza in montagna questo prolungamento del percorso , per tal motivo io l’ho segnato tratteggiato , arrivati sul passo si torna indietro per la mulattiera della ex cava , fino ad arrivare sull’arco romano .
Per il percorso normale si torna sull’avvallamento situato tra il corno del Pasubio e il Nido d’aquila , lo si scende fino ad incrociare il sentiero e salire fino all’arco romano .
Al fianco dell’arco Romano c’è un piccolo raccoglitore di cimeli , lì si possono portare tutti i reperti raccolti su questo grande campo di battaglia , voglio ricordare a tutti che andando fuori dai sentieri non e raro trovare ancora qualche osso di qualche EROE nonostante siano passati 100 anni , per questo motivo la terra di nessuno e considerata Zona Sacra .
Per non dimenticare e per far sapere alle nuove generazioni , di tutte quelle vite strappate a soli 20 anni.